TENNIS – Dopo la racchetta Play Pure Drive ideata da Babolat connessa direttamente allo smartphone è la volta dello Smart Court, vale a dire del campo intelligente.
La società statunitense PlaySight ha elaborato un innovativo sistema di raccolta dei dati da applicare ai campi amatoriali, originariamente concepito per il training dei piloti di caccia e chiamato Smart Court. Il software, mediante cinque telecamere HD piazzate sul campo, organizza le informazioni come se l’amatore partecipasse ad uno Slam: percentuale di prime palle, errori, principali aree del campo dove è sviluppato il gioco, calorie consumate, metri percorsi…L’allenamento può essere registrato, rivisto, inviato al proprio PC e smartphone e condiviso con gli amici. Tutte le informazioni sono inoltre disponibili in tempo reale attraverso un hardware posto sul campo, così da poter sapere all’istante le falle del proprio gioco.
L’azienda non è la sola a credere nel progetto dato che è riuscita a raccogliere tre milioni e mezzo di dollari per proseguire il progetto, fondi provenienti anche da nomi eccellenti, quali Novak Djokovic, Billie Jean King, Bill Ackman (menager di un hedge fund), Mark Ein (CEO di una holding che si occupa di telecomunicazioni) e Jim Loehr (medico rinomato nello studio della performance psicologica).