[SPA] J. Munar/P. Martínez d. [DAN] A. Holmgren/J. Ingildsen 1-6 6-3 6-2
Il match di doppio tra Spagna e Danimarca ha consegnato alla squadra iberica il primo punto del tie di Coppa Davis 2025, mantenendo vive le speranze dopo le due sconfitte nei singolari della giornata inaugurale. Il primo set, chiuso con un netto 6-1 a favore della coppia danese in meno di mezz’ora, è stato in realtà meno scontato di quanto il punteggio suggerisca: entrambe le squadre hanno avuto e perso palle break, ma Holmgren e Ingildsen hanno saputo capitalizzare meglio le occasioni, imponendo il loro ritmo.
Nel secondo parziale la reazione spagnola, guidata dal capitano David Ferrer, è stata immediata. Munar e Martínez hanno alzato l’intensità, trovando l’unico break nell’ottavo game e chiudendo 6-3 senza concedere chance agli avversari.
Il terzo set ha visto un passaggio cruciale nel terzo game: la Danimarca, avanti 40-0 sul proprio servizio, ha subito la rimonta spagnola che ha piazzato il break, confermato poi a zero per il 3-1. Spinti dal caloroso pubblico di Marbella, Munar e Martínez hanno conquistato un secondo break che li ha portati sul 5-2, prima di chiudere l’incontro con autorità in un’ora e 45 minuti.
(a cura di Jenny Rosmini)
[SPA] P. Martinez b. [DAN] H. Rune 6-1 4-6 7-6(3)
In una partita che ha visto di tutto, tra toilet break, medical time out, un tifo caldissimo e un ribaltamenti continui, il vincitore è Pedro Martinez In una maratona durata 3 ore e 14 minuti, il più tenace dei due ha regalato il punto fondamentale per la sua squadra. La scelta del capitano Ferrer di schierare Pedro Martinez al posto di Jaume Munar ha pagato con gli interessi. Il numero 67 ATP, 77 della Race verso Torino, aveva vinto l’unico precedente occorso tra i due. Si trattava dell’ATP 500 di Rotterdam: era questa stagione, ma su una superficie completamente diversa.
Già dall’inizio lo spagnolo si è mostrato parecchio in forma, ottenendo chance di breakkare e surclassando il poco in forma danese. Il numero 11 ATP non ha trovato soluzioni, finendo per soccombere nel primo parziale con un inaspettato e perentorio punteggio di 6 giochi a 1. Dopo aver proseguito giocando un tennis impeccabile sino al 4 a 2 del secondo set, Martinez ha subito un calo drastico, che ha rimesso completamente in gioco Rune. Il danese ha vinto in rimonta il secondo set per 6-4, strappando il servizio a Martinez negli ultimi due turni di battuta.
Il terzo set è stato l’apice della passione del match. Dopo un toilet break preso sia per calmarsi che per discutere con il team sul set che avrebbe potuto decretare l’eliminazione della sua nazionale, Pedro Martinez è tornato nel rettangolo di gioco. In una situazione caldissima, di quelle che di solito Rune cerca e in cui sa destreggiarsi perfettamente, il danese è riuscito a spingersi fino in fondo, nonostante un medical time-out chiamato sul 3-2. Al momento di servire per il match, forse per la pressione, forse per un calo di adrenalina, Holger ha sciupato il game in cui era al servizio per chiudere, facendosi annullare anche un match point.
L’incontro, protrattosi sino ai vantaggi, ha visto il danese mettere in atto alcuni giochi mentali per spezzare il ritmo dell’avversario. Tra lamentele accese con l’arbitro e altri trucchetti per prendere tempo, era chiaro che il match fosse ormai più psicologico che tattico. Al tie-break, con il pubblico di Marbella a cantare il suo nome, Martinez si è esaltato completamente. Lo spagnolo è arrivato ovunque, al punto da sembrare ingiocabile, fino a conquistare l’epilogo di questa maratona per 7 punti a 3. La scelta di Ferrer non poteva essere più azzeccata: la Spagna ha riporta il punteggio in parità, 2 a 2 tra Spagna e Danimarca.