Lega del tennis, tanti soldi e altrettanti dubbi

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Lega del tennis, tanti soldi e altrettanti dubbi

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TENNIS ATP – E’ nata l’International Premier Tennis League, la Lega che a fine novembre darà vita a una nuova e ricchissima competizione a squadre. Ma tra esclusioni eccellenti, formula insolita e collocazione sorge già qualche dubbio. L’ultimo mese dell’anno non doveva essere destinato all’allenamento e al recupero dopo una stagione massacrante? Oscar Lanti  

Il monte-ingaggi è stato fissato a 24 milioni di dollari, con gettoni presenza sicuri da un milione di dollari per i primi due-tre del mondo, e il primo assegno (pari al 40% del totale) verrà incassato entro il prossimo mese. Se i tennisti hanno messo da parte qualsiasi dubbio sulla bontà della creazione dell’International Premier Tennis League, è comprensibile. Ma la nuova e ricca competizione a squadre, nata dall’idea diMahes Bhuphati (ex n°1 in doppio e aspirante business man) sull’esempio del World Tennis Team, lascia più di un interrogativo a chi non è direttamente toccato dalla questione economica.

LA FORMULA – Pronti e via, le sei squadre annunciate alla vigilia sono state ridotte a 4 al momento del draft (Singapore, Bangkok, Dubai e Mumbai, con esclusioni eccellenti. Mancano all’appello personaggi di altissimo livello come Stanislas Wawrinka, David Ferrer Li Na, Agnieszka Radwanska e tutti gli italiani previsti in un primo tempo (dalla Schiavone a Fognini), senza contare le assenze inspiegabili di Federer e Sharapova. Magari verranno inseriti all’ultimo, di fronte a un’offerta ancor più convincente, a scapito, pero’, di un’organizzazione non certo impeccabile. La presenza di Nadal, Djokovic, Sampras, Agassi, Serena Williams sembra assicurare interesse e ascolti, a patto, pero’, che la serietà della competizione non venga del tutto compromessa. Il formato,  piuttosto insolito (e non solo per i puristi),  prevede infatti  otto incontri andata e ritorno fra le cinque città, al meglio dei 5 set come nei tornei degli Slam ma con un set di singolare maschile, uno di singolare femminile, uno in doppio maschile, uno in doppio misto. In caso di pareggio il set decisivo sarà giocato fra vecchie glorie. I set saranno con la formula no-ad e con tie-break sul 5 pari, per venire incontro alle esigenze televisive e non sforare le 3 ore di diretta. Ci si inventa di tutto, insomma, pur di favorire la diffusione del tennis in Asia dove è ancora il nome del giocatore, e non il livello del gioco, a richiamare il grande pubblico.  Chissà se il prossimo passo sarà la creazione del quinto Slam in Cina,  col rischio di scombinare le date di tutti gli eventi stagionali.
CALENDARIO – A proposito di date, il mega evento si svolgerà tra fine novembre e dicembre, ovvero l’unico momento destinato al riposo e all’allenamento, al termine di una stagione stressante. Gli organizzatori dicono di aver pensato anche a questo: ogni squadra giocherà sei partite, tre in casa nel weekend “dedicato” e altrettante in trasferta, cosi’ da limiatare al minimo i viaggi. I big, poi, avranno comunque la possibilità di ritagliarsi una partecipazione personalizzata. Nadal e Murray ad esempio  non dovrebbero disputare più di tre incontri: «Se giocherò lo farò per tre sere nella stessa città – ha spiegato lo scozzese – così non sarò costretto ad attraversare tutta l’Asia in una settimana. Se ci sarà caldo, buone condizioni di allenamento, e si tratterà di giocare contro i migliori al mondo, non rimpiangerò troppo di perdere un po’ della mia preparazione invernale a Miami». Chi si lamentava di annate troppo lunghe e sfibranti, di stress imposto 11 mesi all’anno, ora usa toni concilianti di fronte a una manciata di match in più. Tre/quattro giorni, ovvero la stessa durata di una Davis che proprio i giocatori hanno proposto di trasformare in gara biennale, in sede unica, con montepremi adeguato.  Prima lottano contro gli ingolfamenti da calendario, anche a scapito dell’onor patrio, e poi accettano senza troppi patemi un nuovo super evento a dicembre, spiazzando di conseguenza Atp e Wta. Di fronte a così tanti zeri la coerenza sparisce. Evidentemente i soldi hanno ragioni che la ragione non conosce.

IL DRAFT:

SINGAPORE: Andre Agassi, Serena Williams, Tomas Berdych, Lleyton Hewitt, Patrick Rafter, Daniela Hantuchova, Bruno Soares e Nick Kyrgios.

BANGKOK: Andy Murray, Victoria Azarenka, Jo-Wilfried Tsonga, Carlos Moyá, Daniel Nestor e Kirsten Flipkens.

DUBAI: Novak Djokovic, Caroline Wozniacki, Goran Ivanisevic, Janko Tipsarevic, Nenad Zimonjic, Martina Hingis e Malek Jaziri.

MUMBAI: Rafael Nadal, Pete Sampras, Ana Ivanovic, Gael Monfils, Rohan Bopanna, Sania Mirza e Fabrice Santoro.

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