WTA Roma: Serena si conferma regina, Sara grazie lo stesso

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WTA Roma: Serena si conferma regina, Sara grazie lo stesso

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TENNIS PREMIER 5 ROMA – La nr.1 del mondo batte l’azzurra 6-3 6-0 e coglie il terzo successo al Foro. La Errani lotta sino al 5-3, poi viene limitata da una contrattura

Dura 40 minuti la finale del torneo femminile di Roma. Dura fino al 5-3 Serena Williams, poi Sara Errani accusa una contrattura all’altezza dell’inguine della coscia sinistra, esce dal campo per 7 minuti per un trattamento medico, ma quando ritorna si vede ad occhio nudo che è palesemente limitata nei movimenti. Probabilmente la bolognese non si ritira perché poi da regolamento dovrebbe rinunciare anche alla finale del doppio ed è possibile che Sara voglia provarci fino in fono ad esserci.

I 40 minuti della partita ci avevano fatto vedere un tennis appena sufficiente, con Serena molto imprecisa, molto fallosa alla risposta, ed una Errani che con tutte le sue forze aveva provato a rimanere attaccata alla sua avversaria, a dire il vero riuscendoci quasi alla perfezione. Basti pensare che nei primi 4 turni al servizio l’americana ha concesso in 3 occasioni palle break a Sara, che quindi ha avuto le sue opportunità. La Errani ha dato l’anima, le ha provate tutte e non poteva onestamente fare di più. Una volta poi sopraggiunto il problema fisico il match è finito e le lacrime di Sara a fine partita lasciavano comprendere quale amarezza si nascondessero nell’animo della nostra numero 1, cosciente di non aver comunque potuto dare tutto nella finale forse per lei più importante giocata nel torneo di casa.

Per Serena è il titolo nr. 60 della carriera, il terzo in stagione dopo Brisbane e Miami. Inutile dire che la nr.1 del mondo parte con i favori del pronostico al prossimo Roland Garros. Per quanto riguarda la Errani, speriamo solo che possa il più velocemente possibile recuperare l’infortunio e presentarsi ai nastri di partenza dello Slam parigino in buone condizioni.

PREMIER 5 ROMA, Finale

(1) S.Williams b. (10) S.Errani 6-3 6-0 (Da Roma, Stefano Tarantino)

Settimo incontro tra le due finaliste, Serena ha vinto abbastanza nettamente tutti i precedenti (una sola volta è finita al terzo set, a Dubai nel 2009). All’atto della presentazione delle finaliste ovvio e caloroso boato per Sara Errani, il Foro ci crede e prova a spingere la propria beniamina. Si siede al nostro fianco Gianni Clerici, mentre alle nostre spalle qualche collega scommette su quanti game riuscirà a fare Sara, cosa che onestamente ci dà un po’ fastidio.

Serena vince il sorteggio e decide di iniziare lei alla battuta, i primi tre servizi sono superiori ai 200 all’ora, giusto per far capire che non intende lasciare nulla al caso. Sara invece esordisce con delle prime che a stento superano i 140, qualche dubbio ci viene sul fatto che ci possa essere partita. Sara ha due palle dell’1 pari, anche perché Serena non pare al top e sparacchia il più delle volte fuori o in rete sul servizio non irresistibile della Errani. L’azzurra però con  un doppio fallo concede la seconda palla break del game all’americana che stavolta risponde in maniera profonda e va sul 2-0. La Williams però alterna buone accelerazioni a gratuiti inopportuni, Sara è lì che lotta e si procura un’immediata palla del controbreak. Serena è fortunata, due nastri consecutivi l’aiutano, alla fine tiene la battuta e sale 3-0.

Nel quarto game si giocano 10 punti, la Williams continua a sparacchiare fuori risposte, ha comunque una palla break ma non la sfrutta, sbaglia due rovesci di fila e finalmente la Errani conquista il primo gioco. Il match è più combattuto di quello che potessimo sperare, Serena sta ben dentro il campo con i piedi, ma non è continua e Sara prova a rimanerle attaccata. L’americana sbaglia uno smash semplice e concede un’altra palla del controbreak nel quinto game, stavolta però mette un ace e ancora una volta tiene la battuta, 4-1 per lei. Il pubblico romano prova a scherzarci su: “Dai Sara che non fa male”, l’azzurra non smette di lottare, anzi, prima tiene il servizio e poi finalmente centra il sospirato controbreak.

La nr.10 del seeding si fa leggermente più aggressiva, risponde bene alle bordate della Williams e si procura un’altra palla break grazie ad un gratuito di diritto dell’avversaria nel settimo game. L’americana si ripete subito dopo, controbreak Sara, pubblico in delirio, si riapre il set. Ma purtroppo la gioia dura un attimo, Serena va sullo 0-40 nel game successivo, poi risponde in maniera violenta di diritto, Sara nemmeno accenna a rispondere e va subito verso la sedia facendo chiamare il medico. L’azzurra esce dal campo per un trattamento medico, lamenta probabilmente una contrattura all’altezza dell’inguine della coscia sinistra. Al ritorno sul centrale presenta una ampia fasciatura sul punto incriminato. Nella sostanza il match finisce qui, Serena serve per il set sul 5-3, parte 0-30 regalando una speranza agli appassionati italiani, poi mette due prime incredibili (una a 189 Km/h) e con 4 punti di fila chiude il primo set 6-3 dopo 50 minuti.

Il pubblico spera in un miracolo, ma l’atteggiamento di Sara è inequivocabile, non si ritira (anche perché da regolamento non potrebbe poi giocare la finale di doppio) ma può ben poco, molto limitata nei movimenti. Serena chiude con un ovvio 6-0 e vince per la 3° volta Roma, Sara scoppia in lacrime una volta complimentatasi con l’avversaria (viene quasi subito consolata dal presidente del Coni Malagò che si siede al suo fianco). Il pubblico però la acclama lo stesso e addirittura fischia Lea Pericoli all’atto della premiazione che esordisce con un improprio “Siamo tutti delusi…..”. Sara con gran coraggio prende il microfono in mano e prosegue: “Mi dispiace (e viene giù il Centrale che applaude convinto, n.d.r.), ho provato a dare tutto e l’ho fatto per voi. Siete stati paurosi, grazie davvero. Faccio i complimenti a Serena per la vittoria e l’ottima settimana disputata qui a Roma, ringrazio tanto il mio team che mi sta sempre vicino. Ci proverò di nuovo l’anno prossimo”.

serena errani stats

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