Tocca a Fognini, Italia ad un passo dai quarti

Coppa Davis

Tocca a Fognini, Italia ad un passo dai quarti

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TENNIS – Il nostro nr.1 deve battere l’ostico Berlocq per portarci ai quarti di finale (da giocare in casa) ed evitare un pericoloso quinto singolare tra Monaco e Seppi. Nessun precedente tra i due nel circuito maggiore.

Ci siamo, dopo la fantastica e provvidenziale vittoria nel doppio di ieri, la nostra squadra è ad un passo dal raggiungere il turno successivo. Per battere l’Argentina a domicilio occorre l’ultimo sforzo, il terzo punto, che ci permetterebbe non solo di accedere ai quarti di finale, ma anche di avere nella prossima sfida il vantaggio del fattore campo, visto che sia con Usa che con la Gran Bretagna giocheremmo in casa.

Il primo singolare della giornata vedrà scendere in campo a meno di clamorose soroprese i due numeri 1, Fabio Fognini per l’Italia, Carlos Berlocq per i padroni di casa.

Non esistono precedenti tra i due nel circuito maggiore, mentre a livello challenger si sono incontrati nel 2007 al torneo di Napoli dove vinse il nostro atleta in tre set, 5-7 7-5 6-1.

Probabilmente il match sarà una battaglia. Fabio se in giornata non teme nessuno, ma dall’altra parte c’è un tennista che soprattutto in casa si galvanizza e che per il proprio paese da davvero tutto in campo.

In Davis l’azzurro ha maggiore esperienza. Fabio infatti ha giocato 14 match di singolare, con un ragguardevole bilancio di 11 vittorie e 3 sconfitte. Certo numeri semmai fatti in incontri con avversari non di primo piano (i vari Capdeville, Gonzalez alle soglie del ritiro, Lacko e Klizan), ma quando la vittoria serviva Fabio non ha quasi mai sbagliato con avversari di ranking vicino al suo o inferiore. La più bella vittoria è stata forse quella dell’anno scorso contro Dodig sul 2-2 del match di Torino contro la Croazia. Una partenza lenta, ma poi Fognini seppe sciogliersi gradualmente e aggiudicarsi la sfida con autorità. Quello che servirà oggi, molta calma, tanta determinazione, poco spazio alle distrazioni ed agli scatti di nervosismo, serve la partita perfetta, l’atmosfera sarà caldissima e non perdonerà niente al nostro giocatore.

Carlos Berlocq in Davis ha giocato appena 6 singolari (4 vittorie e 2 sconfitte) ma l’anno scorso ha dato il meglio di se. Due vittorie importantissime e fondamentali, quella con Kohlschreiber al 1° turno degli ottavi di finale (in verità il tedesco si ritirò al quinto set avanti 5-4, ma Berlocq ebbe il pregio di rimanergli attaccato nel punteggio fino alla fine) e quella decisiva nell’ultimo singolare contro Simon nei quarti di finale sul punteggio di 2-2. Una vittoria agevole in quattro set contro una avversario forse non al meglio della condizione ma che comunque vantava un’esperienza sicuramente migliore della sua in certe situazioni. Proprio da queste vittorie è nato il rito dell’argentino dello strappo della maglietta a fine match.

La superficie preferita da entrambi i giocatori è proprio la terra rossa. Fabio possiede un solido servizio e delle accelerazioni spaventose. Berlcoq nonostante la mole è un ottimo lottatore e soprattutto di rovescio sa fare male. L’abilità di Fabio sarà quella di evitare di farsi buttare fuori dai colpi lavorati dal suo avversario, mossa riuscitissima contro Seppi, andato letteralmente in crisi dopo il 1° set vinto.

Nel ranking Atp Fabio come sappiamo è nr.15, il suo best ranking e viene da un 2013 fantastico, con le 3 finali consecutive ed i due titoli conquistati ad Amburgo e Stoccarda, ma soprattutto ha maturato la convinzione di potersela giocare con tutti nelle giornate migliori e finalmente la convinzione dei propri mezzi (oltre all’ottimo lavoro sulla tenuta mentale fatto con Jose Perlas, il suo allenatore).

Carlos Berlcoq è nr.44 nelle ultime classifiche, ha 4 anni più del nostro avversario, è stato 37 a luglio 2012, e viene comunque da un buon 2013, nel quale ha vinto il primo titolo della sua carriera a Bastad (ha giocato anche una finale, nel 2012 a Vina del Mar). Rispetto a Fabio il tennista argentino è partito male in questa stagione, perdendo al 1° turno sia a Sydney (Stakhovsky) che agli Australian Open (Roger-Vasselin), ma come detto il veloce non è la sua superficie preferita.

Sarà una bella battaglia, ma Fabio ha le potenzialità per disinnescare il gioco del suo avversario e l’ambiente caldo di Mar de la Plata.

LA VITTORIA PIU’ IMPORTANTE DI FOGNINI IN DAVIS

World Group, 1/8 di finale, Torino, Terra rossa indoor, 1-3 febbraio 2013

Italia-Croazia 3-2

Fognini-Dodig 46 64 64 64

 

LA VITTORIA PIU’ IMPORTANTE DI BERLOCQ IN DAVIS

World Group, Quarti di finale, Buenos Aires, Terra rossa outdoor, 5-7 Aprile 2013

Argentina-Francia 3-2

Berlocq-Simon 64 57 64 64

Nella malaugurata ipotesi che gli argentini pareggiassero i conti con Berlocq la sfida sarebbe decisa dall’ultimo singolare che con ogni probabilità giocherebbero Juan Monaco e Andreas Seppi, a meno che Jaite non voglia giocarsi la carta Zeballos, forse più in forma del nr.2 argentino. Crediamo invece difficile che Barazzutti butti nella mischia Volandri, soprattutto perché ci sarebbe l’incognita di un match sui 5 set che il livornese non gioca da tempo.

Monaco conduce nei confronti diretti 2-1 su Seppi. Andreas ha vinto il primo ad Amburgo nel 2008, l’argentino ha vinto a Roma ed agli Us Open nel 2011 (sempre in tre set). Sicuramente sono due giocatori non al top della forma in questo momento. Juan Monaco ha avuto un gran 2012 che lo ha portato al best ranking come nr. 10 (attualmente è nr. 40), ma un infortunio fisico lo ha tenuto un bel po’ di tempo lontano dal circuito. Quello visto contro Fognini è parso un giocatore che ha ancora ottimi colpi ma non la condizione fisica.

Andreas è attualmente al nr.31 ma come sappiamo ha avuto un best ranking da nr.18. Il tennista altoatesino sembra soffrire particolarmente la Davis, visto che non riesce (è lampante testimonianza ne è il singolare di venerdì) a mostrare le sue doti migliori, soprattutto al grande capacità di rimanere sempre in partita ed una grandissima costanza di rendimento.

Un quinto match decisivo sarebbe troppo forse da un punto di vista nervoso, speriamo onestamente di non arrivarci, ma nel caso Seppi deve sapere che potrebbe comunque diventare l’eroe del week-end e cancellare la brutta prestazione del primo singolare.

L’ultima volta che l’Italia ha vinto in trasferta in Davis dopo essere stata avanti 2-1 nel doppio è stato addirittura nel 1987, quando vincemmo in Corea negli spareggi per il World Group (un’autentica sofferenza il 3-2 finale con Canè, Colombo e Claudio Panatta). Male invece nelle ultime circostanze, eravamo 2-1 a Dortmund nel 1991, battuti poi dalla Germania . Eravamo addirittura 2-0 in Francia (Nantes) nel 1996 in semifinale e ci siamo fatti recuperare addirittura in Marocco, quando Arazi ed El Aynaoui nel 2003 rovesciarono il 2-1 italiano.

ULTIMA VITTORIA IN TRASFERTA ITALIA DAL VANTAGGIO 2-1

Play-off World Group, Seul, Hard outdoor, 24-26 luglio 1987

Corea-Italia 2-3

Song-Cané 108 36 64 64

Panatta C.-Yoo 26 64 64 79 1210

Cané/Colombo- Yoo/Song 62 64 64

Song- C.Panatta 61 68 36 62 62

Cané- Kim 61 63 86

L’ultima volta invece che l’Argentina ha recuperato da uno svantaggio di 1-2 in casa è stato nel 1990. Nei quarti di finale giocati contro la Germania c’era in campo proprio Martin Jaite, l’attuale capitano non giocatore argentino, che insieme ad Alberto Mancini rovescio la situazione di svantaggio contro Stich e Steeb.

ULTIMA RIMONTA IN CASA ARGENTINA DALLO SVANTAGGIO DI 1-2

World Group, Quarti di finale, Buenos Aires, Terra rossa outdoor,  30 marzo-2 aprile 1990

Argentina-Germania 3-2

Mancini-Wohermann 75 46 76(2) 76(2)

Steeb- Jaite 63 67(4) 64 63

Jelen/Stich- Frana/Luza 62 76(5) 62

Jaite- Stich 46 64 61 16 63

Mancini- Steeb 76(6) 63 64

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