La prima esperienza da golfista di Andy Murray si è appena conclusa. Lo scozzese ha preso parte all’Alfred Dunhill Links Championship, anche se i risultati non sono stati eclatanti, posizionandosi soltanto 16° su 18 partecipanti. Poco importa a Sir Andy, il quale, dopo aver interrotto la partnership lavorativa con Novak Djokovic – durata appena sei mesi – ha iniziato a godersi appieno un hobby che coltiva già da parecchio tempo, ma che “a causa” della sua professione, negli anni passati, non ha potuto approfondire poi così tanto.
“È una sorta di rimpianto della mia carriera tennistica: visitavamo città meravigliose – Melbourne ha dei campi da golf fantastici – e non abbiamo mai giocato. Spero che tra un paio d’anni sarò a un livello tale da non fare completamente brutta figura, ma non si può mai sapere“, ha dichiarato scherzosamente lo scozzese, catapultatosi in un nuovo micro-cosmo, all’interno del quale sta ripartendo dalle retrovie, rispettando il suo status di “novellino”: “Quando gioco a tennis, alla fine non mi accorgo nemmeno che c’è il pubblico. È la normalità. Invece ora che gioco a golf, sono molto consapevole che ci sono molte persone che guardano perché potrei fare qualcosa di imbarazzante. Quindi sei consapevole che ci sono molte persone lì. Sentivo di usare il pubblico nel tennis a mio vantaggio, mi dava una carica positiva e un’adrenalina, mentre qui è più spaventoso, con tutte quelle persone che guardano”.
Murray: “Con Djokovic esperienza fantastica”
Insomma, si è aperto un nuovo capitolo nella vita di Andy, che ha accantonato momentaneamente l’idea di tornare nel box di qualche tennista: “Con Novak l’ho fatto per un periodo ed è stata un’esperienza fantastica e un’opportunità unica, ma ci sono alcune cose che riguardano questo lavoro. Se vuoi farlo bene, devi passare molto tempo in viaggio – ha detto l’ex numero uno al mondo, che in questo periodo preferisce dare priorità alla sua famiglia – Se si tratta di un giocatore britannico che vive a Londra, è più facile perché nelle settimane di pausa almeno sei vicino a casa. Ma se si tratta di un giocatore che vive altrove, significa passare molto tempo lontano dalla famiglia e al momento non mi interessa farlo perché non voglio stare lontano da loro”.
Murray, però, non si pone limiti, mostrandosi aperto a nuove avventure. L’inglese ha infatti dichiarato: “Penso che in futuro probabilmente lo rifarei, non è che lo odiassi così tanto da non volerlo fare. C’erano aspetti che mi piacevano, ma per ora non voglio stare in viaggio e non voglio farlo“.