L’umiltà, il rispetto, l’onestà e l’altruismo valori che ormai stanno per essere chiusi con il lucchetto nel cassetto del dimenticatoio. È sempre più difficile riuscire ad essere persone con dei valori e portarli avanti nonostante tutto attorno ti porti a preferire la via più corta e facile dell’arroganza, dell’arrivismo, dell’egoismo e dell’ “homo homini lupus” che ormai risulta essere alla base della nostra società. Tutto ciò si riflette nelle federazioni sportive qualsiasi sport si scelga, qualsiasi disciplina si preferisca si sta andando verso un appiattimento dell’insegnamento misto ad ancoraggio a vecchie abitudini e tradizioni con un tocco di velata minaccia, detto anche ricatto, espressa da chi ha il coltello dalla parte del manico nei confronti di coloro che hanno nuove idee, nuove visioni e portano freschezza nel mondo come i giovani che hanno studiato, che fanno ciò che fanno per passione e con molti sacrifici in termini di tempo ed energie.
Persone come queste sono da elogiare, da ascoltare (altra azione che ormai non si fa più), da incoraggiare e da seguire. Corsi come quelli della GPTCA del prossimo 5, 6 e 7 giugno che si terrà presso il bellissimo circolo All Round (www.all-round.it) a Roma sono sicuramente una ventata di freschezza, innovazione ed attualità che collide con il concetto di tutti uguali, tutti le stesse cose e tutti allo stesso modo.
Il mondo, le persone, i bambini sono bellissimi perché vari, perché con diverse personalità e caratteri ed ognuno merita di essere ascoltato e trattato in modo unico e singolare.
Coach come Castellani e Remondegui sono fra i massimi esponenti di questi concetti; su ognuno dei loro atleti hanno cucito, come fossero dei sarti, un abito unico e su misura che li ha portati a raggiungere i vertici del tennis mondiale facendoli crescere come atleti ma soprattutto come persone. Il corso di Roma è aperto a maestri ed istruttori di qualsivoglia tipologia di formazione ma soprattutto a persone che riconoscono i propri limiti e che cercano di migliorarsi ed aggiornarsi per poterli poi superare. Come ben scriveva Socrate: “È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza”.
È fondamentale tenere un occhio sul passato per ricordarsi da dove si viene e da dove si è partiti, un occhio sul presente per non perdere i treni che partono ed uno sul futuro per vedere fino a dove ci si può spingere.
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Manuel Pellizzaro
