WTA Katowice: Giorgi lotta ma non basta, titolo a Cornet

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WTA Katowice: Giorgi lotta ma non basta, titolo a Cornet

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TENNIS WTA KATOWICE – Camila Giorgi recupera due volte un match quasi perso, poi fallisce un match point ma alla fine perde una partita sfibrante e piena di colpi di scena dopo più di tre ore. Quarto titolo in carriera per Alizé Cornet.

[4] A. Cornet b. C. Giorgi 7-6(3) 5-7 7-5 in 3h11m

Quante strade deve percorrere una tennista prima di essere considerata una campionessa? Verrebbe da vedere il bicchiere mezzo pieno e dire che, nonostante la sconfitta, quella di Katowice è un’altra delle tappe raggiunte da Camila Giorgi sulla strada della piena maturazione. Considerato il precedente di Melbourne e le caratteristiche di entrambe le finaliste non c’era da stare tranquilli. Alizé Cornet è una giocatrice di pura tigna, che si esalta nella lotta ed è capace di mandare in corto circuito chiunque, anche un software quasi perfetto come quello di Agnieszka Radwanska.
Logico che le incostanze di Camila Giorgi potessero ingigantirsi in una delle partite più importanti della sua carriera. Ma all’azzurra vanno tutti i complimenti per aver raddrizzato una partita quasi persa e ceduta onorevolmente dopo una battaglia sfibrante. A Melbourne furono dodici doppi falli, a Katowice solo due. Il loro peso è però quasi equivalente a quelli dello Slam australiano.

Il match è schizofrenico fin dall’inizio. Camila aggredisce a modo suo e sale subito di un break, lo restituisce, se lo riprende e dopo aver finalmente tenuto il servizio sul 3-1 cede tre game di seguito e va a servire sul 4-3. È un game delicatissimo, l’ottavo, ma l’azzurra non si fa sovrastare dal nervosismo e prende anche la rete nel momento del bisogno. È così che si procura una seconda palla game, questa volta convertita.
La finale è tutt’altro che esaltante: chi dovrebbe fare la partita, Camila, è un po’ bloccata dall’emozione della prima finale WTA mentre il gioco di Cornet non è di quelli che fanno venir giù i palazzetti. Nel decimo game arrivano i primi sussulti di un match che fino ad allora ha avuto poco da dire. Camila sbaglia un paio di rovesci e consegna un set point che annulla vincendo uno scambio piuttosto lungo e poco dopo si deve ripetere con un dritto lungolinea che lascia immobile la francese. Cornet lancia un “c’mon” ad ogni risposta sbagliata dell’avversaria ma Giorgi continua imperterrita a lanciare sassate in risposta.
Nonostante un altro set point concesso sul 6-5, Giorgi riesce a conquistarsi un tie-break tutto sommato meritato. Curiosamente è un tie-break che segue quasi perfettamente l’andamento del set: Giorgi che scappa sul 3-1 e si fa riprendere fino al 3-4 (con un grave doppio fallo). Peccato che Cornet, trovato il mini-break, non si faccia scappare la possibilità di procurarsi tre set point. La colpa è tutta di Camila che spedisce in corridoio un rovescio piuttosto facile dopo uno scambio in cui Cornet è sempre stata in apnea. Alla fine il quarto set point è quello buono e la francese può liberare l’(ennesimo) allez.

In apertura di secondo set, ci si chiede quale sarà la reazione di Giorgi dopo un brutto tie-break. La maceratese pare dare risposte positive e sale subito 40-0 ma subisce il ritorno rabbioso di Cornet che si conquista intelligentemente una palla break e la converte immediatamente. Il parziale di sette punti a zero viene interrotto da un estemporaneo non forzato della numero 22 del mondo ma la verità è che l’inerzia della partita è passata tutta dalla sua parte. E infatti Camila comincia a sbagliare anche quando non è sotto pressione: a Cornet basta aspettare l’errore di un’avversaria in totale difficoltà.
Sotto di due break (3-0) Giorgi riprende all’improvviso il discorso interrotto sul 6-6 recuperando un break anche grazie a due doppi falli della francese. Giorgi fallisce due volte l’aggancio, sul 3-2 e sul 4-3 e così Cornet comincia a sentire il profumo della vittoria. Giorgi però si ribella, vince un delicato nono game e manda la francese a servire per il match. Le parole di Sergio Giorgi cercano di infondere il coraggio necessario a girare la partita. E Camila infatti si carica, brekka a zero e prova a ribaltare un match che sembrava finito. La volée che vale il 15-0 dell’undicesimo game viene sottolineato da un incontenibile papà Giorgi che si lascia andare e urla “Grande!”. Ed è davvero grande, Camila Giorgi. Sul 6-5 arriva il primo set point per l’azzurra dopo uno scambio pazzesco, giocato a mille da entrambe: il dritto incrociato di Camila è esaltante perché giocato in condizioni difficilissime e lo è forse ancora di più la grande calma con cui Giorgi gioca la volée che sancisce la rimonta.

Arrivati al terzo set, c’è una statistica che balza all’occhio: Camila ha commesso un solo doppio fallo in dodici turni di battuta (più un tie-break). Peccato che quell’unico doppio fallo ha contribuito a far girare le sorti del tie-break. E un esito molto simile pare averlo il secondo doppio fallo della maceratese, che arriva sul 40-40 del primo game. La maceratese torna ad auto-intrappolarsi in una ragnatela di errori che assomiglia pericolosamente a quella del secondo parziale. L’avversaria torna invece a macinare kilometri e sul 2-0 si inventa un recupero fantascientifico che ha come risultato fin troppo scontato lo smash in corridoio di Giorgi.
Il secondo break conquistato da Cornet non è comunque sufficiente ad uccidere il match perché, esattamente come successo nel secondo set, Cornet tira i remi in barca e Giorgi  recupera un break tornando a giocare il suo miglior tennis. La francese riesce ad evitare l’aggancio sul 3-2 ma non può nulla contro le bordate dell’avversaria che valgono il 4-4. La francese, sempre più tesa per la partita che le sta sfuggendo dalle mani, va quindi a servire sotto 5-4. Sul 30-30 sbaglia un dritto che sembra quasi una resa, ma Giorgi fa peggio mandando fuori la risposta su un servizio a 143 km/h. Sfumato il match point Cornet, praticamente mai stata dietro nel punteggio in tutto il match se si eccettua il 3-1 del primo set, aggancia l’avversaria. La partita è palpitante: Giorgi vince un punto pazzesco recuperando due smorzate ma si fa comunque trascinare ai vantaggi dove sbaglia una volée elementare e poi spara oltre il corridoio un rovescio interlocutorio. Questa volta la sua generosità non basta: Cornet chiude a zero e vince il quarto titolo in carriera, il primo fuori dalla terra battuta. Domani sarà numero 21 del mondo dietro alla campionessa uscente, Roberta Vinci, mentre Giorgi salirà al numero 53, suo best ranking. Il sentiero di Katowice – dove Camila ha vinto il suo primo titolo ITF –  non porta alla strada per la vittoria tra le grandi ma la direzione imboccata sembra quella giusta.

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