Scatta lunedì 13 il Kinoshita Group Japan Open, manifestazione WTA di livello 250 in passato ospitata, dopo la prime edizioni dal 2009 al 2014, anche a Tokyo per tre anni e a Hiroshima nel 2018 e 2019. Dopo una pausa triennale la manifestazione riappare nella città dove si era disputata per la prima volta e che nel 2024 ha visto vincere l’olandese Suzan Lamens. Per l’edizione che inizierà a breve torna dopo sei anni proprio Naomi Osaka, vincitrice nel 2019 quando era ancora numero 4 del mondo ma già presente nel 2014, quando a 17 anni riuscì a superare un turno prima di arrendersi a Elina Svitolina.
Naomi è la prima testa di serie e affronta la wild card Sonobe; al secondo turno potrebbe esserci la campionessa uscente, sempre che sia d’accordo Emiliana Arango, e l’avversaria teorica nei quarti dovrebbe essere la spagnola Jessica Bouzas Maneiro. I valori del ranking dicono che a contendere invece l’ingresso in finale alla quattro volte campionessa Slam ci sarè Elise Mertens, numero 3 del tabellone, ma per l’atleta belga le insidie non mancano, a partire da Danilovic per arrivare a Eala o a Krueger, senza dimenticare Maria Sakkari.
Nella parte bassa del main draw chi ha la classifica migliore è Linda Noskova, splendida colpitrice e recente finalista a Pechino, torneo che le è valso il best ranking a quota 17; per la ceca c’è subito Katie Boulter, atleta un po’ in ombra nel 2025, e l’avversaria teorica nei quarti è la connazionale Marie Bouzkova, rivale vincente nel derby in finale davanti al pubblico di Praga lo scorso luglio. In zona attenzione però ad Andreescu. Per l’ultimo quarto le prime pretendenti sono Ann Li e Leylah Fernandez, con occhio di riguardo per Rebecca Sramkova. Per l’Italia c’è Elisabetta Cocciaretto, che ha passato il primo turno delle qualificazioni e cerca l’ingresso nel tabellone prinmcipale contro la slovena Kaja Juvan