È passato quasi un anno dalla scorsa edizione del Rolex Paris Masters, la trentanovesima e ultima disputata all’Accor Arena di Bercy. Tra un paio di settimane, il 27 ottobre, l’ultimo “Mille” della stagione esordirà alla Dèfense Arena di Nanterre, nella periferia occidentale di Parigi, nota tra l’altro per aver ospitato le gare di nuoto e pallanuoto delle Olimpiadi 2024. Un trasloco necessario per conformarsi ai requisiti richiesti dall’ATP, non rispettati nei campi secondari.
Secondi solo all’Ashe
“Il campo centrale avrà una capienza di circa 17.500 spettatori, rendendolo il secondo più grande del mondo dopo il centrale dello US Open” ha detto all’AFP Cedric Pioline, ex numero 5 del mondo e attuale direttore del torneo. “Saranno appena più di 4.000 i posti sul campo 1 e 4.000 sul 2. Il campo 3 ha una capienza di qualche centinaio”.
È stato un cambio di sede piuttosto sofferto ma, come detto, indispensabile per evitare multe da parte dell’ATP e soprattutto il rischio di perdere lo status di Masters 1000. Tra le varie opzioni al vaglio della FFT, la federtennis francese, compresa quella di cambiamenti per mantenere la manifestazione all’Accor Arena, ha appunto prevalso la Dèfense Arena, con la questione principale che riguarda l’inquinamento acustico – precisamente, l’efficacia delle tende per ridurlo. Il contratto per la sede è stato firmato all’inizio del 2024 e ha una durata di dieci anni.
Lo stesso Pioline ha confermato il rischio di perdere la preziosa licenza: “Senza alcun cambiamento da parte nostra nel medio termine – parliamo di quattro o cinque anni – c’era la possibilità di essere retrocessi ad ATP 500 o 250″.
Laser e spazio (in campo)
Non solo più posti per gli spettatori, però. “Abbiamo anche deciso di aumentare la superficie di gioco per venire incontro ai tennisti” ha proseguito Cedric. “A Bercy, i campi erano un po’ piccoli in relazione all’impegno atletico dei giocatori e alla loro copertura del campo. Insomma, era un po’ angusto, avevamo semplicemente bisogno di evolverci”.
Inoltre, la tradizione di Bercy con il luccicante ingresso in campo dei giocatori verrà riproposta con dei miglioramenti. “Nuova sede, nuovo show, con ancora più luci laser” è la promessa di Pioline.
Sinner e Alcaraz, la grande incognita
Come ogni direttore di torneo, l’obiettivo è quello di avere i migliori tennisti del mondo. Più una speranza, nel caso di questo evento sì obbligatorio ma piazzato alla fine di una stagione che i top player hanno cominciato a lamentare come lunga già dalla primavera europea. Quelli che tutti vogliono sono naturalmente Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, in ordine di attuale classifica, e Cedric si dice “fiducioso” nonostante gli impegni di fine stagione (le Finali ATP e di Coppa Davis) perché “i mille punti ATP per il vincitore pesano parecchio”.
Lo scorso anno, Alcaraz è stato eliminato da Humbert agli ottavi, mentre Sinner si è ritirato dopo il sorteggio a causa di un virus. Se Carlos ha saltato Shanghai e il suo rientro nel Tour è previsto proprio a Parigi, per adesso Jannik ha confermato solo la presenza a Vienna, glissando su Parigi e Davis.
M.S.