Dopo un 2014 esaltante il tennista bulgaro è in piena crisi di risultati. Nessuna finale sin qui raggiunta, 12 vittorie e 7 sconfitte. “Stiamo discutendo di ogni cosa con il mio team e valutando tutte le possibili soluzioni”
Dopo un 2014 fantastico che gli aveva permesso di entrare per la prima volta in carriera nella Top10 ed avvicinarlo a quei livelli di gioco e di classifica che molti addetti ai lavori avevano pronosticato per lui, Grigor Dimitrov si trova ora a dover fare i conti in questa stagione con una serie di risultati non positivi che stanno mettendo in discussione un po’ tutte quelle certezze che l’anno scorso aveva maturato.
Il tennista bulgaro, allenato da Roger Rasheed, quest’anno ha raccolto una semifinale a Brisbane (battuto nettamente da Federer), un quarto turno agli Australian Open (sconfitto da Andy Murray in quattro set) e poi davvero poco per i suoi standard, tra cui il quarto di finale la settimana scorsa a Montecarlo (appena 4 giochi contro Gael Monfils). In un’intervista agli organi di stampa del suo paese, Dimitrov si è però dimostrato abbastanza fiducioso per il prosieguo della stagione: “Per me la stagione inizia adesso”, ha dichiarato l’attuale nr.11 del mondo, parlando poi anche di come sta affrontando questi risultati non eccellenti con il suo team.
“Mi sono confrontato con tutti i membri del mio team per ciò che riguarda i risultati ottenuti nel 2015 e stiamo cercando la soluzione migliore”, parole che sembrano addirittura mettere in discussione il suo rapporto con coach Rasheed, iniziato nel 2013. “Sto giocando molto, sto viaggiando molto, sto mettendo molta attenzione nei miei allenamenti e nel approccio ai vai tornei. Io e il mio team stiamo cercando di capire dove possiamo migliorare. C’è sempre molta tensione ultimamente ma questa è una delle cose che a me piace”.
Dmitrov sta anche usando una nuova racchetta e sembra deciso a voler continuare con il nuovo attrezzo per tutta la stagione: “Ho fatto molti stage con la Wilson. Alla fine ne ho scelte due e penso che quella con la quale sto giocando sia la migliore”.
Vedremo se il resto della stagione darà nuove soddisfazioni o certezze al talento bulgaro o ne certificherà una crisi di risultati come sin qui accaduto
