Roland Garros: la grinta di Sonego prevale sul talento di Shelton: en plein azzurro a Parigi

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Roland Garros: la grinta di Sonego prevale sul talento di Shelton: en plein azzurro a Parigi

Con solidità e lucidità, Lorenzo Sonego si regala un successo importante contro una testa di serie: il talentuoso Ben Shelton deve imparare ancora molto su questa superficie

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L. Sonego b. [30] B. Shelton 6-4 3-6 6-3 6-3 

Ben Shelton e Lorenzo Sonego sono due giocatori opposti: uno estemporaneo e imprevedibile, l’altro grintoso e costante. Questa netta opposizione si manifesta compiutamente nella battaglia che mettono in scena sul Campo tredici di Parigi. Dopo un primo set condotto alla perfezione, e nonostante faccia sempre, all’inizio di ogni parziale, un passo avanti, Lorenzo Sonego deve subire nel secondo parziale la rimonta del suo giovane avversario e poi, nel corso del terzo set, stemperarne le accelerazioni e le ambizioni: allo scambio di break e controbreak dei primi giochi Sonego oppone lucidità e precisione, e domina i giochi successivi per concludere poi, dopo un ultimo brivido, in quattro parziali. Affronterà il vincente fra Mannarino e Humbert. 

IL MATCH 

 

Parigi, prima giornata degli Open di Francia. Sul campo tredici, nel marasma della folla parigina, si affrontano due anime opposte: il torinese Lorenzo Sonego, tutto fatica, lotta e abnegazione, affronta Ben Shelton, la spensieratezza statunitense, tutta giovinezza, talento e velocità. La terra però, con la sua proverbiale lentezza, non è certo la sua zona di comfort. Ed ecco che dunque quel precedente allo scorso Cincinnati, vinto dalla promessa dei college al terzo set, potrebbe rivelarsi poco indicativo. 

L’obiettivo di Lorenzo dev’essere far sì che la partita non si giochi sul servizio di Shelton ma nello scambio, insomma sul suo territorio. Ed il primo set va addirittura oltre le aspettative: è Sonego a tenere in mano lo scambio, a gestire il match col servizio (si mantiene sull’ottanta per cento di punti vinti con la prima, senza concedere neppure una palla break), dopo averlo strappato al suo avversario con un break a zero nel terzo game. 

 Lorenzo comanda lo scambio con efficaci uno-due, mentre la trentesima testa di serie è in difficoltà, falloso soprattutto alla battuta (cinque i doppi falli nel primo set). Dopo trentotto minuti, un primo parziale a senso unico si chiude 6-4 in favore dell’italiano. 

Il secondo set prosegue sulla falsariga del primo: sullo 0-0 Sonego, dopo il sesto doppio fallo dell’americano, ottiene tre palle break e poi un break che sembra indirizzare la partita. 

Tutto tace, dalle parti di Shelton, fino al sesto gioco: sul 3-2 e servizio, i servizi di Sonego si fanno meno vari e incisivi, le risposte di Shelton più profonde e aggressive: il gioco dell’americano finalmente lo ripaga: il numero trentacinque del mondo si procura tre pallebreak e, alla prima occasione, riapre il match agganciando il suo avversario sul 3-3. 

Ora è l’americano a mettere pressione sul torinese: sul 4-3 in suo favore, aiutato da un paio di diritti fuori misura di Sonego, il ventenne si procura una, due, tre, infine quattro palle break. Lorenzo si salva più volte scendendo a rete, ma sarà proprio una volè sbagliata a consegnare infine, al termine del game più lungo della partita, il break all’americano, che si trova così 5-3 e servizio. Shelton è ora in fiducia, il braccio è libero, i colpi scorrono fluenti, pure il servizio ha trovato una certa continuità: non a caso, il punto che gli procura due set point è un ace, e giusto qualche istante dopo il secondo set termina per sei giochi a tre. Sonego, che è apparso un po’ disorientato e in stato di confusione in quest’ultimo gioco, si prende una lunga pausa in attesa di quella che si preannuncia una battaglia. 

Parte bene Lorenzo, dopo la pausa: prima arriva il turno di battuta tenuto a zero, poi, sfruttando alcuni errori gratuiti del suo avversario, il break alla seconda occasione. Come l’italiano in precedenza, ora anche l’americano si rifugia a rete, con alterne fortune. Ancora una volta, come nel primo e nel secondo set, Sonego avanti di un break (addirittura, sul 3-0, Lorenzo ha l’opportunità di procurarsene un secondo) ma ancora una volta l’americano cresce, gli mette pressione e finisce per riprenderlo: sul 3-1, Lorenzo si perde in qualche lamentela sul campo di gioco (che, effettivamente, offre taluni rimbalzi irregolari) e riguardo ad un segno dubbio. Immerso nel nervosismo, il torinese concede tre palle break, e con un dritto largo concede un’altra volta il controbreak al suo avversario. 

Ora i capovolgimenti di fronte si susseguono: Shelton spinge col dritto e non solo, ha più soluzioni, ma commette anche qualche errore di troppo, e quindi ecco che Sonego si procura due pallebreak che lo portano nuovamente avanti di un break: sarà quello definitivo. Dopo qualche minuto, sfruttando la poca pazienza del suo avversario, che finisce per commettere qualche, gratuito, errore di gioventù, ottiene il parziale per sei giochi a tre: è 2-1 dopo un’ora e undici minuti. 

In apertura di quarto parziale, Shelton sembra finalmente partire con il piede giusto: un 40-15 che tuttavia si rivela un’illusione, perché velocemente Lorenzo risale e, approfittando di un rendimento al servizio tutt’altro che ineccepibile del suo avversario, trova il break in apertura, per la quarta volta in quattro parziali. Sembra che adesso Shelton accusi un calo fisico, ed i suoi turni di battuta diventano sempre più complicati: Sonego non solo consolida il break, ma, grazie all’ennesimo doppio fallo di Shelton se ne procura un altro. 

Niente imprevisti, questa volta, per l’allievo di Gipo Arbino: un Ben Shelton sfiancato, al cambio di campo osserva il vuoto e riflette sui suoi errori. Sembra la fine, eppure Shelton spegne la mente e accende il tennis: l’americano gioca libero, mette pressione a Lorenzo e ottiene un primo controbreak sul 2-5. Si alza il livello di Shelton, che in breve sale 40-0 nel game successivo; ma si alza anche il vento, ed il tennis di Sonego, che sfruttando le ennesime imprecisioni al servizio dell’americano si procura un primo match point. Gli basta: un rimbalzo irregolare e sfortunato tradisce Shelton al momento di impattare col suo dritto mancino. Finisce dunque 6-3, dopo quattro set e due ore e cinquantatré minuti. Sono cinque i successi degli italiani su cinque match disputati in questa giornata inaugurale del Roland Garros. Una domenica che più azzurra non si può. 

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ATP Astana: derby austriaco ai quarti tra Thiem e Ofner. Avanzano anche Korda e Griekspoor

Thiem rischia, ma batte Giron. Spento Bublik, bene Griekspoor e Korda

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Completato il quadro del tabellone dei quarti dell’ATP 250 di Astana. Sarà derby austriaco tra Dominic Thiem e Sebastian Ofner e lotta tra battitori come Tallon Griekspoor e Sebastian Korda, reduci rispettivamente da 17 e 12 aces nei loro match validi per gli ottavi di finale.

Qualche preoccupazione di troppo per l’olandese che ha impiegato tre set per avere la meglio su Sho Shimabuku chiudendo 7-6(5) 6-7(3) 6-1. Qualche rammarico il giapponese lo ha per il primo parziale quando non ha sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Per il resto solido l’olandese che ha fatto registrare un solo passaggio a vuoto nel tie-break del secondo set. Il giapponese ha commesso 9 doppi falli in totale, 7 nel primo set, mentre il suo avversario ha piazzato ben 17 servizi vincenti.

Sebastian Korda, invece, di aces ne ha piazzati 12 e ha sconfitto Nuno Borges 6-4 7-6(4) in 1ora e 26′. L’americano ha avuto un solo passaggio a vuoto, quando si è fatto breakkare nel sesto gioco facendo salire 4-2 il suo avversario. Provvidenziale il controbreak, con i due giocatori che si sono presentati al tie-break senza concedere punti agli avversari nell’ultimo turno di battuta del set. Korda recupera un minibreak di svantaggio e chiude al primo matchpoint.

 

Grazie a un tie-break spettacolare, Dominic Thiem ha la meglio su Marcos Giron battuto 6-3 4-6 7-6(2)

Solito copione con lo svizzero che non sfrutta tre palle break nel quinto gioco del secondo set per chiudere il match e subisce un parziale di 11-0 che gli costa il secondo set. Nel terzo, invece, è Giron a non chiudere i conti sprecando due palle break consecutive: il tie-break è scontato ed è vinto da Thiem 7-2.

Non pervenuto Alexander Bublik nel match contro Sebastian Ofner. Dinanzi al pubblico di casa, in 68′ il n. 35 del ranking si butta via 6-4 6-2.

Austriaco bravo a non far “accendere” il kazako, apparso davvero molto spento.

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ATP Pechino, ai quarti niente derby russo: Medvedev c’è, Rublev eliminato da Humbert

Rublev va a servire per il match ma si smarrisce per meriti di Humbert che ora affronterà Medvedev

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[2] D. Medvedev b. A. De Minaur 7-6(3) 6-3 (Andrea Binotto)

Non ha lasciato scoccare le due ore di gioco Danil Medvedev contro Alex De Minaur. Il tennista russo ha superato con il punteggio di 7-6(3) 6-3 il giocatore australiano in un’ora e cinquantanove minuti, confermando quanto di buono fatto allo US Open proprio contro ‘Demon’. I due si erano scontrati sette volte prima di questo ottavo di finale, con un bilancio totale di cinque vittorie russe e due australiane. È arrivata, quindi, la sesta da parte di Medvedev, che conquista così il pass per i quarti di finale dove incrocerà la racchetta o con il suo amico Andrey Rublev o con Ugo Humbert. Tornando a questo match di ottavi di finale a fare la differenza non è stata tanto la resa al servizio o uno strapotere con i fondamentali, quanto più una gestione intelligente dei punti importanti del n.3 al mondo – che nel primo set si è fatto recuperare quando era avanti 5-2 con due break -, chiara abilità che possiede di natura e che non ha certamente da invidiare a nessuno.

IL MATCH: Non un esordio brillante in questo incontro per De Minaur, che subito arranca nei suoi turni di battuta concedendo svariate palle break all’avversario. Quest’ultimo nel terzo gioco gli strappa la battuta, annulla lui una chance del contro break nel sesto game, e con un ulteriore break si porta sul 5-2. Qui Medvedev spegne completamente la luce nei suoi turni al servizio, tanto da regalarlo ben due volte consecutive a 0. Evento più unico che raro. I due arrivano al tie-break dopo aver entrambi tenuto la battuta ai vantaggi e qui la stabilità persiste fino al cambio di campo sul 3-3. Successivamente è il n.3 al mondo a cambiare ritmo, tanto da vincere quattro punti di fila e portarsi a casa il primo parziale dopo settantaquattro minuti sofferti. Non concedendo più alcuna palla break, la seconda forza del seeding gestisce alla perfezione sia i game al servizio che quelli in risposta. Tra questi ultimi il quarto gioco è quello chiave, ossia dove il russo strappa il servizio all’avversario e mette il punto finale alla partita con la sua solidità in battuta, che lo porta al successo in un’ora e cinquantanove minuti.

 

U. Humbert b. [5] A. Rublev 5-7 6-3 7-6(3)

Andrey Rublev va a servire per il match, smarrisce la prima di servizio e si ritrova fuori dai quarti di finale di Pechino. Avanza con merito e di rimonta Ugo Humbert che vince 5-7 6-3 7-6(3) in 2ore e 50′. Il russo è molto discontinuo, ma quando pare aver ritrovato la via maestra smarrisce la prima di servizio e si fa trafiggere dal suo avversario che con coraggio si riprende il break di svantaggio e poi va a dominare il tie-break. Bene il francese al servizio, trova più continuità con la prima e reagisce alla classe del suo avversario che si fa sempre più falloso col finire del match. Ai quarti, evitato il derby russo, Humbert se la vedrà con Daniil Medvedev.

Giocatori contratti, ma bene Rublev con pazienza

Entrambi i giocatori sono un po’ contratti in avvio di partita, tanto da concedere il primo turno di battuta all’avversario. Nel quinto game è Rublev il primo a tornare a palla break e al primo tentativo non si fa sfuggire l’occasione: strappa il servizio all’avversario e avanza sul 4-2. Il russo si procura l’ennesima chance di break, ma il tennista francese gliela annulla rimanendo aggrappato al set. Al momento – per Rublev – di chiudere il parziale, il transalpino lascia andare il braccio e con un dritto uncinato vincente rimette i giochi in parità. 5-5 e tutto da rifare per il n.6 al mondo. Fatica, però, il 25enne di Metz nel gioco seguente, dove tra un errore e l’altro finisce per regalare nuovamente la battuta all’avversario, che va così a servire per il set per la seconda volta. Nonostante un iniziale svantaggio di 0-30, la quinta forza del seeding gestisce bene la pressione costringendo spesso il francese all’errore, e in questo modo riesce ad accaparrarsi il primo parziale per 7 giochi a 5 dopo cinquantotto minuti di gioco. (Andrea Binotto)

Comincia la rimonta francese

Rublev potrebbe subito chiudere i conti ma non riesce a sfruttare due palle break nel primo game. Humbert ringrazia e si esibisce in un passante vincente di dritto, dopo aver mostrato un’ottima tenuta difensiva. Quanto basta per tenere il servizio e cominciare a vincere gli scambi lunghi. Nel gioco successivo, a sorpresa per l’andamento del set fino a quel momento, il n. 36 del ranking ricama a rete e, soprattutto, trova aggressività in risposta sul servizio dell’avversario, traendone grande guadagno. Humbert si ritrova avanti di un break con il russo che comincia a spazientirsi, vanificando due palle del contro break: nel terzo e nel quinto game. Bravo il francese a prendersi qualche rischio con il servizio e tutto ciò gli viene riconosciuto con gli interessi (6-3).

Rublev si butta via, ma applausi al coraggio di Humbert

Rispetto al secondo parziale, i ruoli si invertono. Rublev va subito in difficoltà nel primo turno di battuta. Riesce a cancellare tre palle break, ma la quarta è decisiva in negativo per lui. Il francese tiene alla grande in fase difensiva e poi un nastro porta fuori un dritto sparacchiato dal n. 6 del ranking. Non si fa attendere la reazione di Rublev che, nel game successivo, ottiene il controbreak alla seconda opportunità. La prima viene annullata da Humbert con un bellissimo dritto lungolinea. Poi con un rovescio all’incrocio delle righe Rublev ottiene il controbreak. Sale il livello del russo che sa di poter mettere in difficoltà il suo avversario quando quest’ultimo si inceppa con la prima di servizio. Nel settimo gioco è grande l’occasione per Rublev: annulla due game point al suo avversario poi lo induce a sbagliare un dritto e un rovescio. E’ il break che gli consente di andare a servire per il match. A far nuovamente cambiare inerzia alla gara è una risposta vincente incredibile di Humbert che spazientisce il russo. Rublev smarrisce la prima di servizio e subisce quattro risposte aggressive del suo avversario che torna in partita. Agevolmente c’è l’aggancio sul 5-5 e il tie-break è la giusta conclusione. C’è subito il minibreak per Humbert che continua a impensierire il russo con la sua risposta solidissima. Sfrutta un errore a rete di Rublev per salire 5-1. Gli ultimi due punti sono un capolavoro di Humbert che disegna il campo e induce all’errore il suo avversario. Quarti di finale meritati per il francese.

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ATP

ATP/WTA Pechino, il programma di domenica 1° ottobre: Alcaraz vs Musetti a metà mattinata, Sinner per colazione

Il super match tra il campione spagnolo e l’azzurro terzo match sul Centrale dalle 6:30. Paolini e Sinner sul secondo campo contro Haddad Maia e Nishioka

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Programma ricchissimo per il ricco torneo combined di Pechino nella domenica che segna l’inizio di ottobre: i 4 ottavi di finale della parte alta del tabellone maschile (ATP 500 e il completamento del primo turno del torneo femminile (WTA 1000).

Per quanto ci riguarda da vicino, saranno 3 gli azzurri in campo: la prima è Jasmine Paolini che alle 5 italiane apre il programma sul Campo Lotus (secondo per importanza). Per lei sfida complicata contro la brasiliana Beatriz Haddad Maia, N.15 del tabellone.

Sullo stesso campo dopo Ethcheverry vs Ruud (non prima delle 6:30) toccherà poi a Jannik Sinner contro il giapponese Yoshito Nishioka, in tabellone grazie a una Special Exempt. L’inizio dovrebbe essere intorno alle 9 italiane.

 

Sul campo Centrale, denominato Diamond, si comincia più tardi, alle 6:30, con due match femminili in sequenza: Vondrousova vs Kalinina e la N.1 del mondo Aryna Sabalenka contro Sofia Kenin in un primo turno da sogno per gli organizzatori

Il terzo match, si spera intorno alle 10:30 del mattino, è quello per noi più atteso: Carlos Alcaraz sfida il nostro Lorenzo Musetti. I precedenti dicono 1-1 ma entrambi sulla terra battuta. La finale di Amburgo 2022 vinta da Lorenzo e il match dominato dallo spagnolo al Roland Garros di quest’anno negli ottavi di finale.

Diretta TV di entrambi i tornei su SuperTennis (Canale 64 DTT e 212 di SKY)

Questo il programma completo del China Open per domenica 1° ottobre (orari cinesi, +6 ore rispetto all’Italia)

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