[2] C. Alcaraz b. (Q) G: Zeppieri 6-3 6-4 6-2
Gioca con coraggio e a tratti anche molto bene, Giulio Zeppieri. Ma non basta, e probabilmente non poteva bastare, contro uno come Carlos Alcaraz. Il campione in carica inizia la sua campagna parigina superando in tre set un avversario volenteroso ma inevitabilmente inferiore per peso specifico. Finisce 6-3 6-4 6-2 per lo spagnolo, che ha messo in mostra una gestione lucida, un’ottima qualità al servizio e la solita varietà che rende difficile prendergli le misure, soprattutto su una superficie come questa.
Zeppieri ha tenuto botta nei primi due set, decisi entrambi da un singolo break. L’azzurro ha avuto un ottimo atteggiamento, soprattutto nei momenti iniziali, provando anche a colpire in anticipo e a variare con il dritto mancino, ma alla lunga la differenza di cilindrata è venuta fuori. Carlos ha più accelerazioni, più soluzioni, più sicurezza. E quando ha deciso di alzare il ritmo, lo ha fatto con naturalezza, senza dover nemmeno spremere al massimo il motore.
Resta comunque un torneo positivo per il romano, che ha superato le qualificazioni e ha sfruttato il ranking protetto per rientrare nel tabellone principale. La speranza è che questa esperienza lo aiuti a riprendere fiducia, puntando a tornare al più presto tra i primi 150 per rientrare stabilmente nel circuito che conta, passando dalle qualificazioni Slam. Per Alcaraz, invece, la prossima sfida sarà contro Fabian Marozsan, l’ungherese che due anni fa stupì il Foro Italico battendo proprio lo spagnolo sul Centrale. Un test interessante, anche per capire se Carlos riuscirà a confermare quanto di buono mostrato oggi. Intanto, il primo passo è compiuto.
PRIMO SET – Alcaraz parte piano, poi prende il controllo
È il classico Davide contro Golia, senza troppi giri di parole. E spesso, in partite dal pronostico così sbilanciato, capita che il favorito entri in campo con una spruzzata di leggerezza in più. È l’approccio con cui Carlos Alcaraz affronta il suo esordio contro Giulio Zeppieri, partendo un po’ sornione, quasi svagato. L’azzurro, bravo a fiutare l’occasione, si procura subito due palle break nel game d’apertura, ma non riesce a concretizzare. Lo spagnolo capisce l’antifona, alza appena un filo l’intensità e da lì comincia a fare sul serio.
Il break arriva puntuale nel quarto gioco: Carlos si mette davanti e da lì non si guarda più indietro. Zeppieri, generoso e volitivo, prova a rimanere agganciato, anche portando il game successivo ai vantaggi, ma finisce per scivolare sotto 1-4. Il romano riesce comunque a evitare il doppio break, aggrappandosi al servizio e all’orgoglio, ma è evidente che ormai il ritmo lo detta Alcaraz. Il campione in carica gestisce in scioltezza e al primo set point – servizio esterno e risposta fuori misura dell’azzurro – incamera il parziale: 6-3 in 37 minuti.
SECONDO SET – Zeppieri c’è, ma la zampata è ancora di Carlos
Si riparte con un equilibrio che regge per i primi quattro giochi, con entrambi i giocatori solidi al servizio. Zeppieri addirittura annulla una palla break con un gran servizio al quarto gioco e si porta avanti 3-2; ma con avversari del calibro di Alcaraz, si sa, basta un attimo per perdere il filo. E infatti è nel settimo game che lo spagnolo, lasciando andare il braccio con il dritto, mette pressione all’azzurro, che cede il servizio con un errore di rete: 4-3 e match che comincia a pendere di nuovo dalla parte del murciano.
Il confronto si sviluppa spesso sulla diagonale sinistra – dritto mancino di Zeppieri contro rovescio di Alcaraz – e pur se il romano gioca una partita ordinata, intensa, senza sbavature, la superiorità tecnica dello spagnolo si fa sentire. Alcaraz è più completo, più lucido nei momenti chiave. Zeppieri comunque si prende gli applausi tenendo il servizio del 4-5 con autorità. Ma sul turno di battuta del numero 3 del mondo c’è poco da fare: Carlos accelera di nuovo sul lato sinistro e chiude il secondo set con un vincente che costringe Zeppieri all’errore. Ancora una volta chirurgico: 6-4, in 41 minuti.
TERZO SET – Il break immediato spegne le speranze dell’azzurro
La sensazione è che ormai la partita sia segnata. E infatti il break arriva immediato: Zeppieri commette qualche incertezza in apertura, Alcaraz ringrazia e scappa sul 2-0. Visto l’andamento dei set precedenti – sempre decisi da un singolo break – il vantaggio sembra già una condanna definitiva per l’azzurro.
Eppure, Giulio non smette di provarci. Tiene il servizio dell’1-2 e nel gioco successivo va sul 15-30, con un piccolo spiraglio che si apre. Ma proprio lì, Alcaraz piazza prima una palla corta millimetrica e poi una serie di dritti vincenti che tolgono ogni illusione: 3-1. Di fatto, la partita finisce lì. Zeppieri riesce a strappare ancora un paio di game al servizio – 3-1 e 5-2 – ma in mezzo c’è un altro break del murciano, che va a servire per chiudere.
L’ultimo game è poco più di una formalità: arrivano due match point. Il primo sfuma per poco, il secondo è un ace al centro che sigilla il successo in 1 ora e 56 minuti. Carlos Alcaraz parte con il piede giusto nella difesa del titolo, Zeppieri esce a testa alta.
