Dal nostro inviato ad Umago
Ieri sera, al termine del vittorioso match contro Tseng, abbiamo incontrato Luciano Darderi nella mixed zone del Goran Ivanisevic Stadium di Umago per un’intervista esclusiva. Un’occasione per fare il punto sul suo grande momento di forma e sulle prospettive nel torneo.
Luciano, innanzitutto congratulazioni per la vittoria. Dopo un inizio un po’ teso — anche per merito del tuo avversario — nel secondo set sei tornato in quello che nel nostro articolo, abbiamo definito ‘Bastad Mode’. Ti ritrovi in questa sintesi della partita?
Sì, dopo una settimana di torneo lunga, non è mai facile al primo turno successivo. Lui era partito molto carico, io – come hai detto tu – ero un po’ teso. Poi per fortuna nel secondo set ho ritrovato il mio livello e quindi sono contento di poter ripartire da lì e prendere fiducia per domani. E sono comunque già nei quarti: è la prima volta che essendo testa di serie parto una partita più avanti nel tabellone. Anche questa è una cosa diversa, appunto una prima volta.
Quanto è stato difficile passare da Bastad fin qui? Dal punto di vista delle condizioni di gioco, del clima…
Sì, è un po’ diverso: giocare che era già quasi sera, con le luci, il campo era un po’ più lento, anche le palle…Però alla fine comunque mi ci sono abituato. Anche alla diversa tensione delle corde, nel primo set non avevo trovato il giusto feeling, poi meglio.
È stata la tua sesta vittoria consecutiva. E si vede dalla sicurezza con cui giochi anche colpi difficili e spettacolari – soprattutto nel secondo set, quando hai entusiasmato diverse volte il pubblico – che sei in grande fiducia. In che cosa in particolare senti questa fiducia: in certi colpi, nella capacità di concentrazione, nella solidità del tuo gioco?
Nei momenti importanti: le palle break o situazioni simili. Che siano palle break a favore o contro, è in quei momenti che mi sento più fiducioso.
Da 0 a 100, che livello di forma senti di avere in questo momento?
Beh, dai, da 1 a 10 diciamo un 8/9.
Voi giocatori, giustamente, ragionate una partita per volta. Ma in questo momento, dopo la sconfitta di Cerundolo, per tutti sei il grande favorito qui ad Umago. Senti questa pressione oppure riesci a pensare solo alla prossima partita, dove incontrerai a sorpresa Prizmic, la giovane promessa croata, e non che c’è l’opportunità di vincere anche questo torneo?
Cerundolo è un grande giocatore, ma non in tutti i tornei le teste di serie vanno avanti. Alla fine può sempre succedere che il tabelloni si “spacchi”, se possiamo dire così. Penso sia una buona opportunità, non una cosa sicura, ci saranno partite difficili da giocare. Anche lui (Prizmic, ndr): è croato, giocare in casa sarà un vantaggio. Ma speriamo di poter giocare bene.