Atp Madrid : un perfetto Nishikori è costretto al ritiro. Vince Nadal

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Atp Madrid : un perfetto Nishikori è costretto al ritiro. Vince Nadal

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TENNIS – Un travolgente Nishikori domina Nadal fino al 6-2 4-2. Poi il giapponese comincia ad avvertire un forte dolore alla schiena e sul 6-2 4-6 0-3 è costretto al ritiro, non riuscendo quasi più a muoversi. Il maiorchino conquista il 63° titolo in carriera e il 44° sul rosso.

Sembra non volersi più fermare sulla terra Kei Nishikori. Dopo il trionfo della settimana scorsa sul rosso di Barcellona, il 24enne di Shimane approda anche alla finale del Masters 1000 madrileno, proprio dopo aver sconfitto uno dei beniamini di casa e uno dei più grandi fighter del circuito, David Ferrer, in un interminabile ed estenuante incontro. Dall’altra parte della rete questa volta ci sarà per lui il re incontrastato del mattone tritato, Rafa Nadal. Sulla carta, certo, il n. 1 del mondo parte favorito: conduce infatti per 6-0 su 6 scontri diretti ma quello di oggi è un avversario che ha già al suo attivo molte vittime illustri. Forse il problema alla schiena e poi lo sfinimiento causato dall’enorme sforzo psicofisico prodotto ieri potrebbero tradire Kei che comunque da lunedì sarà il primo tennista uomo del Giappone ad entrare nei top 10. Difficilmente il Toro di Manacor si lascerà sfuggire l’occasione di conquistare il 63° titolo in carriera nonché il  45 ° sul mattone tritato. Al campo l’ardua sentenza…

E infatti il giapponese, dopo aver perso il primo gioco del match, comincia la sua corsa avendo a disposizione 2 palle break sull’1-1. La prima viene annullata e, dopo uno scambio estenuante che sembra non finire più, Kei intasca il break e sale 2-1 e servizio.

Nishikori entra sempre più con i piedi dentro il campo, mette pressione a Rafa che stranamente incorri invece in parecchi errori. La palla del nipponico schizza da una parte all’altra ma, ancora una volta, come è accaduto altre volte, sul 40-0 Kei si lascia sorprendere dalla tensione e commette doppio fallo. Lo spagnolo gli dà una mano, sbaglia ancora incautamente e Nishikori fa un ulteriore passo avanti sul 3-1.

Il maiorchino sembra l’ombra di se stesso : è stordito, falloso, impreciso, permettendo così al nipponico di andare a segno con il suo martellamento e di scappare via sul 4-1. E infatti Kei non si ferma più: sale 5-1 nello spazio di 27 minuti di gioco. Rafa sbaglia e sbaglia ancora mentre l’avversario non smette più di incalzarlo con una pressione martellante. C’è un setpoint per Nishikori che viene però annullato da un colpo velenoso e profondo di Nadal. Alla fine, il n. 1 del mondo si salva, fa un passo in avanti sul 2-5 ma adesso è il nipponico a servire per il set. Kei guadagna metri preziosi del campo avanzando sempre più, mentre Nadal resta indietro, pressoché irriconoscibile a causa dei tanti ed inspiegabili errori, tant’è che il giapponese sale 40-0 con ben 3 setpoint a disposizione.

Il secondo è quello buono : Kei mette a segno il primo ace del match e si aggiudica il primo parziale con un perentorio 6-2 in 36 minuti.

Nadal è scentrato, impreciso, tradito dalle sue stesse geometrie che quest’oggi non sono così inesorabilmente regolari e micidiali, ma sconnesse e inoffensive.

Il maiorchino comincia nel peggiore dei modi anche il secondo set, trovandosi immediatamente sotto 0-40. Invece il giapponese non fallisce. Sul 15-40 mette a segno il break continuando la sua inesorabile corsa. Sale 1-0 e servizio, continuando a martellare con i piedi dentro il campo  lo spagnolo, facendolo spostare a tergicristallo senza dargli respiro.

Tuttavia, spinge così tanto che adesso è lui a commettere 3 errori e a dover salvare 3 possibilità del controbreak. E infatti si salva dopo due errori di Rafa e un secondo ace. Niente da fare: il giapponese è imperturbabile e avanza sul 2-0. Rafa cerca di reagire e tiene il proprio turno di battuta avvicinandosi sull’1-2. C’è solo un attimo di defaillance per Kei sul 40-40 ma poi ritorna in vantaggio per mettere a segno il 3-1 grazie ad un servizio che centra in pieno la riga. Nishikori continua con risposte precise e fulminanti, mentre Nadal persevera nel suo gioco corto. Ma ora il maiorchino si carica, mette a segno il suo primo ace della partita e rimane attaccato al punteggio sul 2-3.

Ancora un contropiede per Kei che oggi ne ha messi a segno davvero tanti. E poi… in uno scambio in cui sembrava venire dominato da Rafa, Nishikori sfodera un rovesco incrociato strettissimo che annichilisce lo spagnolo. Per ora non c’è possibilità di replica per Nadal e il giapponese sale 4-2.

Arriva però la reazione del Toro di Manacor che tiene addirittura a zero il proprio turno di battuta e si avvicina sul 3-4.

Nishikori però sembra indebolito, non sembra più così a suo agio negli spostamenti e, al cambio di campo, si fa massaggiare la schiena. Ci sono dunque le prime defaillance fisiche in questo match per il giapponese che sembra non avere più la stessa freschezza dei giochi precedenti; alla fine, accompagnato da un “ruggito” senza fine da parte di Rafa, arriva comunque il break per lo spagnolo che annulla lo svantaggio e si porta 4-4.

Ed ecco che ora l’inerzia della partita cambia totalmente.

Kei sembra sempre più appannato e decisamente preoccupato. Al cambio campo sul 5-4 a favore di Nadal, il nipponico richiede il Medical Time Out e il fisioterapista continua a massaggiargli la schiena.

La carica agonistica di Nadal ora è a mille e, dopo essere salito 5-4, il n. 1 del mondo si aggiudica il secondo parziale per 6/4 con un Nishikori che non riesce quasi più a contrastarlo, nettamente indebolito dal dolore alla schiena.

E per lo sfortunato Nishikori finisce praticamente qui.

Il povero Kei non riesce più a muoversi, colpisce ormai da fermo in preda al dolore e al dispiacere mentre Nadal sale 3-0.

Non c’è più nulla da fare. Nishikori è costretto al ritiro e Nadal si aggiudica il 63esimo titolo in carriera. Davvero grande disdetta par il nipponico quest’oggi che, ancora una volta, proprio come a Miami e a Delray Beach quest’anno, rimane vittima degli infortuni ed è costretto a dichiarare forfait in un momento brillante della carriera, lui che, da lunedì sarà n. 9 del ranking.

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