L’SP Open 2025 è iniziato sotto il segno delle giovani stelle, e al primo turno della competizione abbiamo persino assistito alla prima vittoria di una classe 2010, Nauhany Vitoria Leme Da Silva. Il torneo brasiliano è adesso giunto alla fase finale, e il titolo verrà conteso da Janice Tjen e Tiantsoa Sarah Rakotomanga Rajaonah, tennista francese classe 2005, qualificatasi per la prima volta ad una finalissima del circuito WTA grazie alla vittoria ottenuta ai danni della messicana Renata Zarazua.
L’avventura nel mondo del professionismo, per Sarah, ha inizio nel 2021. La nativa del Madagascar impiega solo pochi mesi prima di farsi notare nel circuito ITF, e nel dicembre del 2022 arriva il primo titolo in assoluto, a Valencia, a soli 16 anni. L’anno successivo si laurea Campionessa di Francia nel torneo junior che raduna le migliori diciassettenni e diciottenni del paese, e In finale sgretola la connazionale Battesti con lo schiacciante punteggio di 6-0 6-1. “Sono davvero felicissima, è un titolo che volevo assolutamente conquistare prima dei 18 anni – dichiarò Sarah nell’intervista post-match, durante la quale raccontò al pubblico qualche dettaglio sulla sua storia – Sono nata in Madagascar e poi sono arrivata in Francia all’età di 6 anni, dove ho iniziato a giocare a tennis a Montpellier, a Fête-le-Mur, a La Mosson, e da lì è partito tutto e ora sono campionessa di Francia”.
Non aveva nemmeno compiuto la maggiore età, eppure Sarah Rajaonah sembrava già avere un tale maturità – sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco – per competere con le migliori: “Sono molto aggressiva, sia di diritto che di rovescio, cerco di prendere la palla presto, quindi il mio punto di forza è essere aggressiva“, ha confessato la francese, ispiratasi principalmente a due figure nel mondo del tennis: “Nadal perché è mancino e adoro il suo atteggiamento, il suo diritto, e Swiatek perché è la campionessa, è la migliore”. Idee chiare, come nel suo tennis così anche sulle prospettive future: “Sogno di diventare la numero 1 al mondo e mi piacerebbe vincere il Roland-Garros o Wimbledon, entrambi i tornei, ma preferisco comunque il Roland-Garros”. Non fanno una grinza le parole rilasciate dalla giovane francese durante i Campionati Nazionali vinti nel 2023, anno in cui conquistò anche il suo secondo titolo ITF, a Melilla.
Ammirando le gesta di Rafa e Iga, la giovane Sarah non può che emulare i campionissimi sul mattone tritato di tutto il mondo, dove esprime nettamente il suo tennis migliore. La graffiante chela mancina impensierisce le avversarie, ma è col rovescio che Rakotomanga Rajaonah mette in crisi chi sta dall’altra parte della rete, sfoggiando grande potenza col bimane, e mostrando una sensibilità di tocco notevole quando stacca la mano destra dal manico della racchetta. Nell’annata 2024, infatti, la nativa di Antsirabe colleziona altri due trofei ITF sul rosso tra Gonesse e Arequipa, ma è nel 2025 che arriva il tanto atteso debutto WTA. Sarah, numero 291 del mondo, prende parte alle qualificazioni del WTA 250 di Rouen, in Francia, dove sconfigge prima l’inglese Appleton e poi la connazionale Ponchet, numero uno del tabellone cadetto. Per la classe 2005 francese si spalancano le porte verso il primo main draw WTA della sua carriera, dove troverà dall’altra parte del campo Lucia Bronzetti. La buona dose d’esperienza dell’azzurra servirà a ben poco. Rakotomanga Rajaonah incanta il campo centrale di Rouen e il pubblico transalpino: in meno di un’ora e trenta, la diciannovenne bissa il suo primo successo nel circuito maggiore. Per dimostrare che contro la giocatrice italiana non si è trattato di un puro caso, due giorni più tardi rifila un netto 2-0 anche a Jaqueline Cristian (romena, N. 43 del ranking), ma si fermerà ai quarti di finale a causa di un’ottima Suzan Lamens. Sarah si fa così spazio tra le prime 200 del mondo, anche se i risultati estivi – dopo l’expolit di Rouen – non sono esattamente quelli sperati, e la wild card ottenuta al primo Slam della sua carriera – Roland Garros – non la porta oltre il primo turno. Dopo essersi fermata alle qualificazioni di Flushing Meadows, la giovane giocatrice francese fa tappa a San Paolo, dove su un cemento non esattamente affine al suo stile di gioco, fa tabula rasa. Sarah mette k.o tre messicane e l’ungherese Panna Udvardy prima di staccare il pass per la prima finale WTA in carriera. La mancina sfiderà l’indonese Tjen per mettere in bacheca il primo titolo.