Coppa Davis: "Mission Impossible" contro la Svizzera?

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Coppa Davis: “Mission Impossible” contro la Svizzera?

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TENNIS COPPA DAVIS – Stando ai valori attuali in classifica sfideremo nella semifinale di settembre la squadra più forte tra le 4 rimaste in gara. Partiamo battuti in partenza?

Sui quotidiani sportivi non si è ancora spento il clamore dato dall’aver finalmente raggiunto dopo 16 anni la semifinale di Coppa Davis. Il miracolo di Fognini ha trovato ampio riscontro (com’era giusto che fosse) sulla stampa specializzata. Per una volta, dopo tanto tempo, come lo stesso Fabio ha dichiarato, il tennis ha quasi soffiato le luci della ribalta al campionato di calcio. Galeazzi in un’intervista a Radio Marte ha definito l’impresa del nostro nr.1 come una delle più grandi degli ultimi 30 anni visto il valore dell’avversario, mentre Panatta dopo aver fatto i complimenti a tutta la nostra rappresentativa ha detto che adesso viene il bello.

Già, dal 12 al 14 settembre saremo ospiti della Svizzera di Federer e Wawrinka, e bastano questi due nomi per capire che giocheremo, stando ai valori attuali della classifica ATP, contro la più forte delle 4 squadre rimaste. Perché se la R.Ceca ha Stepanek che può rappresentare un minimo di anello debole ed i francesi vanno (soprattutto nell’ultimo periodo) a fasi alterne, Federer e Wawrinka solo a nominarli sembrano insormontabili. Ma del resto se si vuole cullare un minimo di speranza di agguantare la finale (l’ultima proprio nel 1998 persa contro la Svezia a Milano) non è che possiamo star lì a recriminare. Ed allora, facendo due rapidi conti, quante possibilità abbiamo di fare il colpaccio?

D’istinto ci viene da dire davvero poche. Evitiamo di elencare i titoli Atp vinti dal nr. 3 e dal nr.4 del mondo e quelli degli italiani o i piazzamenti (per i nostri tennisti, perché per quanto riguarda gli svizzeri parliamo di vittorie) negli Slam. Senza poi voler nemmeno confrontare le due coppie di doppio, anche se proprio qui Fognini e Bolelli non sfigurano, avendo raggiunto due semifinali Slam.

E quindi? Il problema purtroppo è anche un altro. L’impressione è che il team rosso-crociato si è preso una tale paura contro il Kazakhstan che contro i nostri atleti ben si guarderà dal ripetere gli stessi errori di approccio alla sfida. Inoltre si giocherà sul veloce (probabilmente ancora Ginevra), insomma vincere la semifinale sarebbe un’impresa davvero storica, uno di quei miracoli sportivi che avvengono ogni 40/50 anni.

Quali nella sostanza le nostre speranze? Beh, innanzitutto c’è da ricordare che la semifinale di Davis si giocherà la settimana dopo gli Us Open la cui finale da due anni si gioca il lunedì sera e così sarà pure quest’anno. Ipotizzando che gli svizzeri possano arrivare il più lontano possibile (e perché no uno dei due anche in finale), un minimo di stanchezza ci potrebbe stare, anche se si tratta di professionisti e la preparazione è tale che il susseguirsi vorticoso degli eventi dovrebbe essere equilibrato da una adeguata condizione fisica. Poi per amor di Dio, se arrivasse uno dei due italiani il più avanti nello Slam americano non ci dispiacerebbe, come giustamente ha sempre detto Tommasi, il livello tennistico di una nazione si misura dai risultati negli Slam, non dalla Davis.

In secondo luogo il talento e l’imprevedibilità di Fabio Fognini potrebbero perché no darci qualche soddisfazione. E’ vero, si giocherebbe sul veloce, ma il nostro nr.1 ha dimostrato che quando il risultato conta, quando c’è la bagarre, quando tutto il pubblico gli è contro lui dà il meglio. Oltretutto, andiamo in Svizzera senza avere nulla da perdere, quindi i nostri tennisti possono tranquillamente giocarsi le loro carte senza alcun timore.

Infine, come già abbiamo detto in precedenza, è vero che Federer e Wawrinka sono stati campioni olimpici, ma se hanno perso contro Nedoyesov e Golubev, non si capisce perché non possano perdere contro Fognini e Bolelli. Inoltre gli svizzeri un minimo di tensione addosso l’avranno. Wawrinka ha dichiarato che la Davis è uno degli obiettivi dell’anno, non parliamo di Federer per il quale sarebbe la ciliegina sulla torta di un incredibile carriera. Ma proprio per questo un match tirato potrebbe incrinare le certezze dei tennisti locali. In Davis ne abbiamo viste davvero tante, perché non augurarsi una cosa del genere.

E’ chiaro, stiamo parlando di evidenti congetture, ma visto che ci siamo, quantomeno proviamoci fino all’ultimo e se sarà una sconfitta, ci auguriamo sia quanto più onorevole possibile. Perché se poi vogliamo parlare dei precedenti tra i quattro singolaristi potremmo anche pensare di starcene a casa. Federer è 12-0 con gli azzurri (10 vittorie con Andreas, 2 con Fabio), Wawrinka è 8-3 con Seppi e 3-1 con Fognini.

Infine un interrogativo ed una ovvia precisazione.

Visto che si giocherà sul veloce, quanto potrebbe valere la pena schierare eventualmente Bolelli come singolarista (che potenzialmente ha un gioco esplosivo) al posto di Seppi (che ha un gioco piatto ma che inevitabilmente finirebbe con il mettere in palla, se ve ne fosse bisogno, i due svizzeri)?

Inoltre ci sembra scontato rimarcare che stiamo parlando ad inizio aprile di una sfida che si giocherà a settembre dopo una prova Slam. Le cose da qui a 5 mesi potrebbero cambiare tantissimo.

PRECEDENTI TRA LE NAZIONALI

ITALIA-SVIZZERA 3-2

Sono cinque i precedenti tra le due nazionali. Abbiamo vinto i primi tre, abbiamo perso gli ultimi due.

I primi due si perdono nella notte dei tempi (1932 e 1934) , nel primo in campo c’era Giorgio Palmieri, il padre di Sergio, attuale “factotutm” (a lui non piace essere definito così) della Fit.

Nel 1980 invece il nostro squadrone si bevve a Torino la Svizzera dei fratelli Gunthardt (ma Heinz era quello bravo) e Roland Stadler, poi in seguito capitano non giocatore del team svizzero. Fu una 3 giorni senza storia con l’unico sussulto nel doppio, dove i fratelli Gunthardt costrinsero al quinto set Panatta e Bertolucci sotto anche due set a uno. Episodio curioso durante uno scambio ravvicinato a rete, la palla colpita da Bertolucci finì sul nastro, torno con pari velocità indietro e fu nuovamente colpita da Panatta che fece il punto. Il giudice di sedia nella concitazione dello scambio non si avvide del doppio colpo italiano e diede il punto ai nostri.

La prima vittoria svizzera arrivò nel 1999. Quello fu l’inizio della fine di quel gruppo di tennisti (Sanguinetti, Gaudenzi, Nargiso in primis) che costruiti da capitan Panatta trovarono la definitiva maturazione (parliamo naturalmente della Davis) con Paolone Bertolucci. La nostra squadra arrivava da 3 semifinali consecutive, anzi a dire il vero l’anno prima ci eravamo addirittura guadagnati la finale, la prima della nostra storia giocata in casa e persa maledettamente con la Svezia a Milano, a causa soprattutto della rottura del tendine della spalla di Andrea Gaudenzi durante il primo singolare contro Magnus Norman. A Neuchatel nel 1° turno del World Group del 1999 Gaudenzi era assente proprio perché stava effettuando la riabilitazione della spalla, in campo come singolaristi scesero Sanguinetti e Gianluca Pozzi. Si pensò che Marc “Pippo” Rosset fosse già verso la fine della carriera e che quel secondo singolarista svizzero esordiente in Davis, cotal Roger Federer, non ci potesse creare problemi. La sfida finì praticamente dopo la prima giornata, Rosset sommerse di ace il povero Pozzi che comunque giocò una partita dignitosa, mentre il giovane Federer diede un assaggio del campione che sarebbe diventato liquidando in 4 set Davide Sanguinetti. Sotto 2-0 avremmo dovuto provare a vincere il doppio, ma un’indigestione fermò Diego Nargiso ed in campo scesero Stefano Pescosolido e Laurent Tieleman che persero in 4 set da Rosset e Lorenzo Manta, un onesto comprimario. Non furono poche le polemiche dopo quella sconfitta, anche perché Nargiso appena ufficializzata l’indisposizione prese un aereo e tornò a casa, creando non pochi malumori nella squadra. Gli azzurri quell’anno si salvarono per il rotto della cuffia dalla B, battendo la Finlandia a Sassari in rimonta dall’1-2, ma ci finirono l’anno dopo perdendo a Mestre contro il Belgio.

L’ultima sfida risale al 2009, era un match valevole per i play-off per l’accesso al tabellone principale del 2010. La Svizzera era praticamente nella formazione che ci troveremo di fronte in semifinale quest’anno, Roger Federer (che giocava allora solo gli spareggi per evitare la retrocessione in B della sua nazionale) e Stan Wawrinka. Solo che allora Wawrinka era un nr.2 in erba e si credette di poter fare 2 punti con lui per tenere viva al nostra possibilità di tornare nel tabellone principale dopo 10 anni. Ed invece accade che Seppi avvertì talmente la tensione da praticamente non giocare il match in apertura proprio contro Wawrinka che gli lasciò appena 7 game. La sfida era già chiusa, Federer liquidò Bolelli, lo stesso Simone con Starace provò a riaprirla battendo agevolmente Wawrinka e Chiudinelli in doppio, ma la domenica Roger chiuse la contesa travolgendo Starace (che aveva preso il posto del suo compagno di doppio) alla sua prima e unica sconfitta in Davis.

11-14 giungo 1932, Europe Quarterfinal, Montreux

 Svizzera-Italia 2-3

Fisher-Palmieri 68 64 16 61 63

De Stefani-Aeschliman 64 75 86

Palmieri/Sertorio- Aeschliman/Fischer 36 64 64 64

Palmieri-Aeschliman 63 61 75

Fisher-De Stefani 36 06 97 86 86

 

8-10 giugno 1934, Europe Quarterfinal, Roma, Terra rossa

Italia-Svizzera 5-0

De Stefani-Ellmer 63 63 63

Rado-Fisher 61 60 119

Quintavalle/Taroni- Aischliman/Steiner 06 06 63 63 64

De Stefani-Fisher 63 62 63

Rado-Ellmer 64 62 64

13-15 giugno 1980, Europe Semifinal, Torino, Terra rossa

 Italia-Svizzera 5-0

Barazzutti-H. Gunthardt 64 61 64

Panatta-Stadler 64 108 61

Bertolucci/Panatta- Gunthardt H./Gunthardt M. 79 108 16 64 62

Barazzutti-Stadler 63 64

Ocleppo-Du Pasquier 60 63

2-4 aprile 1999, 1R World Group, Neuchatel, Carpet, indoor

Svizzera-Italia 3-2

Rosset-Pozzi 76(2) 64 76(0)

Federer-Sanguinetti 64 67(3) 63 64

Manta/Rosset- Pescosolido/Tieleman 76(4) 46 75 63

Sanguinetti-Heuberger 63 36 76(8)

Pozzi-Federer 64 76(4)

18-20 settembre 2009, Play-off World Group, Genova, Terra rossa

 Italia-Svizzera 2-3

Wawrinka-Seppi 64 61 62

Federer-Bolelli 63 64 61

Bolelli/Starace- Chiudinelli/Wawrinka 64 62 76(3)

Federer-Starace 63 60 64

Fognini-Lammer 75 76(4)

 

PRECEDENTI TRA GIOCATORI

Federer-Seppi 10-0

2007 Montecarlo, clay, R32, 76(4) 76(6)

2008 Amburgo, clay, S, 63 61

2009 Doha, hard, R16, 63 63

2009 Australian Open, hard, R128, 61 76(4) 75

2009 Montecarlo, clay, R32, 64 64

2009 Basilea, hard, R16, 63 63

2010 Shanghai, hard, R16, 63 64

2012 Doha, hard, Q, 63 57 64

2012 Roma, clay, Q, 61 62

2013 Shanghai, hard, R16, 64 63

 

Federer-Fognini 2-0

2007 Montreal, R16, hard, 61 61

2012 Wimbledon, R64, grass, 61 63 62

Wawrinka-Seppi 8-3 (0-1 nei challenger)

2003 Lugano, clay, R16, Seppi 63 75 (challenger)

2006 Amburgo, clay, R64, Seppi 26 76(4) 61

2006 Nottingham, grass, R32, Seppi 76(7) 46 64

2009 Indian Wells, hard, R64, Wawrinka 61 63

2009 Miami, hard, R64, Wawrinka 75 75

2009 Genova, Coppa Davis, clay, Wawrinka 64 61 62

2010 Stoccolma, hard, R32, Wawrinka 62 62

2010 Valencia, hard, R32, Wawrinka 76(2) 75

2012 Roma, clay, R16, Seppi 67(1) 76(6) 76(6)

2013 Cincinnati, hard, R64, Wawrinka 63 64

2013 Pechino, hard, R32, Wawrinka 46 63 64

2014 Indian Wells, hard, R32, Wawrinka 60 62

Wawrinka-Fognini 3-1 (1-0 nei challenger)

2005 Napoli, clay, R32, Wawrinka 63 36 76(3) (challenger)

2010 Roland Garros, clay, R32, Wawrinka 63 64 61

2011 Acapulco, clay, R16, Wawrinka 57 63 75

2011 Roma, clay, R64, Wawrinka 67(5) 62 64

2013 Acapulco, clay, R32, Fognini 62 76(3)

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