Giornata di secondi turni a Flushing Meadows. Per quanto riguarda il tabellone femminile sono di scena gli incontri della parte alta, ecco come sono andati i primi match a concludersi.
V. Azarenka b. A. Pavlyuchenkova 6-3 6-3
Bella vittoria che può fare morale per Victoria Azarenka. La bielorussa, sprofondata alla posizione numero 132 del ranking, piega con un doppio 6-3 Anastasia Pavlyuchenkova, 45 WTA e reduce dal successo su una testa di serie come Dayana Yastremska. Al prossimo turno la tre volte finalista dello US Open affronterà Jessica Pegula.
Il match si inaugura nella migliore delle maniere per Pavlyuchenkova che, pronti via, si porta sul 3-0, annullando tre palle del controbreak nel terzo game, in cui si contano 26 punti giocati. Poi Azarenka sale in cattedra e mette a referto sei giochi consecutivi per far suo il primo set, con il punteggio di 6-3. Anche nel secondo parziale è la bielorussa a perdere per prima il servizio, ma risponde subito piazzando il controbreak. La russa subisce due break consecutivi e non riesce più a richiudere il gap che la separa dalla sua avversaria. Azarenka vince per l’ottava volta contro Pavlyuchenkova, al fronte di tre sconfitte, e avanza al terzo turno.
[4] J. Pegula b. A. Blinkova 6-1 6-3
Prosegue il percorso verso la difesa della finale dello scorso anno di Jessica Pegula. La testa di serie numero 4 si impone per 6-1 6-3 su Anna Blinkova, 80 WTA, in un’ora e 5 di gioco.
La statunitense gestisce alla perfezione la partita, indirizzando sin da subito il risultato in suo favore. Nel secondo gioco è Blinkova la prima ad avere una chance di break. Superato quel momento di semi-difficoltà, Pegula non lascia per strada neppure un game.
Nella seconda frazione di gioco Jessica rischia di prolungare l’incontro, quando perde il servizio nel primo gioco. Tuttavia, riesce a ricentrarsi subito, mettendo in campo una supremazia assoluta. Trova il controbreak immediato e, in seguito, con un turno in risposta impeccabile si porta sul 3-1. Arriva però del tutto inatteso il secondo passaggio a vuoto per la padrona di casa. La russa la raggiunge sul 3 pari, ma quello rimane l’ultimo acuto di Anna. Pegula infila una nuova serie di 3 game consecutivi e conquista il terzo turno.
E. Raducanu b. [Q] J. Tjen 6-2 6-1
Che Emma Raducanu stia ritrovando le orme per tornare nell’élite del tennis è evidente da qualche mese. Tuttavia c’era molta attesa per vederla impegnata contro Janice Tjen, la tennista che ha riportato la bandiera dell’Indonesia al secondo turno di una Slam. Troppo, però il divario, come suggerito dalla classifica – numero 36 contro numero 149 – che si riverbera in campo. Il punteggio che la britannica infligge a Tjen è severo: 6-2 6-1 in un’ora di gioco, a conferma di come Emma stia giocando veramente bene, con solidità e convinzione. Per l’indonesiana è comunque impossibile cancellare gli ultimi giorni storici. Proveniente dalle qualificazioni, elimina all’esordio Veronika Kudermetova, semifinalista a Cincinnati, facendo la storia del suo Paese, che non vedeva una propria rappresentate vincere un match in un Major da 22 anni.
Raducanu è in fiducia e si vede. Serve il 79% di prime palle, reprimendo ogni tentativo di entrare nel match da parte di Tjen. Adesso attende una tra Rybakina e la giovane Valentova.
[10] E. Navarro b. C. McNally 6-2 6-1
Emma Navarro si aggiudica agilmente il derby a stelle e strisce. In un’ora e 18 si impone per 6-2 6-1 su Caty McNally, 101 del mondo e beneficiaria di una wild card per questo torneo.
La decima forza del seeding dimostra sin da subito di andare di fretta: piazza il break in apertura e, nonostante il controbreak, riesce a strappare per la seconda volta consecutiva il servizio a McNally, che fatica con il colpo di inizio gioco. Sul 4-2 Emma trova il doppio vantaggio e può chiudere per 6-2.
Nel secondo parziale la partita si fa ancor di più a senso unico. Caty non riesce a salvare nessuno dei quattro turni di battuta e l’unico game che mette a referto lo guadagna in risposta.
Per Navarro, che supera McNally per per 2-1 nei confronti diretti, al terzo turno è prevista la sfida con Barbora Krejcikova.
B. Krejcikova b. M. Uchijima 6-4 6-2
Barbora Krejcikova prenota un posto al terzo turno dello US Open. Per la ceca, adesso alla posizione numero 62 del ranking in una stagione in cui è stata falcidiata dagli infortuni, nessun problema contro Moyuka Uchijima, 94 WTA, nonostante qualche passaggio a vuoto: n un’ora e 12 minuti si impone con il punteggio di 6-4 6-2.
Nel primo set arrivano tre break in tre giochi. L’ultimo, messo a segno da Krejcikova, si rivela decisivo ai fini del punteggio. La vincitrice di Wimbledon 2024 si porta in vantaggio con il punteggio di 6-4.
Nel secondo parziale, la ceca schizza immediatamente sul 3-0, con il doppio break di vantaggio. Quando sembra aver preso il largo, Uchijima reagisce e accorcia le distanze. Tuttavia, la giapponese avverte tutte le fatiche accumulate al primo turno contro Olga Danilovic, in una sfida durata 3 ore e 12 minuti, in cui ha annullato sette match point alla serba. Nel settimo gioco incassa un nuovo break e Krejcikova può chiudere per 6-2.
C. Bucsa b. A. Eala 6-4 6-3
Dopo aver colto la prima vittoria nel tabellone principale di uno Slam, tra l’altro battendo la 14esima testa di serie Clara Tauson, si ferma la scalata di Alex Eala. La filippina si infrange contro la solidità di Cristina Bucsa, numero 95 WTA. Le due si erano già affrontate una volta, nel lontano 2021, quando l’attuale numero 75 del mondo aveva appena 16 anni, ma è stata capace di sconfiggere l’avversaria 7 anni più grande.
Eala vende cara la pelle, ma paga i passaggi a vuoto nei momenti caldi del match. Dopo aver subito il break nel game inaugurale, la filippina riaggancia immediatamente Bucsa sull’1-1 pari. In seguito a un momento di equilibrio, dove nessuna delle tenniste vede l’ombra di occasioni, la spagnola piazza il break nel nono gioco, che le consente di poter servire per il primo set, vinto per 6-4.
Nel secondo parziale si contano ben sei break: per due volte Bucsa si porta avanti, ma subisce l’immediato controbreak. Il break decisivo è quello che porta Cristina sul 4-3. Da quel momento Eala non riesce più a vincere un gioco e si arrende per 6-3. Al terzo turno Bucsa sfida la vincente tra Mertens e Sun.
