S. Tsitsipas b. L. Darderi 6-4 3-6 7-6(5)
Stef fights through 💪@steftsitsipas comes through a tight battle 6-4 3-6 7-6 against Darderi to make R2 in Halle!#TWO25 pic.twitter.com/Qk297rl69X
— Tennis TV (@TennisTV) June 16, 2025
Luciano Darderi gioca la sua miglior partita su erba, ma non basta. Contro un Stefanos Tsitsipas meno brillante del solito, l’italo-argentino accarezza il colpaccio sul campo centrale di Halle, ma alla fine deve cedere al tie-break del terzo set dopo oltre due ore di lotta. Il greco si impone 6-4 3-6 7-6(5) pur raccogliendo nove punti in meno del suo avversario: un dato che racconta molto dell’equilibrio di un match in cui Darderi ha avuto più occasioni e ha espresso un tennis più incisivo. Ma nei momenti cruciali, l’ex numero 3 del mondo ha trovato la zampata del campione — o forse solo la ritrovata freddezza dell’abitudine.
Tsitsipas, ora seguito in panchina da Goran Ivanisevic, mostra ancora incertezze con il rovescio, ma regge nei game più delicati e conquista una vittoria che potrebbe avere un peso importante nel suo percorso sull’erba tedesca. Darderi esce tra gli applausi, con l’amarezza per cinque palle break non sfruttate nel terzo set e la consapevolezza di essere ormai a suo agio anche sul verde. Il greco affronterà il vincente tra Cerundolo e Michelsen.
Primo set – Il greco comanda, Darderi insegue
Darderi parte bene al servizio: due turni tenuti agevolmente, con una prima che viaggia e un atteggiamento già aggressivo, ma alla prima occasione utile, è Tsitsipas a strappare il break. Sul 2-2, il greco alza il ritmo in risposta, martella con il rovescio e costruisce il punto con pazienza, costringendo Darderi all’errore con una variazione di slice. È 3-2, con Ivanisevic che applaude compiaciuto in tribuna.
Il break viene confermato e, nel game successivo, Darderi rischia ancora: due palle break per Tsitsipas, ma l’azzurro si salva con due prime esterne coraggiose, puntando il rovescio avversario. È un game pesante, che tiene viva la lotta nel set.
Tsitsipas concede qualcosa solo nel settimo gioco, dove parte sotto 0-30, ma risale con una combinazione di servizi e volée che sembrano già in formato Wimbledon. Il greco chiude poi il set con autorità: un game a zero condito da un ace a 196 km/h. È 6-4 in 32 minuti, con il 94% di punti vinti con la prima: un dato che racconta bene l’efficacia del servizio durante il primo set.
Secondo set – Darderi si accende, il match cambia volto
La reazione dell’italo-argentino è immediata. Dopo un turno di battuta tenuto a zero, Darderi ottiene la prima palla break del match a favore e la trasforma con un dritto inside-in che lascia fermo Tsitsipas. Il 3-0 è quasi immediato, con un Darderi che ora comanda gli scambi con autorità e spinge col dritto come se fosse cemento.
Tsitsipas accusa il colpo, e il suo rovescio ricomincia a fare acqua. Darderi lo sa, insiste su quel lato e trova un’altra conferma nel game del 4-1. Il greco non riesce a scuotersi, mentre Darderi tiene con grande autorità i suoi turni di battuta: preciso, profondo, sempre in controllo.
Il set scivola via senza altri scossoni: Tsitsipas tiene un paio di turni, ma non riesce mai davvero a impensierire l’avversario in risposta. L’unico momento di possibile tensione arriva sul 5-3, quando il greco prova a rientrare: ma Darderi non trema e chiude con personalità il parziale, 6-3 in poco più di un’ora di gioco totale.
Terzo set – Occasioni perse e un tie-break fatale
L’inerzia sembra restare dalla parte di Darderi anche ad inizio terzo set. Tsitsipas va subito sotto 15-40, ma cancella tre palle break con servizio e coraggio, chiudendo il game con un ace che spezza il momento favorevole dell’azzurro. È un passaggio chiave: Darderi ha appena lasciato andare uno di quei treni che è bene cogliere durante un match.
I successivi game scorrono via veloci, senza ulteriori palle break fino al 4-3 per il greco. Proprio in quel momento, Tsitsipas chiede un medical time out per farsi massaggiare la schiena. Tornato in campo, Darderi continua a martellare e pareggia sul 4-4 con un game tenuto a zero. Si resta sull’equilibrio, con entrambi i giocatori che si aggrappano al servizio.
C’è spazio per un colpo da highlights: Darderi recupera un drop shot difficilissimo e lo trasforma in un passante millimetrico che pizzica la riga laterale, ma il finale sembra già scritto: nessuno riesce a strappare il servizio all’altro, si va al tie-break.
Qui, però, il greco parte meglio: un minibreak sul 3-2 con un punto di pura resilienza e un pizzico di fortuna (una palla steccata che diventa imprendibile) gli spiana la strada. L’ace del 6-2 vale quattro match point. Darderi ne annulla tre, uno con un drop shot pregevole, due spingendo col dritto e costringendo Tsitsipas all’errore, ma sul quarto non può nulla: altro servizio vincente e fine dei giochi.
Finisce 6-4 3-6 7-6(6) per Stefanos Tsitsipas, in 2h di gioco, che sopravvive a una battaglia molto più complicata del previsto. Darderi ha tenuto il campo con grande personalità, costruendo e rischiando, e meritava forse qualcosa in più, ma nei momenti cruciali — le cinque palle break del terzo set e il tie-break finale — ha mancato quel guizzo che fa la differenza tra il talento in crescita e il campione già affermato.
Per Tsitsipas, una vittoria più utile che bella: il gioco ha ancora molte sbavature, specie sul lato del rovescio, ma la tenuta mentale nei momenti chiave è tornata a fare la differenza. E sull’erba, dove basta un attimo per cambiare tutto, potrebbe bastare.