ATP MIAMI: Nishikori non si ferma più, battuto Federer!

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ATP MIAMI: Nishikori non si ferma più, battuto Federer!

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TENNIS ATP MASTERS 1000 – Dopo aver sconfitto David Ferrer, finalista lo scorso anno, Kei Nishikori compie un’altra impresa ed elimina Roger Federer in tre set (36 75 64) dopo essere stato sotto di un break nel secondo. In semifinale se la vedrà con Nole Djokovic. 

Miami – Sembrava quasi un impegno di ordinaria amministrazione per Federer, ed invece si è trasformata nella più inattesa sconfitta del finora brillante 2014 dello svizzero. Nella sessione serale ancora una volta indigesta a Roger (nelle ultime quattro partecipazioni a Miami ha sempre perso in un match serale), Kei Nishikori dimostra in grandi progressi fatti soprattutto dal punto di vista atletico (nessuna scoria per lui dopo le tre ore giocate sotto il sole contro Ferrer solo 24 ore prima) e rimonta un match che sembrava quasi perso contro un Roger Federer pessimo alla battuta (solo il 53% di prime palle e meno della metà dei punti sulla seconda), molto distratto dal vento e furiosamente ostinato a giocare un tennis “playstation” che ha finito per mettere in palla il suo avversario.

Federer era riuscito a portare a casa il primo parziale nonostante una percentuale di prime palle che farebbe invidia solo a qualche partito italiano alle prossime elezioni politiche (38%), limitando i danni per un game di servizio storto nel quale aveva finito per restituire il break ottenuto quasi subito. Nishikori, che già di natura è un po’ “diesel”, infatti si era rivelato troppo irregolare da fondo (18 gratuiti per lui nel primo parziale) ed aveva ceduto il servizio nel game immediatamente successivo, nel quale Federer aveva strappato l’ovazione dell’infreddolito pubblico presente (la temperatura era ben sotto i 20 gradi, davvero troppo bassa per gli abitanti della Florida) grazie a due stupendi rovesci vincenti da fondocampo.

Una volta incamerato il primo parziale in 34 minuti, Federer prendeva subito un break di vantaggio nel secondo, lasciando supporre ad una rapida archiviazione della pratica, ma un po’ come nel set precedente lo restituiva subito, iniziando a mostrare qualche crepa in quella che fino a quel momento era sembrata un’armatura inscalfibile. “Ero certamente in controllo negli scambi da fondocampo – ha spiegato il fuoriclasse svizzero appena uscito dal campo – purtroppo però non sono mai riuscito ad ingranare con la battuta, e per questo motivo ad un certo punto ho cominciato a dubitare del mio diritto, del mio rovescio, della tattica da seguire”. Ed infatti l’elvetico si incaponiva a scambiare da fondo a mo’ di “playstation”, fornendo a Nishikori le palle ideali da colpire con i suoi drive da fondo. Il nipponico, poi, capendo la difficoltà di Federer alla battuta, indietreggiava parecchio dietro la linea di fondo per poter controllare le prime dell’avversario, ma si portava sempre molto avanti sulla seconda per rispondere in maniera aggressiva. Proprio alcune di queste risposte sono state le propiziatrici del secondo controbreak ottenuto da Nishikori nel set, quello all’ottavo gioco, dopo che con un game di 14 punti Federer era riuscito a portarsi avanti per 4-3 e servizio, dando inizio all’operazione “fuga da Key Biscayne” per buona parte dei presenti in tribuna. Gli otto punti consecutivi conquistati dal nipponico in quel frangente sul proprio servizio mettevano a Federer abbastanza dubbi da fargli commettere tre gratuiti di rovescio (tra cui una volee) ed un doppio fallo sul 5-6 per allungare la partita al terzo set.

La qualità degli scambi saliva, gli errori calavano, ma lo schema tattico rimaneva sempre lo stesso, ed era sempre Nishikori a risultare pericoloso sul servizio di Federer: due palle break se ne andavano sul 2-1, la seconda delle quali con un rovescio lungolinea definitivo che usciva di un nonnulla. Federer trovava qualche risposta, Kei sembrava leggermente più stanco, ma lo svizzero appariva troppo assorbito dai suoi stessi problemi per provare a fare qualcosa. “Le condizioni erano difficili, le palle erano difficili da controllare, ma credo di essermi fatto distrarre troppo dal vento. Ho dedicato troppe energie a tentare di capire come controllarlo invece di giocare e basta” ha detto Federer. La fine arrivava al decimo game: Federer sprofondava sullo 0-40, con orgoglio annullava i primi due match point con due vincenti, ma sul terzo, Nishikori entrava in campo sulla seconda sparando un rovescio incrociato che lasciava di stucco Federer.

E’ dunque la seconda affermazione consecutiva in tre incontri contro Federer per Nishikori, che raggiunge così la sua seconda semifinale di un Masters 1000 in carriera, dopo quella conquistata a Shanghai nel 2011 (sconfitto da Andy Murray), nella quale affronterà Novak Djokovic, contro cui ha vinto l’ultimo confronto diretto (dei due disputati) a Basilea nel 2011.

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