In attesa del ritorno in campo di Jannik Sinner, sono da registrare i verdetti che inaugurano il tabellone principale del China Open. Sul cemento dell’ATP 500 di Pechino, Karen Khachanov è la prima testa di serie a saltare, sconfitto in due set da Alexandre Muller. Il francese adesso sfida Fabian Marozsan, vittorioso su Benjamin Bonzi. Si rivede anche Terence Atmane, che regala alla Francia la seconda vittoria su tre match, eliminando la wild card di casa Zhizhen Zhang. Infine, Alejandro Davidovich Fokina non lascia scampo a Camilo Ugo Carabelli.
Intanto arriva una notizia circa l’altro azzurro protagonista di giornata. Lorenzo Musetti sarebbe dovuto scendere in campo in doppio a fianco di Alexander Bublik contro la coppia francese Doumbia/Reboul, ma ha dato forfait. Testa di serie numero 4 in singolare, il carrarino farà il suo esordio contro Giovanni Mpetshi Perricard.
A. Muller b. [5] K. Khachanov 4-6 7-6(5) 6-4
La prima sorpresa di giornata è servita. Karen Khachanov, testa di serie numero 5, saluta Pechino al primo turno, sconfitto in rimonta – 4-6 7-6(5) 6-4 – a Alexandre Muller dopo 2 ore e 50 di gioco. Il russo, n. 10 ATP, dopo aver conquistato il primo set, non riesce a piazzare la zampata decisiva. La sensazione è che quel secondo parziale, terminato al tiebreak, sia il turning point dell’incontro. Dopo l’exploit di Toronto e il ritorno in top 10, il russo pare aver smarrito la strada per la vittoria, con appena tre match portati a casa dalla finale canadese. Muller affronterà agli ottavi di finale Fabian Marozsan.
Nel primo set Khachanov limita i passaggi a vuoto al solo quarto gioco, quando offre a Muller due palle break consecutive. Salvata la situazione, è Karen a centrare l’affondo decisivo, togliendo il servizio al suo avversario nel game successivo. Il francese non riesce più a riportarsi in parità. Anzi, annulla anche una chance del doppio break per rimanere in scia, ma invano. Il russo si prende il parziale per 6-4.
Nella seconda frazione di gioco la battuta del numero 10 del mondo si inceppa e Muller ha sei possibilità di break, quattro delle quali nel sesto game. Ciononostante, è il tiebreak a risolvere il set e, con tutta probabilità, a dare una sterzata alla partita. Il francese è costretto nuovamente a inseguire, per due volte sotto di un minibreak. Sul 5-4 il nativo di Mosca ha due servizi a disposizione per porre fine alla sfida, ma subisce la rimonta di Alexandre che, con tre punti consecutivi, pareggia i conti e sposta l’inerzia.
Infatti, in apertura del parziale decisivo, il russo subisce un velenoso break, il primo della sua partita. È bravo comunque a reagire immediatamente e riportarsi sull’1-1. Dopo una fase di equilibrio, succede tutto al tramonto. Khachanov manca, sul 4-3, la palla break che lo avrebbe portato a servire per il match e, nel game successivo, è lui a perdere il servizio. Muller completa così la rimonta e avanza agli ottavi di finale, pareggiando anche i testa a testa, adesso 1-1.
F. Marozsan b. B. Bonzi 7-6(1) 6-3
Fabian Marozsan stacca il pass per gli ottavi di finale, eliminando in due set, con il punteggio di 7-6(1) 6-3, Benjamin Bonzi, numero 47 del mondo. L’ungherese, 57 ATP è ai limiti dell’ingiocabile con la prima di servizio in campo, con 9 ace e l’87% di punti conquistati.
Nel primo set entrambi i giocatori possono solamente sfiorare il break, con due chance a testa nei primi due giochi. In seguito, i turni di servizio scorrono via veloci, con appena qualche game in cui al massimo in risposta si arriva a 30. Il tiebreak è previsto e scontato. Ciò che forse non è così atteso è l’esito. Marozsan si impone per 7 punti a 1, dominando sotto ogni aspetto.
Nel secondo parziale, Bonzi prova a rimanere in partita, ma, fatta eccezione per il game che inaugura il set, offre sempre palle break all’avversario, cedendo la battuta per due volte, nel quinto e nel nono gioco. Le possibilità di rientrare nel match per il francese non ci sono e deve salutare il torneo, confermando le difficoltà nell’affrontare Marozsan, che a Washington un paio di mesi fa non gli aveva lasciato neppure un set. Per l’ungherese adesso c’è Muller.
[Q] T. Atmane b. [WC] Z. Zhang 6-4 6-2
Terence Atmane torna a vincere un match in tabellone principale dopo la sorpresa di Cincinnati. Il francese, numero 68 del mondo, ha colto due convincenti successi, soprattutto quello contro Botic Van De Zandschulp, per centrare la qualificazione e all’esordio non tradisce. La wild card di casa Zhizhen Zhang, sprofondato alla 370esima posizione del ranking, si arrende in due set, con il punteggio di 6-4 6-2.
Dopo qualche game di assestamento, dove i due protagonisti, al primo incrocio tra loro, studiano l’uno il tennis dell’altro, si rompono gli indugi. Nel sesto gioco Atmane ha tre palle break, tutte sfumate, seguite da altre due nel successivo turno di risposta, anch’esse non capitalizzate. Il decimo gioco, però, è quello giusto. Dopo aver annullato a sua volta una chance a Zhang sul 4-4, Terence concretizza la palla break del set point e si porta avanti nel computo dei set.
Nella seconda frazione di gioco è tutto più semplice per il francese. Ritrovato il suo tennis, soprattutto il diritto, mette a referto due break, nel quarto e nell’ottavo gioco, e chiude per 6-2. Adesso Atmane attende di scoprire se agli ottavi di finale potrà giocarsi la rivincita contro Jannik Sinner, dopo la semifinale di Cincinnati, dove non ha certo sfigurato, soprattutto nel primo set. Certo, qualcosa dovrà sistemare se vorrà offrire una prestazione altrettanto convincente, in particolare rivedendo la percentuale di prime di servizio. La sensazione è che il 52% collezionato contro Zheng non sarà sufficiente.
A. Davidovich Fokina b. C. Ugo Carabelli 6-1 6-3
Tutto facile per Alejandro Davidovich Fokina, che stende in due set, con il punteggio di 6-1 6-3, Camilo Ugo Carabelli. Troppo il divario tra il numero 20 del mondo e il 43, soprattutto su una superficie come il cemento. Nel primo set si registra un assolo di Davidovich, che lascia per strada un solo game, dove, tra l’altro, ha due palle game in risposta, che sarebbero valse il 4-0. Lo spagnolo può chiudere per 6-1 dopo 26 minuti di dominio.
Anche nel secondo parziale la spinta di Alejandro non sembra scalfirsi. Giocando un tennis particolarmente verticale, con qualche colpo di volo di pregevole fattura, l’iberico si porta subito avanti di un break, così da poter amministrare il set senza cali di concentrazione. Chiude mettendo a segno il secondo break sul 5-3, nonostante la resistenza di Carabelli, che nell’ottavo gioco tenta il tutto per tutto.Agli ottavi di finale Davidovich Fokina affronterà uno tra Daniil Medvedev e Cameron Norrie.
