L’Accor Arena di Parigi-Bercy si appresta ad ospitare per l’ultima volta nella sua storia, in questo 2024, il Rolex Paris Masters. E non solo per il fatto che si tratta dell’ultimo ‘1000’ della stagione, ma soprattutto perché dal 2025 ci si trasferisce qualche chilometro più in là, sempre comunque nella capitale transalpina. A partire dalla prossima edizione, infatti, la sede del prestigioso torneo di fine anno sarà Paris La Defense Arena, arena polivalente situata a Nanterre, che alle ultime Olimpiadi di Parigi 2024 ha ospitato le gare di nuoto e pallanuoto. Ma da dove arriva questa decisione? A darne conto è stato ‘L’Équipe’, noto quotidiano francese, in un articolo pubblicato sul proprio sito.
Da diverso tempo ci si chiedeva infatti se cambiare o meno la sede e spostarsi rispetto al palazzetto che dal 1986 ospita l’ultimo Masters 1000 stagionale. Le norme dell’ATP, in questo senso, hanno dato un’accelerata non indifferente al processo. I campi di secondari di Parigi-Bercy, infatti, non rispettano gli standard imposti dal massimo ente del tennis – almeno a livello maschile – e anche sui campi laterali il tetto risulta essere troppo basso rispetto ai 12,19 m richiesti. Il rischio per il torneo era quello di ricevere multe salatissime nei prossimi due anni, chiaramente a salire, e soprattutto di perdere la licenza, con il possibile declassamento a ‘500’. A quel punto, piuttosto che finire in mano agli arabi, la FFT ha preso in considerazione l’ipotesi di cambiare ‘venue’.
ATP Parigi-Bercy, i motivi del trasloco
Il primo passo è stato quello di identificare le possibili sedi future e si è ragionato, almeno in un primo momento, su cinque ipotesi. Lo stadio Pierre-Mauroy di Lille, la LDLC Arena di Lione, il Paris Expo Porte di Versailles, il Roland Garros e la Paris La Defense Arena di Nanterre. Le prime sono state escluse per motivi geografici, logistici e finanziari e alla fine, pur di rimanere a Parigi, si è optato per l’ultima in elenco. Addirittura qualche sponsor aveva suggerito di fare un mix tra campi indoor ed outdoor. Imbeccata resa vana dalla celere risposta della FFT, che ha cassato l’ipotesi soprattutto per il rischio pioggia, oltra al freddo, alle possibili code e ai costi da mettere a bilancio ogni anno. Lo stesso management della Accorhotels Arena di Bercy aveva proposto un pacchetto di cambiamenti per soddisfare il regolamento ATP, ma la FFT ha deciso di migrare verso altri lidi senza considerare la proposta.
Per quel che riguarda le altre opzioni “parigine”, i campi del Roland Garros, anche con il tetto chiuso, non sono completamente sigillati, e la temperatura che si verrebbe a creare nel mese di novembre sarebbe stata piuttosto bassa, mentre il Paris Expo Porte di Versailles è sostanzialmente un quartiere fieristico e tutto dovrebbe essere costruito ex-novo ogni anno all’interno dei padiglioni.
La Paris La Defense Arena ha preso il sopravvento anche per la possibilità di avere un Centrale da 16 000 posti e due campi laterali da 3500 ciascuno. Tra i possibili ‘contro’ c’è la questione dell’efficacia delle tende che saranno montate per ridurre l’inquinamento acustico. C’è ancora un anno per lavorarci, ma probabilmente dovremo prepararci alle polemiche nel 2025. Intanto cresce l’attesa per l’esordio di Jannik Sinner, che aspetta al secondo turno uno tra Ben Shelton e Corentin Moutet. Favorito lo statunitense, che insieme a Jack Draper è tra i più temibili fuori dalle 16 teste di serie.