TENNIS ATP MONTECARLO- Federer parte contratto poi chiude facile contro Rosol (6-4 6-1) – ascolta audio. Raonic supera contro pronostico Robredo (6-4, 6-3), ora affronterà Wawrinka, qualificatosi senza giocare a causa del forfait di Almagro. Passa anche Ferrer che regola in due set Dimitrov (6-4 6-2). Secondo match lampo di Djokovich che, in 47 minuti e per 6-0 6-1, spazza via Carreno Busta. Tutte le foto della giornata
Federer alla radio francese su Fognini:
Tsonga alla radio francese: “Fognini mi ha fatto rientrare nel match, bel regalo”
Ascolta Federer in inglese dopo il match:
Ascolta Federer in francese (1° parte):
Ascolta Federer in francese (2° parte):
Il video commento di Ubaldo da Montecarlo
R.Federer b. L. Rosol 6-4 6-1 in 57 minuti
MONTECARLO_ Roger Federer sbriga in meno di un’ora la pratica Rosol, chiudendo in due set. Inizio stentato del vincitore di 17 Slam, che nel primo game è costretto a salvare due palle break e poi nel suo successivo turno di battuta, il terzo, si ritrova 15-40, annulla un primo break.point ma non il secondo, cedendo per primo il servizio ad un carichissimo Rosol, per lo stupore e un minimo di apprensione del pubblico, presente naturalmente in gran numero (si fatica a individuare qualche posto vuoto) e tutto a favore dello svizzero. Il match segue poi i servizi fino al 4-3 per il ceco, quando Roger capisce che non è più il caso di scherzare, prende la rete e con una voleè perfetta si procura due palle del contro-break: basta la prima, con Federer che spara un buon dritto incrociato dal fondo mentre Rosol viene a rete, giocando una voleè difficile che si spegne in rete. 4-4 e il pubblico tira un percepibile sospiro di sollievo. Il campione di Basilea ora è molto meno contratto, chiude il gioco successivo con un serve and volley perfetto e poi si aggiudica il set con un altro break senza concedere un quindici all’avversario, che gioco forza è diventato più falloso a causa dei migliori colpi di Roger. Dopo 33 minuti il primo set va in archivio.
Il secondo set fila via in scioltezza per lo svizzero, anche se il break arriva sul 2-1 più per gli errori del ceco che per meriti di Roger. Il resto del match non ha storia e finisce in 57 minuti, con in evidenza un bel cross stretto vincente di dritto e un serve and volley dello svizzero, che esce tra gli applausi.
(Ruggero Canevazzi da Montecarlo)
Milos Raonic b. Tommy Robredo
Contro i pronostici che lo davano sfavorito alla vigilia , Milos Raonic accede ai quarti di finale del Master 1000 di Montecarlo dopo aver battuto lo spagnolo Tommy Robredo 6-4 6-3 in 1h e 12′ .
Nel primo set entrambi i giocatori concedono pochissimo sui propri turni di battuta , con Raonic ingiocabile quando serve la prima di servizio ( 14 punti vinti su 16 prime nel primo parziale e 6 aces ) . Il break , per il canadese di origini montenegrine , arriva sul 5-4 quando dopo due risposte aggressive e un diritto in corridodio di Robredo si trova 40-0 a favore . Robredo annulla la prima grazie ad un errore di diritto di Raonic in risposta , ma su un’altra seconda di servizio il diritto di Raonic fa sì che il canadese prenda la rete e chiuda con uno splendido smash il primo set .
Il secondo set si apre con un altro break per Raonic , capace di trovare un diritto incrociato in allungo fuori dal campo che si infrange nei pressi dela riga sulla palla break a disposizione scatenando la folla presente sugli spalti . Raonic continua a servire in modo egregio con solo 4 punti ceduti su 17 ( e 100 % di serviziovincenti con la prima in campo ) non concedendo nessuna palla break . La partita potrebbe concludersi anche prima dell’ora di gioco se sul 3-0 Raonic, il canadese avanti 40-0 e con 3 palle break a disposizione non avesse trovato l’opposizione dello spagnolo bravo prima ad annullarle e poi a chiudere il game. E’ l’ultima “emozione” del match , il canadese tiene gli ultimi due turni di servizio a 0 e vola ai quarti dove troverà Stanislas Wawrinka che ha usufruito del ritiro di Nicolas Almagro.
(Luca Palumbo)
D. Ferrer b. G. Dimitrov 6-4 6-2
Grigor Dimitrov, numero 14 del mondo, incontra il terzo spagnolo di fila al Montecarlo Rolex Master, dopo le prime due partite in cui non aveva convinto al 100% contro Granollers e Ramos. In entrambi i casi il giocatore bulgaro si è trovato a giocarsi il match al terzo set, ed oggi era reduce dalla battaglia di due ore contro Ramos. Dal canto suo, David Ferrer, testa di serie n. 6 del torneo e finalista qui nel 2011, viene dalla passeggiata del turno precedente contro Chardy, a cui ha lasciato solo 3 game in poco più di un’ora. Test impegnativo quindi oggi per Dimitrov, che inizia il match servendo molto bene e cercando di aprirsi il campo giocando sul rovescio dello spagnolo. Proprio con questa tattica Grigor si procura la prima palla break del match, annullata da un ace dello spagnolo, e ancora una seconda che riesce invece a sfruttare per portarsi sul 2-0 in pochi minuti. Dimitrov però non riesce a guidare lo scambio e cede il servizio al game successivo. Ingaggiare uno scontro da fondocampo con Ferrer non è sicuramente la scelta più saggia. Ristabilito l’equilibrio sul 2-2, Ferrer sembra ripartire con una marcia in più, mette sotto pressione l’avversario, comandando lo scambio e rispondendo molto aggressivo, e riesce a brekkare il bulgaro e a portarsi in vantaggio per la prima volta nel match con 4 giochi consecutivi vinti. Nel bene e nel male è sempre il tennista di Valencia a condurre il gioco facendo fare a Dimitrov il tergicristallo da fondo campo, e costringendo il bulgaro ancora una volta a giocarsi il proprio turno di servizio ai vantaggi. Dimitrov non sfrutta due palle del 4-3 e al primo vantaggio lo spagnolo costringe all’errore l’avversario, che tira un dritto in rete e regala il quinto game di fila allo spagnolo. Ferrer va a servire sul 5-2 per il primo set ma si ritrova sotto 15-40 e con un dritto lungo linea il bulgaro accorcia le distanze e recupera uno dei due break che gli erano stati strappati dallo spagnolo. Per la seconda volta quindi Ferrer cerca di chiudere il set sul proprio servizio, in un game che si conclude di nuovo ai vantaggi. Dimitrov, sfruttando il leggero calo dello spagnolo e in seguito ad un incredibile scambio, va 40 pari, ma nei successivi due punti, forse pagando il lunghissimo scambio precedente, cede e permette a Ferrer di conquistare il primo set che si chiude con un parziale di 6-4. Partita divertente e di alto livello fin’ora. Il secondo set sembrava essere iniziato in modo più equilibrato, che i due tennisti che mantengono il proprio servizio fino all’1-1, ma è nel terzo gioco che Ferrer ottiene nuovamente il break, il bulgaro non riesce ad affidarsi alla prima di servizio con cui ha una percentuale inferiore al 50%. Lo spagnolo si porta avanti 3-1 nel secondo salvandosi dall’ennesimo game complicato andato a vantaggi. L’avversario per Grigor è dei più ostici, e a parte qualche lampo e qualche smorzata con cui spezzare il ritmo di Ferrer, sembra completamente in balia dello scambio asfissiante a cui lo costringe lo spanolo. Il quinto gioco è fondamentale e vale quasi tutta la partita. L’impressione è che tatticamente Dimitrov non sia capace di arginare il gioco dello spagnolo, se non a brevi tratti con dei micidiale rovesci lungolinea. Il game è lunghissimo. Ferrer recupera tutto e anche di più. Sul suo vantaggio, dopo tre recuperi incredibili dello spagnolo, Dimitrov manda in rete uno smash comodissimo e concede il terzo break point, cancellato da una stecca di rovescio di Ferrer. Ma il tennista di Valencia non molla un 15. Dopo essere andati per ben 7 volte ai vantaggi, Dimitrov riesce a salvare il game e a non andare sotto di due break. Tutto facile invece nel successivo turno di servizio dello spagnolo. Il quinto game deve aver lasciato degli strascichi nella mente di Grigor che sembra aver perso la concentrazione con cui in precedenza era riuscito a restare aggrappato al match e concede l’ennesima palla break. Ferrer non si lascia sfuggire l’occasione, si porta sul 5-2 e questa volta chiude la pratica alla prima occasione. ‘Ferru’, tornato nuovamente a macinare chilometri, incontrerà ai quarti l’amico Rafael Nadal per l’ennesimo derby spagnolo. Grigor Dimitrov non difende invece i quarti dello scorso anno, in cui perse dallo spagnolo numero 1 del mondo. Non un match da buttare per il bulgaro però, che è sembrato molto più solido nei momenti importanti ed ha cercato di giocare ogni 15 con un avversario che non ti lascia mai il tempo per pensare. Per fare il salto di qualità manca però la continuità nei tornei importanti e soprattutto mancano le vittorie contro i primi del mondo.
(Chiara Bracco)
N. Djokovic b. P. Carreno Busta 6-0 6-1
Che dire? Ancora una volta un rullo compressore, ancora una volta sul velluto e ancora una volta un match lampo. Ormai questo sembra essere diventato il leitmotif delle partite di Novak Djokovic sul Centre Court di Montecarlo finora in questo 2014. Se martedì aveva travolto il povero Montanes per 6-1 6-0 in 45 minuti, oggi ci ha messo solo 2 minuti in più per polverizzare il malcapitato Pablo Carreno Busta, vittorioso ieri su Gaël Monfils, per 6-0 6-1.
C’è stato comunque un unico momento di variazione all’andamento inesorabilmente monocorde della partita e cioè che, dopo essere stato strapazzato da RoboNole, quando finalmente è riuscito a conquistare il primo e ultimo game dell’incontro, ha alzato i pugni al cielo esultando insieme al pubblico. Insomma, il doppio bagel è stato scongiurato !
G. Garcia Lopez b. [5] T. Berdych 4-6 6-3 6-1 (Daniele Vallotto)
Fin dai primi game si era capito che oggi Tomas Berdcyh avrebbe avuto i suoi grattacapi ma da immaginare che il ceco avrebbe perso nove degli ultimi dieci game della partita era francamente arduo, pur essendo la terra poco favorevole al suo gioco. Guillermo Garcia Lopez ha giocato un match ottimo se non perfetto, portando l’avversario su un terreno che di certo non predilige, quello degli scambi lunghi e lavorati. E così Garcia-Lopez, dopo aver battuto a sorpresa Dolgopolov, fa fuori la testa di serie più alta fino ad ora in un torneo che ha riservato pochissime sorprese.
Il primo set va a Berdych ma è Guillermo Garcia-Lopez a condurre le danze, andando avanti di un break per due volte. Berdych però li recupera entrambi e poi piazza la zampata quando il suo avversario va a servire per il set sul 5-4. Sembra ordinaria amministrazione, ma non lo è. Garcia-Lopez infatti tiene sempre più agevolmente i suoi turni di servizio, mentre Berdych fatica sempre di più. Gli errori cominciano ad aumentare e di riflesso aumenta il coraggio dello spagnolo. E nell’ottavo game arriva il break che fa girare la partita: Garcia-Lopez va a servire per il set e non trema. Nel terzo ci si aspetta una reazione, eppure questa tarda a venire. Anzi, Berdych fa una fatica matta a tenere il servizio sull’1-0 ed è costretto ad annullare due palle break. C’è anche un time warning per il ceco, palesemente innervosito dal gioco di Garcia-Lopez. Dall’altra parte, infatti, lo spagnolo azzecca tutte le scelte. Solidissimo in difesa, è anche bravo a trovare il vincente quando serve. Dal canto suo, Berdcyh sbaglia troppe risposte e sparacchia in corridoio colpi troppo semplici. Il game dell’1-1 è però l’ultimo della partita per il ceco: lo spagnolo trova infatti il break sul 2-1 e poco dopo concede il bis sul 4-1. Berdych, sempre più in confusione, prova a conquistarsi una palla break quando Garcia-Lopez ma è tutto inutile: finisce 4-6 6-3 6-1. Domani Djokovic, che ha ceduto due game in due partite, affronterà uno dei tre spagnoli arrivati ai quarti. Ci si aspettava Berdych, o al limite Dolgopolov: ci è arrivato il giustiziere di entrambi.
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