Wta Roma: Serena e Sharapova ok, Venus fuori. Bene la Radwanska

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Wta Roma: Serena e Sharapova ok, Venus fuori. Bene la Radwanska

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TENNIS WTA PREMIER 5 ROMA-Una solida Suarez Navarro estromette Venus Williams dal Foro Italico. Avanti invece Radwanska, tds numero 3 del torneo, e Stosur che ha la meglio sulla Vesnina. Ko anche la Stephens nel derby con la Lepchenko. Roberta Vinci al Kid’s Village.

Serena Williams b. Petkovic 6-2 6-2

Esordio convincente per Serena Williams agli Internazionali d’Italia: Andrea Petkovic racimola solo quattro game e si deve arrendere 6-2, 6-2. Si temeva di non vedere l’americana quest’anno al Foro Italico a causa del problema alla coscia sinistra rimediato a Madrid e ci si chiedeva in che condizioni fosse: la risposta è stata forte e chiara

Quando Serena entra in campo, il Centrale è semivuoto: dopo essere rimasti incollati ai loro seggiolini per più di due ore per il match di Federer, molti spettatori sono andati a rifocillarsi e a dare un’occhiata agli altri campi. Ma non manca un bell’appaluso all’ingresso in campo della numero 1 del mondo.

Il break a zero conquistato nel game d’apertura la dice tutta sulle intenzioni bellicose dell’americana. Sotto gli occhi di Patrick Mouratoglou, Serena prende subito il comando delle operazioni e obbliga la sua avversaria a macinare chilometri per rincorse molto spesso vane: il rovescio lungolinea con cui sigilla il 3-0 è di rara bellezza.

L’unico momento del primo set in cui la Williams non è implacabile si verifica al momento di servire sul 5-2: va sul 40-0 e si concede un doppio fallo e un errore di dritto prima di mandare il parziale in archivio, proprio mentre il sole si nasconde dietro alle nuvole.

“Dai Andrea!”, urla il pubblico che non lesina applausi d’incoraggiamento alla Petkovic, nella speranza di vedere una partita più combattuta. Serena però non è della stessa idea e con alcune risposte fulminanti inizia il secondo set come il primo: con un break in apertura. E quando sull’1-0 cambia campo dalla parte opposta rispetto al giudice di sedia, come d’abitudine, uno spettatore commenta: “Guardala, manco se va a riposà!”.

Avanti 3-0, l’americana si “riposa” un attimo cedendo la battuta; la Petkovic accorcia le distanze sul 3-2 e si carica. La Williams non si scompone, le strappa ancora il servizio e finisce alla grande con un ace. E conclude l’esibizione salutando i quattro angoli del campo, da consumata attrice.

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Sharapova b. Puig 6-3 7-5

Buon debutto per Maria Sharapova, che si sbarazza 6-3 7-5 della portoricana Monica Puig. Non è stata una passeggiata per la russa, in svantaggio 0-2 nel primo set e 0-3 nel secondo, ma alla distanza ha prevalso la sua classe.

La Sharapova parte contratta, cede il servizio nel game d’apertura e la Puig vola in un lampo sul 2-0. Il match è caratterizzato da un estenuante braccio di ferro da fondocampo: la russa impiega qualche game a prendere le misure all’avversaria, poi inizia a occupare stabilmente il centro del ring e aggancia l’avversaria sul 2-2 sfruttando un rovescio in rete.

La portoricana, numero 60 del ranking mondiale, non intende recitare il ruolo della vittima sacrificale e si conquista due importanti palle break sul 3-3, ma non riesce a concretizzarle: sulla prima la Sharapova mette a segno un servizio vincente, sulla seconda la Puig affossa una risposta in rete.

E’ la svolta del set, perché nel game successivo si invertono le parti, con la differenza che la russa non si fa sfuggire l’occasione: ottiene il break e poco dopo chiude il primo parziale con il punteggio di 6-3, che le vale un bell’applauso del pubblico del Grandstand.

La strada sembra in discesa per la vincitrice di Madrid, invece la Puig non si dà per vinta e riparte in maniera aggressiva anche nel secondo set; la tattica funziona, perché Monica sfrutta ancora la lentezza della Sharapova a uscire dai blocchi e vola subito sul 3-0. Indietro 4-2, la russa si scuote e ottiene due palle break, ma la Puig la infila con due straordinari dritti. Ne arriva una terza, ed è quella buona: la portoricana non riesce a controllare un potente rovescio della russa e cede il servizio.

Equilibrio fino al 5-5, poi Maria preme sull’acceleratore e va 15-40 sul servizio della Puig: il successivo rovescio in rete della portoricana la manda a servire per il match. La Sharapova si procura un primo matchpoint, ma la Puig non si arrende e lo annulla con una potente risposta. Maria annulla due palle break con altrettanti ace e chiude 7-5 dopo una risposta sbagliata della tenace avversaria.

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Le altre sfide (Danilo Princiotto)

Fa notizia (ma non fa clamore) l’uscita di Venus Williams dal torneo, contro una specialista della superficie come la spagnola Suarez Navarro. La maggior solidità da fondo, ma soprattutto al servizio hanno fatto la differenza in un match in cui la statunitense ha commesso 6 doppi falli, concedendo il break all’avversaria ben 6 volte e non riuscendo a sopravanzare il 50% di prime palle in campo. Punteggio finale: 6-4 6-2 in un’ora e diciotto minuti.

Altrettanto poco combattuti sono stati i match della polacca Radwanska, testa di serie numero 3 del torneo che, ha liquidato in una partita già sulla carta con poco da raccontare, la lucky loser Ormaechea (6-3 6-2), e dell’australiana Stosur, che ha concesso solo 5 game alla Vesnina (6-2 6-3). Agnieska affronterà in ottavi la nostra Francesca Schiavone, in un match che (condizioni fisiche dell’azzurra permettendo) promette scintille. La Stosur invece avrà il probante compito di affrontare la cinese Li Na, contro cui può, però vantare uno score pari a 6 vittore in 6 partite giocate.

Prosegue l’ottimo momento della rumena, Simona Halep, che dopo la finale raggiunta a Madrid, cerca di riconfermare la semifinale ottenuta su questi campi, lo scorso anno. La numero 4 del seeding è stata costretta al terzo set da Madison Keys, che dopo un primo set vinto per 7 giochi a 5 si è spenta di fronte alla maggiore solidità di gioco dell’avversaria, racimolando solo un game in due set (5-7 6-0 6-1).

La prima vera sorpresa di giornata dalle donne, arriva dall’eliminazione della testa di serie numero 16, Sloane Stephens in maniera abbastanza netta, nel derby a stelle e strisce con Barbara Lepchenko. Sloane è apparsa tirata e nervosa, poco incisiva al servizio, con 5 doppi falli e una seconda troppo molle per iniziare lo scambio col vantaggio di servire. 6-2 6-2 il punteggio finale con la numero 49 del mondo molto più concentrata nei momenti clou della partita, come dimostra l’alta percentuale di palle break salvate (5/6)

Sul pezzo anche la serba Ana Ivanovic che, dopo un match combattuto riesce ad avere la meglio su Alize Cornet, vincendo il primo set per 7-6(1) al tie break e il secondo, con un break al fotofinish, 7-5. Al prossimo turno un interessantissimo match tra lei e la Sharapova.

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