Giappone, Kazakhstan e R. Ceca nei quarti

Coppa Davis

Giappone, Kazakhstan e R. Ceca nei quarti

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TENNIS COPPA DAVIS – Kei Nishikori batte Dancevic, costretto al ritiro ad inizio secondo set. Giappone per la prima volta nei quarti del World Group, ospiterà la Repubblica Ceca (terzo punto conquistato da Berdych). Goffin batte Kukushkin in 5 set, ma Golubev liquida Bemelmans. Stefano Tarantino e Christian Barisani

Coppa Davis, World Group, 1/8 di finale

GIAPPONE-CANADA 3-1

Nishikori-Dancevic 62 10rit.

Dura appena 43 minuti il primo singolare dell’ultima giornata tra Giappone e Canada all’Ariake Coliseum di Tokyo. Frank Dancevic, al terzo incontro in tre giorni, è infatti costretto ad alzare bandiera bianca all’inizio del secondo set contro Kei Nishikori per problemi alla schiena, spianando così la strada non solo alla vittoria del suo avversario ma anche allo storico passaggio del Giappone ai quarti di finale della Coppa Davis. E’ la prima volta che accade da quando esiste il World Group (1981) e soprattutto gli asiatici avranno la fortuna di giocare il prossimo match ancora in casa, visto che sia con R.Ceca che con Olanda, l’ottavo di finale in corso di svolgimento a Ostrava e la cui vincente affronterà il Giappone, all’atto del sorteggio è stato stabilito che la priorità del fattore campo spettasse proprio a Nishikori & Co. (né con gli olandesi né con i cechi esistono precedenti da quando è stato abolito il challenge round). Piccola curiosità statistica, per il Giappone si tratterà della nona partita casalinga consecutiva nella manifestazione, un vero e proprio record.

La partita non ha praticamente storia. Dancevic regge i primi 3 giochi, sull’1 pari ha ben 3 palle per mantenere la battuta ma alla fine cede il servizio complice un gran bel rovescio di Nishikori. Il giapponese allunga in maniera decisa, breakka di nuovo l’avversario e sale 5-1. Dancevic inizia ad accusare dolori alla schiena, perde d’incisività al servizio, prova ad andare avanti ma ad inizio secondo set dopo aver perso di nuova la battuta alza bandiera bianca e si ritira.

Una trasferta davvero sfortunata per i canadesi, che hanno affrontato la sfida privi di Raonic (problemi alla caviglia) e Pospisil (problemi alla schiena) e che dopo la fantastica semifinale dell’anno scorso saranno costretti a giocarsi lo spareggio a settembre per rimanere nel World Group.

 

KAZAKHSTAN-BELGIO 2-2

Goffin-Kukushkin 46 63 36 64 60

Il Belgio cerca una rimonta incredibile, visto che dopo la 1° giornata era sotto 0-2 e sono stati bravissimi ieri Bemelmans e Rochus a vincere il doppio.

Il primo passo tocca a David Goffin, che dopo un fantastico 2012 naviga oltre la posizione nr.100 nel ranking e fatica a ritrovare il gioco di 2 anni fa (ottavi a Parigi e 3° turno a Wimbledon), ma ha appena 23 anni e di tempo ce n’è. Dall’altra parte c’è il nr.1 Kukushkin che nella prima giornata si è sbarazzato senza problemi di Ruben Bemelmans e che ha il compito di portare i kazaki ai quarti e soprattutto garantire al suo team per il 5° anno consecutivo la permanenza nel World Group, cosa non da poco per la piccola repubblica nata dal frazionamento dell’URSS.

Il match inizia all’insegna della regolarità, si seguono i servizi fino al 3 pari, con i due tennisti che si fronteggiano da fondo campo, impegnandosi in lunghi scambi e cercando di aprirsi gli angoli per provare a venire a rete. Goffin si muove benissimo e comanda il gioco soprattutto di rovescio, mentre Kukushkin ha nel diritto il suo punto di forza e quando lo carica a dovere per il suo avversario sono guai. Il primo break arriva nel fatidico 7° game, Kukushkin sale 15-40, Goffin annulla la prima palla break con  un diritto vincente ma sulla seconda sbaglia un diritto.

Il belga però potrebbe rientrare subito in partita perché con un bel passante si procura nel game successivo la palla del controbreak, ma il tennista kazako la annulla con un servizio vincente e poi tiene la battuta. Certo i due difettano di continuità ma non si risparmiano, la posta in palio è alta. Kukushkin non concede più nulla sino alla fine e chiude il primo set 6-4 in 38 minuti. Goffin paga il 54% di punti vinti con le prime, ma la differenza è stata davvero minima.

Il belga parte molto bene nel secondo set, break al secondo gioco ed allungo sul 3-0. Kukushkin non demorde, arriva il controbreak (due doppi falli consecutivi di Goffin nel quinto game) ed il kazako rientra sul 3 pari. Nell’ottavo gioco Kukushkin commette un doppio fallo e concede una nuova palla break a Goffin, che ora gioca meglio e soprattutto più profondo, impedendo le accelerazioni al suo avversario. Il belga trova un bel rovescio lungo linea, allunga 5-3 e al 2° set point chiude il secondo set nel game successivo.

Il terzo set potrebbe rompere gli equilibri, si seguono i servizi sino al 3-2, poi Goffin commette due doppi falli nel sesto gioco e sbaglia un diritto, break per Kukushkin che ha il set in pugno. Il belga è costretto a salvare due set point sul 2-5 (rimedia con il servizio) ma capitola nel game successivo per il 6-3 Kukushkin, i kazaki sono ad un set dai quarti.

Goffin barcolla ed inizia malissimo il quarto set, parte 0-40 al servizio, annulla la prima palla break ma sulla seconda c’è un  gran rovescio di Kukushkin che così centra il break. Il belga sembrerebbe spacciato, ma il suo avversario si complica la vita. Kukushkin ha 2 palle per il 2-0 ma le spreca, infila 4 gratuiti di seguito e concede un inopinato controbreak.

La partita cambia volto, Goffin ha una fiammata d’orgoglio, altro break nel quarto gioco poi confermato per il 4-1 belga. Goffin sembra ora dominare, ubriaca il suo avversario con colpi profondi ed improvvise palle corte, Kukushkin sembra un po’ sulle gambe e demoralizzato. Ma per l’ennesima volta il belga si incarta nel momento decisivo. Sul 5-3 in suo favore si fa rimontare da 30-0, accorcia nuovamente i colpi e subisce i vincenti del suo avversario, che si procura una palla break e la trasforma con un diritto vincente. Il kazako torna in partita, tutto da rifare.

Ma ancora una volta il match cambia padrone. Kukushkin rimonta da 0-30 nel game successivo e si procura due palle per il 5 pari che però non sfrutta. Goffin vede l’avversario in difficoltà ed aspetta il momento giusto per affondare i colpi senza rischiare più di tanto. La tattica paga, due fantastici rovesci del belga gli danno il 6-4, si va al quinto, il Belgio crede in un incredibile 2-2.

Goffin riesce a dare un minimo di continuità al suo tennis, ottima partenza nel set decisivo, arriva subito il break nel secondo gioco. Ma naturalmente il belga si deve complicare la vita offrendo una palla per l’immediato controbreak. Stavolta però Kukushkin sbaglia un diritto e il suo avversario si salva con il servizio, 3-0 belga, il tennista kazako non ne ha più.

Goffin si libera dei suoi fantasmi, ricomincia a martellare con le palle corte, sfianca il suo avversario che crolla. Il belga chiude 6-0 e porta il Belgio sul 2-2.

Queste le dichiarazioni di un raggiante ma stanchissimo Goffin a fine match:” E’ stato un match duro ed incredibile. Ma io stavo bene, ho perfettamente recuperato dopo i 5 set di venerdì. Sono contento della mia prestazione”.

Golubev-Bemelmans 62 62 61

Ultimo singolare per decidere chi passa tra Belgio e Kazakhstan e va ad affrontare la Svizzera di Federer e Wawrinka. Golubev sul veloce in Davis è ancora imbattuto (9-0), Bemelmans prova dopo il doppio a fare un altro miracolo, è dal 1998 che un team non recupera dallo 0-2 (Svezia in Slovacchia).

Il kazako parte alla grande, il suo gioco esplosivo funziona a meraviglia, Bemelmans fa molta fatica. Golubev sale così 4-1, annulla una pericolosa palla del controbreak nel settimo gioco e poi sulle ali dell’entusiasmo strappa nuovamente il servizio all’avversario e chiude il primo set 6-2.

Bemelmans prova a reagire, ma il belga appare stanco dopo la prova di ieri è soprattutto si rende conto di dover affrontare un compito improbo.

Golubev procede come un treno, altri due break ed anche il secondo set si chiude con il punteggio di 6-2. Il kazako colpisce a piacimento, il pubblico sugli spalti lo incita a gran voce, Bemelmans si fa massaggiare le gambe in panchina, ma il match appare chiaramente compromesso.

I primi game del terzo set sono la fotografia del match. Bemelmans è costretto subito a salvare una palla break, mette un’ottima prima e sulla risposta di Golubev sbaglia una voleé facilissima a campo aperto. Il kazako è lanciatissimo, altro break nel terzo game, il match è oramai una formalità.

Bemelmans fa il game della staffa sul 4-0, ma perde nuovamente il servizio nel settimo game per il tripudio kazako.

Ad Astana si festeggia con musica da discoteca a palla, i padroni di casa giocheranno in Svizzera dal 4 al 6 aprile, impegno ben più proibitivo di quello affrontato in questo week-end.

REPUBBLICA CECA – PAESI BASSI 3-2

Senza eccessivi patemi d’animo la R. Ceca conquista contro l’Olanda il pass per i quarti di finale dove volerà in Giappone per sfidare i nipponici che hanno regolato il Canada. Il punto decisivo è arrivato nel primo singolare della terza giornata, dove un Berdych deciso ha battuto l’olandese De Bakker, sceso in campo al posto di Haase.

Berdych-De Bakker 61 64 63

Sul campo indoor di Ostrava si sfidano Thomas Berdych, numero 7 al Mondo e Thiemo De Bakker numero 139 Atp. A sorpresa il Capitano degli “orange” non schiera Robin Haase, il miglior piazzato dei suoi nella graduatoria Atp con la sua 46esima posizone.

Parte subito forte Berdych, il quale si porta sul 3-0, dopo aver tenuto il suo primo turno di battuta a zero, e essere riuscito a conquistare il break (poi confermato) a 15 su un De Bakker partito veramente contratto. Questo primo set è un monologo ceco: De Bakker perde a zero anche il suo secondo turno di battuta. Berdych non fa assolutamente fatica, e si porta sul 5-0 lasciando fino ad ora appena 2 punti al suo avversario, completamente in balia del tennista numero 7 al mondo. L’olandese, dopo un torpore durato 5 games, riesce finalmente ad aggiudicarsi il primo gioco della gara, e si porta sul 1-5.  Berdych serve per il set, ed in appena 21’ se lo aggiudica con il netto punteggio di 6-1.

De Bakker tiene il suo turno di battuta ad inizio secondo set, ma è costretto ad annullare una palla break.  L’olandese sembra avere trovato maggiore fiducia nei suoi colpi, anche se sul 2-2 cede il servizio al suo avversario, che conferma il break e si porta sul 4-2. Il settimo gioco risulta essere molto combattuto: alla fine riesce ad aggiudicarselo l’orange, dopo aver annullato 2 palle break. Berdych è sceso come percentuale di prime palle in questo secondo set, ed ha cominciato a commettere qualche gratuito di troppo. Il ceco, tuttavia, riesce a chiudere per 6-4 in suo favore con un ace.

Comincia male il terzo set per il tennista olandese. Si trova subito sotto 0-40, con Berdych che riesce ad ottenere il break sul 15-40, grazie ad un errore di rovescio. Berdych ha di nuovo aumentato la sua percentuale di prime palle, ed ha ricominciato a martellare con il dritto il suo avversario, poco preciso nei colpi al rimbalzo. Sul 3-1 il ceco ottiene il secondo break del terzo set, alla quarta occasione nel game, grazie ad un dritto vincente. Il tennista di casa tiene il successivo turno di battuta senza difficoltà, volando sul 5-1. Sul 5-2 la Repubblica Ceca si trova a servire per il match e per il passaggio del turno. Berdych  perde il servizio, forse preso dalla troppa foga. Ma il ceco riesce a strappare per la terza volta nel set la battuta all’olandese e con un gran dritto si aggiudica la terza partita con il punteggio di 6-3.

Sijsling – Rosol 63, 63

A risultato oramai acquisito la R. Ceca schiera Rosol per l’ultimo incontro contro Sijsling. L’olandese, in un incontro che non ha più nulla da dire riguardo la storia di questo prima turno di Davis, vede Sijsling ottenere subito un break al secondo gioco e portarsi 3-0, tenendo agevolmente i suoi primi 2 turni di battuta. Anche Rosol non concede, dopo il break iniziale, più nulla sul proprio servizio. Sul 5-3 Sijsling serve per il primo set e lo porta a casa con il punteggio di 6-3, dopo aver annullato una palla – break. Nel secondo set, sul 1-1, c’è una palla – break trasformata dall’olandese che si porta 2-1 e servizio. L’olandese conferma il break, conquistando il quarto gioco a zero. Sul 5-3 in favore di Sijsling, con Rosol al servizio, c’è un match point per l’olandese che chiude alla prima occasione, vincendo il secondo set per 6-3. Il duplice 6-3 di Sijsling  serve solo a rendere meno pesante il passivo per gli “orange”, in una trasferta che si è rivelata difficile come paventato alla vigilia.

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