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ATP

ATP Toronto: Rune regola Perricard in due set e sfiderà Muller. Popyrin avanti rischiando

Il russo Karen Khachanov supera Ficovich: al prossimo turno Nava. Michelsen fatica, ma vince e trova Musetti

Last updated: 30/07/2025 20:40
By Beatrice Becattini Published 29/07/2025
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15 Min Read
Holger Rune - Indian Wells 2025 (foto Ubitennis)

Terza giornata al National Bank Open presented by Rogers di Toronto. Nella mattinata canadese si sono svolti cinque incontri di secondo turno, che hanno visto le teste di serie rispettare i pronostici.

Sezioni
H. Rune b. G. Mpetshi Perricard 7-6(7) 6-3Il matchK. Khachanov b. J. P. Ficovich 6-4 6-2A. Popyrin b. N. Arseneault 7-6(7) 6-3Gli altri match della mattinata di Toronto: vittorie per Michelsen, Moutet ed Etcheverry

[5] H. Rune b. G. Mpetshi Perricard 7-6(7) 6-3

Alla prima con il nuovo team (anche se Agassi non era presente), Holger Rune era chiamato a una prova di maturità, in occasione dell’insidioso esordio nel 1000 canadese. E ha risposto presente, sconfiggendo con il punteggio di 7-6(7) 6-3 Giovanni Mpetshi Perricard, numero 43 del mondo e notoriamente dotato di un servizio incandescente. Il danese, 9 ATP, conferma di aver superato i problemi alla schiena che lo avevano costretto al forfait a Washington e al terzo turno affronterà Alexandre Muller. Partita pressoché perfetta al servizio per Holger, che gioca con ordine e pazienza, in attesa dell’opportunità buona per portarsi avanti. Mpetshi Perricard disputa un match alla pari nel primo set, ma è condannato dal suo fondamentale migliore: la battuta. Due doppi falli risultato fatali al francese, il primo sul set point nel tie-break e il secondo sulla palla break.

Il match

Nel primo set, le cronache si presentano assai scarne di punti da segnalare. La battuta di Perricard si conferma l’arma più affilata del suo tennis, con 9 ace e un 63% di prime in campo. Anche Rune non è da meno, con una percentuale ancor più consistente, il 70%, e 5 ace. Il risultato è che nessuno dei 12 game disputati è andato si è protratto fino ai vantaggi.

Nel prevedibile tie-break, il livello di gioco si alza sensibilmente, con i due protagonisti consapevoli di dover essere precisi ed efficienti con i propri colpi per non cedere il passo all’avversario. I minibreak sono in totale tre. Il primo a rompere gli equilibri è il francese, che, con un grande colpo di diritto, si porta sul 2-1 e, con il servizio, mette a segno anche il terzo punto. Tuttavia, Rune si riorganizza e recupera il minibreak. La battuta spadroneggia e rapidamente il punteggio sale sul 6-5 in favore del danese. Perricard fronteggia il set point con un servizio al corpo e un dritto in avanzamento a chiudere. Anche Holger salva un set point e se ne guadagna un altro. Il numero 43 ATP commette il primo doppio fallo dell’incontro e regala il vantaggio a Rune, con il punteggio di 9-7.

Nel secondo set i giochi si fanno più aperti. La quinta testa di serie, forte del set appena conquistato, trova il ritmo anche in risposta e riesce a mettere spesso la palla in campo sul servizio dell’avversario. Nel secondo gioco si porta 0-30, ma Perricard rimette le cose a posto con due prime vincenti. L’appuntamento con la palla break per Holger è solo rimandato. Sul 2-1, infatti, con due passanti che infilano Giovanni, si guadagna tre palle break consecutive. Sulla prima sbaglia un passante di rovescio non impossibile per un talento come lui, mentre sulla seconda il servizio del francese fa la differenza. Tuttavia, alla terza chance non deve compiere sforzi: Perricard compie il secondo doppio fallo della partita e consegna il break a Rune. Holger Rune chiude poi 6-3 un match giocato con ordine.

[11] K. Khachanov b. J. P. Ficovich 6-4 6-2

Karen Khachanov non stecca all’esordio. Con il punteggio di 6-4 6-2 si impone sul qualificato argentino Juan Pablo Ficovich, numero 140 del mondo, e affronterà Emilio Nava al terzo turno.

Per il russo, 16 ATP, il primo set è stato tutt’altro che affare semplice. Nel secondo gioco, ha dovuto servire per ben 16 volte per impedire a Ficovich di portarsi avanti di un break, annullando tre palle del 2-0. Come spesso accade, dopo una chance sprecata, è l’avversario a farsi trovare pronto. E così fa Karen, che alla quarta opportunità, toglie il servizio all’argentino in quello che sarà il break decisivo. Nel quarto gioco Juan Pablo può recuperare lo svantaggio, ma non riesce a capitalizzare altre due possibilità. Khachanov, così, difendendo fino alla fine il break conquistato nel terzo gioco, si prende il primo parziale con il punteggio di 6-4.

La seconda frazione di gioco è tutta in discesa per il russo, che in un lampo si innalza fino al 4-1, con due break di vantaggio. Tuttavia, nel sesto gioco Ficovich dimostra di voler prolungare la sua permanenza a Toronto e si conquista una palla del controbreak. La testa di serie numero 11 si salva con autorità a rete, dimostrando che i tornei di doppio giocati insieme a Andrey Rublev portano benefici. Beneficiando di un doppio fallo, Ficovich ottiene però un’altra palla break e, allungando lo scambio, induce, anche lui con un lungolinea di diritto, all’errore Khachanov. Il numero 140 del ranking si toglie la soddisfazione di strappare il servizio all’ex top 10, ma perde a sua volta la battuta, combinando un pasticcio sottorete. Khachanov si prende l’incontro per 6-2.

[18] A. Popyrin b. N. Arseneault 7-6(7) 6-3

Inizia bene la scalata verso la difesa del titolo per Alexei Popyrin. L’australiano, 18esima testa di serie e 26 del mondo, non avverte il peso della pressione e batte in due set, con il punteggio di 7-6(7) 6-3, la wild card casalinga Nicolas Arseneault, 18enne numero 638 del mondo alla prima esperienza su un palcoscenico così prestigioso. Date le molte defezioni per questo appuntamento, Popyrin ha una bella occasione per provare ad arrivare il più lontano possibile, perché la cambiale di punti da difendere è di quelle pesanti. Bissare il trionfo del 2024, quando si impose su Andrey Rublev, è forse utopia, ma la striscia in Canada del 25enne di Sydney è ancora aperta.

Nel primo set il giovane canadese regge l’urto e gioca un incontro alla pari con il più quotato avversario. I turni di servizio scorrono via rapidi, con due palle break concesse, una per parte, e un solo ulteriore game protrattosi ai vantaggi. La traiettoria mancina di Arseneault in battuta paga e, alla fine, saranno 9 gli ace realizzati. Sul 6-5 il padrone di casa si procura il primo break point che, in questo caso, coincide con una palla set, ma non riesce a capitalizzare la chance contro un Popyrin che è pronto a una partita di sacrificio. Il parziale si risolve al tie-break che, sul calco dei 12 game precedenti, è caratterizzato dall’equilibrio più totale. Il campione uscente riesce a venire a capo di una frazione di gioco assai complessa, piazzando il minibreak decisivo nell’ultimo punto, al secondo set point, dopo averne annullati altrettanti – uno sul 6-5 e uno nel tie-break. È 9-7.

Nel secondo set Arseneault è il primo a perdere il servizio. Sull’1-0 Alexei si guadagna la seconda palla break e, dopo aver comandato lo scambio, va a prendersi il punto a rete. L’australiano può così controllare il resto della partita, senza rischiare alcunché alla battuta. Il set termina con il punteggio di 6-3. Nicolas Arseneault può comunque dirsi soddisfatto di una sfida che lo ha visto vicinissimo a strappare un set al vincitore del 2024 e top 30.

Al prossimo turno Popyrin se la vedrà con il vincente tra la testa di serie numero 10 Daniil Medvedev e il lucky loser Dalibor Svrcina, 120 della classifica.

Gli altri match della mattinata di Toronto: vittorie per Michelsen, Moutet ed Etcheverry

Ha sfruttato alla grande l’occasione che la sorte gli ha riservato Emilio Nava. Il numero 114 ATP, al best ranking della carriera, proveniente dalle qualificazioni, batte il lucky loser Terence Atmane, 132 ATP, con il punteggio di 6-2 7-5. Dopo aver battuto Zizou Bergs all’esordio, lo statunitense si attendeva di scendere in campo contro il francese Hugo Humbert, 17esima testa di serie. Invece si è trovato davanti un altro transalpino, Terence Atmane.

Nessun problema per Nava nel primo set, al netto di una partenza contratta, in cui si tiene a galla con il servizio. Scrollata di dosso la tensione dei primi minuti, nel terzo game trova il primo dei due break in suo favore del parziale.
Nella seconda frazione di gioco, gli equilibri si fanno più stabili, anche se rimane Atmane il giocatore più sollecitato al servizio, in particolare nel terzo gioco, quando si vede costretto ad annullare quattro palle break. Il francese resiste, ma nel momento clou del match alza bandiera bianca. Nell’11esimo gioco cede la battuta e Nava può servire per chiudere l’incontro.

Avanza anche la testa di serie numero 26 Alex Michelsen, che fatica più del previsto contro il cileno Marcelo Tomas Barrios Vera, numero 143 ATP proveniente dalle qualificazioni che al primo turno aveva eliminato Gael Monfils. Lo statunitense, 34 del mondo, ha la meglio con il punteggio di 7-6(7) 6-3 in 1 ora e 58 minuti.

Nel primo set gli equilibri sono saldi. Si registrano due break, nel settimo e nell’ottavo gioco, a movimentare il parziale, che, tuttavia, si avvia spedito verso il tie-break, anche se le occasioni non mancano da ambo i lati. Michelsen spreca un set point in risposta sul 5-4 ed è costretto al tie-break, dove se la vede davvero brutta. Barrios Vera si porta sul 6-3, ma butta via il margine di vantaggio, con tanto di due set point non capitalizzati con il servizio. Lo statunitense riprende coraggio e, con freddezza, chiude per 9 punti a 7. Nella seconda frazione di gioco tre break consecutivi scuotono la fase centrale della partita. Michelsen fa valere la classifica e pone fine al match in risposta, con il punteggio di 6-3.

Sarà Alexandre Muller l’avversario di Holger Rune al terzo turno. Il francese, numero 40 ATP e 29esima forza del seeding, batte in rimonta Miomir Kecmanovic, 50 del mondo, con il punteggio di 2-6 6-3 7-5, al termine di 2 ore e 8 minuti di pura battaglia tennistica.

È Kecmanovic a scattare meglio dai blocchi di partenza. Il serbo mette a segno due break, nel quinto e nel settimo gioco, e può chiudere la prima frazione di gioco per 6-2. Muller non ha neppure una chance di break e, per stare al passo del suo avversario, è chiamato ad alzare il livello. Nel secondo set al transalpino basta un break per pareggiare i conti, in un parziale assai avaro di occasioni per entrambi i protagonisti. Il terzo e decisivo set si prospetta all’insegna dell’equilibrio. Il primo a cedere la battuta è Kecmanovic nel terzo gioco, anche se riesce a recuperare immediatamente. Il serbo poi rischia di compromettere definitivamente la sua sfida quando subisce il break sul 4-4, mandando Muller a servire per il match. Il francese fallisce l’occasione, ma, togliendo nuovamente il servizio all’avversario, alla seconda possibilità chiude con il punteggio di 7-5.

Avanti tutta per Corentin Moutet. Il francese, numero 46 del mondo, liquida per 6-2 6-1 lo statunitense Jenson Brooksby, 102 ATP e entrato in tabellone grazie al ranking protetto, nell’ultimo incontro di primo turno cui mancava ancora un verdetto. Il francese gioca il più classico dei match perfetti, senza lasciare scampo all’avversario. L’unico passaggio a vuoto Moutet lo vive quando, sul 5-0 del secondo set, perde la battuta servendo per archiviare la pratica. Tuttavia, chiude in risposta, con Brooksby che non è mai riuscito a difendere il proprio turno di servizio nel secondo parziale. Il transalpino adesso battezzerà l’esordio nel torneo di Alejandro Davidovich Fokina.

Dopo 6 sconfitte consecutive sembra essersi definitivamente ripreso Tomas Martin Etcheverry. L’argentino ha infatti bissato il successo su Herbert battendo anche Griekspoor. Lo ha fatto in due set con il punteggio di 6-4 7-6 (4) in due ore di gioco. Etcheverry ha tremato un po’ quando si è trovato sul 5-3 nel secondo parziale: ha prima sprecato tre match point in risposta e poi si è fatto brekkare a quindici nel game successivo. Arrivato al tie-break, però, ha riacquisito solidità e dal 4-2 Griekspoor ha infilato 5 punti consecutivi che gli hanno dato la vittoria.


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