La morte interrompe la presenza, ma non spezza l’eredità: un allievo porta nel cuore le belle azioni del suo maestro. Ebbene sì, Nikola Pilic per Novak Djokovic è stato più di un mentore. Grazie alla sua accademia l’ex tennista croato ha cresciuto alcune future stelle che – con il tempo – sono diventate delle vere e proprie leggende di questo sport: Michael Stich, Goran Ivanisevic e infine Novak Djokovic.
“Essere stati amati così profondamente, anche se la persona che ci amava non c’è più, lascerà per sempre una protezione” – con queste parole inconfondibili, Albus Silente si rivolgeva così ad Harry Potter nel libro di apertura della saga, ovvero la Pietra Filosofale. Il ricordo di Nikola Pilic rimarrà indissolubile nella testa e nel cuore del 24 volte campione Slam. Perché non c’è solo il tennis in tutto questo, si va oltre l’allenamento, si va oltre lo scambio all’interno del rettangolo da gioco. C’è il rapporto umano, c’è la condivisione di due vite che – per molto tempo – sono state a contatto l’una con l’altra.
Nole ha voluto ricordare Nikola Pilic sul suo account Instagram: “Caro Sjor Niko, ho ricevuto la triste notizia oggi mentre ero in campo, alla fine del mio allenamento. Mi ha sopraffatto un senso di vuoto e tristezza. Spero che tu abbia capito quanto hai significato per me nella mia carriera e nella mia vita. Il tuo influsso sul mio sviluppo come persona e come tennista rimane indelebile. Provo eterna gratitudine verso di te e la tua meravigliosa moglie Mija per avermi accolto come un figlio quando avevo 12 anni.
I miei genitori e i miei fratelli ti hanno sempre considerato come un membro della famiglia. Quando quasi tutti ci hanno voltato le spalle e il nostro Paese è stato devastato dai bombardamenti, tu e Mija ci avete offerto il vostro sostegno e avete fatto tutto il possibile affinché io e i miei fratelli potessimo continuare a vivere il nostro sogno e praticare lo sport che amiamo.
Grazie per tutti i momenti che oggi ho rivissuto nella mia mente e che rimarranno impressi nella mia memoria per tutta la vita. Nonostante il dolore e le emozioni contrastanti che provo, il tuo ricordo e i ricordi dei momenti trascorsi insieme mi riempiono il cuore di gioia e gratitudine.
La tua eredità durerà a lungo e le generazioni future guarderanno con grande ammirazione alla tua figura e alle tue opere. Tutti i tuoi successi come giocatore, allenatore e selezionatore sono scritti a lettere d’oro nei libri di storia dello sport dei Balcani e del tennis mondiale. Per me, tuttavia, la cosa più importante è poter chiamarti con orgoglio “Sjor Niko, mio padre nel tennis. Riposa in pace“.