Babolat Pure Strike: aggredisci la palla

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Babolat Pure Strike: aggredisci la palla

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La  Babolat Pure Strike è una racchetta di nuova concezione per la casa francese. Entra in diretta competizione con la Head Prestige e la Wilson Blade e si rivolge ai Pure Striker, i tennisti aggressivi da fondo campo che cercano controllo.

La Pure Strike è una racchetta di nuova concezione per la casa francese. Il progetto è completamento nuovo e il risultato finale è un attrezzo che mira ad accontentare e soddisfare una nuova tipologia di giocatori, definiti dalla Babolat i “first striker”, tennisti attaccanti che stazionano nei pressi della riga di fondo e che non si fanno pregare ad entrare con i piedi in campo per cercare il colpo risolutivo.

Pesantezza di palla, precisione e rotazioni: sono le pretese che questo telaio dovrebbe assicurare con una facilità d’uso maggiore rispetto alle concorrenti. Il telaio richiama la più famosa Pure Drive per il profilo variabile, ma anche per la scelta dei pattern sul telaio, con il peso intermedio, quello da 305 gr, che prevede sia il 18×20 che il 16×19 (indirizzato agli agonisti che possono preservare il proprio fisico ottenendo gli stessi risultati di una racchetta più pesante). Babolat ha però rivolto attenzioni anche agli amanti delle “mazze”, sfornando una variante della Pure Strike pesante 320 gr con pattern 18×20, attrezzo che chiederà molto in termini di tecnica e fisico per far viaggiare la palla.Grande risultato in termini di gradimento dovrebbe avere la versione con piatto 100, peso 290 gr e pattern 16×19 (oggetto del nostro test sul campo), versione principalmente rivolta al gentil sesso, il tutto per permettere un’uscita di palla più semplice con requisiti fisici minori.

TEST IN LABORATORIO
Il laboratorio ci indica un attrezzo di fascia media con peso intorno ai 300 gr. precisamente il telaio della 18×20 pesa 305 gr. che raggiungono a 325 gr. con incordatura. Il pattern è il 18/20 ma entro qualche mese arriverà anche il 16×19 (per chi cerca un top spin esasperato), mentre il profilo è a costa variabile: parte dalla testa a 21mm, che diventano 23 mm nel cuore per tornare a 21 mm al manico. Questo nuovo telaio racchiude una novità quasi assoluta nell’attuale mercato (l’unico altro telaio con caratteristiche simili è la Head Radical 2013 che però non permette la scelta dei pattern) ovvero l’EVO BEAM, ovvero la caratterizzazione di un telaio con profilo variabile e più semplicemente con uno spessore maggiore al cuore e al piatto corde, che permette così una maggior stabilità torsionale (e quindi più controllo e precisione) e allo stesso tempo una maggior uscita di palla e rotazioni. Il tutto in aggiunta ad unaconfigurazione mista della sezione denominata HYBRID, ovvero squadrata nella zona degli steli e su tutto il telaio nella parte esterna, mentre si presenta a sezione ellittica all’interno del piatto corde. Un telaio quindi che richiama sia una sezione tubolare che tradizionale. Quindi, senza eccedere nel peso, si riescono ad avere dati importanti  quale quello dell’inerzia a 330 punti, un valore ottimo che fino a qualche anno fa si riscontrava solo su attrezzi dal peso maggiore. Altro dato importante è quello delbilanciamento che si attesta sui 33 cm (senza overgrip), un valore ormai diventato punto comune a più racchette e che permette un buon compromesso tra manovrabilità e chiusura del colpo. In corrispondenza del piatto corde (a ore 3 e 9) il telaio introduce un’altra novità denominata X-Sider, ovvero una scanalatura che coincide con il passaggio dei passa corde che ha la funzione di far lavorare maggiormente le corde orizzontali e favorire quindi lo snap-back, cioè una maggiore deflessione delle orizzontali con ritorno immediato per favorire sempre uscita di palla e rotazioni. Il telaio a livello strutturale adopera la tecnologia Stabilizer technology, che lega filamenti di carbonio rigidi alla grafite ad alto modulo per dare maggior stabilità al telaio e di conseguenza una maggior precisione e direzione nei colpi. Ultima novità riguarda l’ormai famoso Woofer, oggi Response Woofer, adottato da anni in tutte le serie Babolat e che si aggiorna con l’introduzione del Pebax, materiale usato già in molti altri settori (automobilistico, running, medicale) e che riaccende l’attenzione verso le nano tecnologie in fase di costruzione dei telai. Il Pebax è un elastomero termoplastico che ha un peso ridotto (rispetto ai simili convenzionali) ma ha come caratteristiche maggior resistenza e minor sensibilità alle escursioni termiche oltre ad una maggiore elasticità. Questo, per favorire un maggior ritorno (rilascio) e quindi meno perdita di potenza statica. I valori ricavati di potenza e controllo si quasi eguagliano con una maggior propensione per il secondo, mentre l’inerzia importante ed il bilanciamento medio attestano la maneggevolezza nella sufficienza.
(Marco Berardi)

TEST SUL CAMPO
Il grigio carbonio e il rosso fluorescente connotano d’aggressività questo nuovo attrezzo Babolat. Il grip non è in cuoio ma ha un’ottima presa, bianco o nero a seconda delle versioni. Le racchette provate sul campo, la 18×20 305 gr e la 100 290 gr, montano entrambe corde Babolat Xcel calibro 1,30.La 18×20 sarà sicuramente una best seller. La casa francese ha creato un attrezzo che consente di avere molto controllo di palla unitamente ad un peso leggero, coniugando il tutto con un’ampiezza di piatto corde che consente un ampio margine di perdono in sede di impatto con la pallina. Con uno schema d’incordatura molto fitto, una rigidità elevata e un bilanciamento leggermente spostato verso il manico dal centro racchetta, questo attrezzo restituisce  un controllo della palla ottimale. Il peso leggero consentirà delle personalizzazioni che, unitamente alla scelta di una corda dal calibro più sottile rispetto alla Xcel 1,30, consentirà un’uscita di palla molto veloce. Con la 18×20 con queste corde abbiamo faticato per far correre la palla. Bisogna colpire in maniera fluida per ottenere buoni risultati ma con una corda con calibro minore e maggiore elasticità il risultato è destinato a un deciso miglioramento. In sede di rotazioni la racchetta restituisce molto. Sarà l’abitudine a giocare con racchette di peso maggiore, ma sia con il rovescio in back-spin che con il top-spin di diritto la Babolat restituisce un ottimo controllo. Per chi come noi, venendo da svariate versioni di Head Prestige Pro e Wilson Blade, andare d’accordo con la Pure Strike è stato un attimo. La racchetta fende l’aria in maniera ottimale grazie al profilo variabile, seppur di poco, ma procura la medesima sensazione di colpire la pallina in controllo e in maniera secca. Sotto rete la maneggevolezza dell’attrezzo si esalta grazie al peso minore delle rivali mentre al servizio proprio il peso minore rende più difficile conseguire alte velocità colpendo la palla di piatto o con leggero lift. Agli amanti del top spin è rivolto il modello con piano d’incordatura 16×19 sempre avente 305 gr di peso (che uscirà il 1 aprile 2014), il pattern che da qualche tempo è quello rivolto proprio agli amanti delle rotazioni esasperate da molti marchi. Anche come piatto corde, il 98 (630 cm2), si sta affermando come la soluzione più popolare, ovvero quella che riesce a coniugare bene un pubblico esigente ma non professionista, unitamente al pubblico femminile che ama i piatti larghi. Abbiamo provato poi la 100, pattern 16×19. Questa è una racchetta indirizzata proprio al pubblico femminile e ai senior, sia per il grande piatto corde che per lo schema d’incordatura. Il reticolo molto largo è studiato appositamente per facilitare l’esecuzioni dei colpi con l’utilizzo di rotazioni mentre il largo piatto corde alza di parecchio la soglia di tolleranza in termini di sweet-pot. Questa versione del telaio, pur essendo indirizzata a determinati settori di tennisti, conserva però ovviamente le caratteristiche generali della serie, e quindi controllo, buona rigidità, buona uscita di palla. I giocatori che cercano una racchetta leggera, maneggevole e che perdoni molto, possono trovare nella Pure Strike 100 un’ottima soluzione.

TEST DI LABORATORIO PURE STRIKE 18X20
Dati Telaio a Nudo:
Tecnologia applicata:  Evo Beam Hybrid, X-Sider, Stabilizer technology, Response Woofer
Materiali utilizzati: grafite alto modulo  
Peso: 305 grammi
Piatto Corde: 98 sq.in. / 630 cm2
Schema d’incordatura o Piano d’incordatura: 18 (verticali) x 20 (orizzontali)
Bilanciamento: 32 cm
Lunghezza telaio: 68,50 cm
Sezione testa/manico o Profilo testa/manico: 21-23-23-21 mm (variabile)

Dati di laboratorio (Babolat RDC):
Peso con incordatura: 325 gr
Bilanciamento: 33,00 cm
Inerzia: 330
Deflessione corde: 62
Rigidità: 70
Corde e tensione consigliate / utilizzate: Babolat Xcel 1.30 – 25/25
Valore Potenza (da 0 a 100): 48
Valore Controllo (da 0 a 100) : 54
Valore Maneggevolezza (da 0 a 100) : 64

TEST DI LABORATORIO BABOLAT PURE STRIKE 100
Dati Telaio a Nudo:

Tecnologia applicata:  Evo Beam Hybrid, X-Sider, Stabilizer technology, Response Woofer
Materiali utilizzati: grafite alto modulo  
Peso: 290 grammi
Piatto Corde: 100 sq.in. / 645 cm2
Schema d’incordatura o Piano d’incordatura: 16 (verticali) x 19 (orizzontali)
Bilanciamento: 32 cm
Lunghezza telaio: 68,50 cm
Sezione testa/manico o Profilo testa/manico: 21-23-23-21 mm (variabile)

Dati di laboratorio (Babolat RDC):
Peso con incordatura: 310 gr
Bilanciamento: 33,20 cm
Inerzia: 315
Deflessione corde: 62
Rigidità: 66
Corde e tensione consigliate/utilizzate: Babolat Xcel 1.30 – 25/25
Valore Potenza (da 0 a 100): 46
Valore Controllo (da 0 a 100): 56
Valore Maneggevolezza (da 0 a 100): 72

GAMMA PURE STRIKE:

Babolat Pure Strike 18 x20
Ovale: 630 cm² / Peso: 305 g
Prezzo al pubblico consigliato: 189,95 € (senza incordatura)

Babolat Pure Strike 16 x 19
Disponibile a partire da aprile 2014.
Ovale: 630 cm² / Peso: 305 g
Prezzo al pubblico consigliato: 189,95 € (senza incordatura)

Babolat Pure Strike Tour
Piano d’incordatura 18 x 20
Ovale: 630 cm² / Peso: 320 g
Prezzo al pubblico consigliato: 199,95 € (senza incordatura)

Babolat Pure Strike 100
Piano d’incordatura 16 x 19
Ovale: 645 cm² / Peso: 290 g
Prezzo al pubblico consigliato: 179,95 € (senza incordatura)

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