Lorenzo Musetti, dopo aver brillantemente superato Yannick Hanfmann al primo turno del Roland Garros, nella giornata dii mercoledì 28 maggio affronterà Daniel Elahi Galan (28 anni, numero 122 del ranking mondiale): il colombiano, ripescato nel tabellone principale come lucky loser, è sopravvissuto all’esordio alla maratona con Valentin Royer, imponendosi dopo 4 ore e 27 minuti di battaglia con il punteggio di 7-5 al quinto: è stata la sua prima vittoria nel main draw di Parigi da quando nel 2020, sempre da lucky loser, raggiunse il terzo turno, sconfiggendo Norrie e Sandgren prima di raccogliere le briciole con Novak Djokovic.
Quello di domani sarà il quarto confronto diretto tra Lorenzo e Daniel, con l’italiano che ha vinto tutti e tre i precedenti, senza mai perdere un set: dai quarti di finale del torneo ATP 250 di Napoli del 2022 (cemento outdoor) alla semifinale del Challenger di Cagliari del 2024 (terra battuta) fino al primo turno dello scorso Roland Garros, quando Musetti – in un momento meno felice della carriera rispetto a quello attuale – si impose comunque, senza troppi problemi, per 6-3 6-3 7-5. Galan – che nel luglio di due anni fa festeggiò il best ranking di numero 56 dopo aver raggiunto gli ottavi di finale a Wimbledon – è dotato di un ottimo servizio (con Royer, ad esempio, ha messo a segno 17 ace) ma di un gioco da fondocampo piuttosto innocuo e faticoso, che difficilmente potrà togliere il tempo alla sicurezza attuale del Musetti migliore di sempre.
Daniel – il cui palmares è caratterizzato da sei titoli a livello challenger e da un paio di semifinali ATP, Houston 2019 e Santiago 2021 – nel corso della sua lunga vita tennistica ha battuto solamente un top 10, e ci riferiamo a Stefanos Tsitsipas nel primo turno dello US Open del 2022, quando il colombiano mise la firma su una vittoria inaspettata, imponendosi a sorpresa con il punteggio di 6-0 6-1 3-6 7-5: in quell’edizione dello slam statunitense Galan, che si era qualificato battendo i nostri Darderi e Arnaldi, arrivò fino al terzo turno, eliminando anche Jordan Thompson, prima di arrendersi a Davidovich Fokina in quattro set.
Il miglior risultato Slam di Daniel – uno dei pochi tennisti vegetariani del circuito – è stato, come raccontavamo in precedenza, il quarto turno di Wimbledon 2023, quando superò superò Nishioka, Otte e Ymer, prima di arrendersi al futuro semifinalista Jannik Sinner. A proposito delle sue abitudini alimentari Galan ha dichiarato: “Sono nato in una città e in un paese che sono al 100% carnivori, però sono cresciuto con questa abitudine ed oramai è una parte di me. Sono vegetariano, mangio formaggi ma evito uova, pesce, pollo e carne rossa. Ci sono tanti falsi miti sui vegetariani e gli sport professionistici, ma io mi sono sempre sentito molto bene. Sono nato e cresciuto così e per me è una cosa normalissima, non sento l’esigenza di assaggiare la carne”.
Da questo punto di vista ha seguito l’esempio, l’abitudine e l’educazione dei genitori (Santos e Doris): il padre è diventato vegetariano ai tempi dell’università, mentre mamma Doris in età adulta, a seguito di alcuni problemi di salute. “A tavola i miei amici scherzano, mi incitano a mangiare carne, ma alla fine mi capiscono e, sinceramente, non ho la tentazione di provarla”, ha raccontato Daniel, che poi ha aggiunto: “Sinceramente non so se la scarsa sudorazione derivi dalla mia alimentazione, però in effetti anch’io ho notato questa cosa”.
Nel corso del 2025 (e prima del Rolland Garros) aveva disputato solamente un paio di incontri a livello ATP, perdendoli entrambi: a Houston con McDonald e a Barcellona, dopo aver superato le qualificazioni, con Casper Ruud, mentre solamente la vittoria del Challenger di Santiago – peraltro ottenuto sconfiggendo un solo avversario classificato tra i primi 235 del ranking mondiale – gli aveva dato un pochino di ossigeno a livello di punteggio e classifica. A Parigi, però, non avrà niente da perdere, e scenderà in campo con la leggerezza del ripescato e con l’entusiasmo di un match che, teoricamente, non doveva esistere: riuscirà a spaventare lo stato di grazia di Lorenzo Musetti?