ATP Roma italiani: fuori tutti, Seppi, Cecchinato e Bolelli

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ATP Roma italiani: fuori tutti, Seppi, Cecchinato e Bolelli

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Marco Cecchinato al Foro Italico (foto C. GIULIANI)
 

TENNIS ATP ROMA – Andreas Seppi esce subito dagli Internazionali d’Italia: vince Tommy Haas 6-3 al terzo nella rivincita di Monaco. Esce anche Cecchinato per mano di Sijsling. Guarda le foto del day 3 ATP e WTA

Sijsling b. Cecchinato 7-6-7-5 (da Roma, C. Giuliani)
Igor Sijsling è olandese, numero 56 della classifica mondiale e quest’anno vanta come miglior risultato la semifinale conquistata in casa  nel torneo di Rotterdam. A Madrid, dopo aver superato le qualificazioni, ha battuto Tommy Haas prima di arrendersi a Nieminen. Cecchinato chiede quindi l’aiuto del Pietrangeli, colmo come questa mattina in occasione del match di Camila Giorgi, per battere il robusto olandese. Si parte con l’italiano che riesce a portarsi avanti di un break sul 2 a 1, quando il nastro dello stadio ex Pallacorda smorza al di là della rete la palla che dà il vantaggio all’italiano. Segnali. Sale quattro a uno, sciupa tre palle per issarsi a cinque a uno ma riesce comunque ad arrivare in vantaggio sul cinque a tre, 30-15 per lui. Cecchinato lavora molto la palla; è incisivo con il diritto, arrota molto il rovescio che però rimane spesso corto e quindi non crea pensieri particolari all’olandese. Inoltre, il servizio, specie la seconda, consente a Sijsling di prendere subito l’iniziativa. L’olandese improvvisamente ricorda di sopravanzare il suo avversario di circa 100 posti in ranking e quindi alza il livello di gioco, pestando duro sull’acceleratore del diritto ma anche sorprendendo spesso con lungolinea di rovescio nell’angolo scoperto di Cecchinato che quando può gira attorno alla palla per cercare il diritto anomalo. Sul 5 pari Cecchinato scaglia la racchetta per terra, conscio di aver sciupato una ghiotta occasione. Riesce però ad arrivare al tie-break, fino al 4 pari quando, ancora una volta tradito dal rovescio, consente a Sijsling di allungare e chiudere 7-4 al tiebreak il primo set.

Alzato il livello di gioco, l’olandese conquista subito il break di vantaggio nel secondo game, tenendo poi il servizio e salendo 3 a 0. A quel punto sul Pietrangeli la sensazione è che il destino della partita sia scritta. Si alzano cori in favori dell’italiano vestito di giallo fluò, con il teschio come logo che evidentemente non spaventa molto. L’olandese inserisce il pilota automatico, l’inerzia è dalla sua e si porta sul 4 a 1. Arriva Corrado Barazzutti in tribuna per dare un’occhiata ai progressi del giovane italiano che improvvisamente rialza la testa e ben giocando, con Sijsling più rilassato, riconquista il break. Tiene il servizio e si va sul 4 pari. C’è di nuovo partita, il pubblico è contento e si fanno notare anche dei tifosi italiani di Sisjling, non molto graditi nei loro momenti di festa dagli altri tifosi, la netta maggioranza. I due tennisti tengono il servizio e quando sul 6-5 per l’olandese si prospetta al tramonto un nuovo tie-break ecco che Cecchinato va sotto 15-40 sul suo servizio. Il rovescio, e la tensione, lo tradiscono nuovamente. Finisce 7-6 7-5, con l’italiano bravo a fare partita ma apparso un po’ leggerino per questi livelli. Bravo comunque a reggere l’impatto di un pubblico di oltre tremila persone quando la settimana scorsa aveva giocato al challenger del Garden davanti a poche centinaia di spettatori.


[15] T. Haas b. A. Seppi 6-1 4-6 6-3
(Daniele Vallotto)
Spreca una buona chance, Andreas Seppi. L’azzurro aveva rimesso in piedi una partita che sembrava già compromessa dopo mezz’ora. Alla fine vince Tommy Haas, bravo a non mollare quando sembrava che la stanchezza stesse per sopraffarlo e ad approfittare del nervosismo di Seppi dopo uno warning che lo ha praticamente fatto uscire dal match. Il tedesco stringe la mano a Seppi tra i fischi della SuperTennis Arena dopo un’ora e quarantasette minuti mentre Seppi, arrabbiatissimo, non la stringe all’arbitro. Gesto davvero inusuale per l’azzurro numero 2.

Nel primo set non si gioca. Haas scende in campo e gioca il suo tennis brillante alla costante ricerca del vincente, preferibilmente col sontuoso rovescio lungolinea, mentre Seppi quasi non gioca. Il servizio dell’altoatesino non funziona e da fondo campo non c’è match. Il 6-1, frutto di tre break del tedesco, è fin troppo clemente.

Fortunatamente Seppi ha la rara capacità di rientrare nel match come se nulla fosse e dal secondo set in poi si assiste ad una vera partita. È Haas ad andare avanti di un break ma Seppi si dà la sveglia nel momento peggiore del match e lo recupera subito. La pressione da fondocampo di Andreas mette sempre più in difficoltà Haas, il cui dritto comincia a balbettare in maniera preoccupante. Seppi gestisce benissimo i propri turni di battuta e vince addirittura il 75% dei punti con la seconda mentre Haas è costretto agli straordinari per vincere un punto. Si arriva così sul 5-4 con Haas al servizio per pareggiare. Seppi non si fa pregare e tiene alto il ritmo, impedendo ad Haas di comandare lo scambio. La pressione frutta tre palle break che sono tre set point e Haas finisce per cedere subito, rimandando il verdetto al terzo set come successo poche settimane fa a Monaco.

L’impressione è che Seppi faccia sempre meno fatica da fondocampo mentre Haas deve tirare fuori il coniglio dal cilindro. E infatti è Andreas a procurarsi due palle break dopo tre errori di dritto di Haas. Qui però viene fuori l’istinto da campione di Haas, che le annulla entrambe (una con l’ace) e con quattro punti consecutivi pareggia i conti. Seppi, tendenzialmente di ghiaccio in queste situazioni, comincia a perdere la pazienza e anche se nel turno successivo riesce a tenere il servizio, si capisce che qualcosa si è inceppato.

L’altoatesino riceve uno warning time violation che lo indispettisce parecchio sul 2-2. Sul 3-3 i due giocano un punto molto combattuto sul 15-30: a portarlo a casa è Seppi ma Haas dimostra di essere ancora fisicamente presente. Un altro warning sulla palla break (conquistata da Haas con un eccellente lungolinea di dritto) costringe Seppi a giocare subito una seconda e Haas non si tira indietro: altra risposta agressiva e altro lungolinea vincente. Seppi lancia la racchetta a terra mentre il pubblico fischia l’arbitro. Ma ormai Andrea è uscito dal match: Haas vince otto dei successivi nove punti, dominando su entrambi le diagonali e sovvertendo gli equilibri che sembravano ormai essersi stabilizzati. Haas interrompe la maledizione di Roma: ha perso al primo turno per ben cinque volte consecutive e l’ultima vittoria risaliva addirittura al 2002. Niente rivincita per Seppi, dunque, e soprattutto altra sconfitta al primo turno. Un mese dopo il trionfo di Coppa Davis, l’Italia del tennis esce parecchio ridimensionata dai Master 1000 su terra battuta.

Raonic b. Bolelli 6-3 7-6

In serata sul centrale sconfitto anche l’ultimo degli italiani in gara, Simone Bolelli. Vince Raonic, che dopo aver vinto il primo set per 6-3 ha rimontato da 4 a 1 nel Tiebreak del secondo set, poi rivelatosi decisivo per la vittoria del canadese. In precedenza Bolelli ha mancato due set point sul 6 a 5 del secondo set.

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