RG, (s)punti tecnici day 1 e 2: i dritti di Robby e Rafa

(S)punti Tecnici

RG, (s)punti tecnici day 1 e 2: i dritti di Robby e Rafa

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TENNIS – Il dritto di Rafa Nadal va oltre i manuali di tecnica: la velocità di braccio, il timing, la forza impressa alla palla non sono paragonabili a quelle di nessun altro giocatore sul circuito. Imitarlo? Impossibile.

TENNIS – La devastante efficacia del dritto di Rafael Nadal, in termini sia di velocità della palla in chilometri all’ora sulle medie dello scambio, sia di giri al minuto di rotazione in top-spin, è da sempre evidente a tutti, spettatori e – purtroppo per loro – avversari. Avevamo già analizzato dettagliatamente, dal punto di vista biomeccanico, l’esecuzione che permette allo spagnolo di ottenere un colpo tanto particolare e incisivo.

Una delle domande che molti appassionati, giustamente, si fanno è quale sia il motivo per cui una tecnica esecutiva tanto performante non sia stata mai copiata o replicata da altri giocatori. E’ un dubbio assolutamente interessante e legittimo, considerando che Rafa prende a pallate con il suo drittone l’intero circuito maschile da quasi dodici anni: perchè nessuno ha mai provato a colpire come lui?

Una risposta estremamente chiara si è avuta nel primo turno di questo Roland Garros, match nel quale Rafa ha affrontato e letteralmente disintegrato Robby Ginepri. L’americano è un onesto picchiatore del tennis moderno, che nei suoi anni migliori è stato per diverso tempo tra i top-20 arrivando anche alla posizione numero 15. Nulla che possa minimamente impensierire Nadal sulla terra rossa (o su qualunque altra superficie, se è per questo), come è ovvio, ma in ogni caso stiamo parlando di un giocatore esperto, forte e solido.

Robby è il classico tennista yankee cresciuto sul cemento, botte da fondo e buon servizio, corsa e generosità fisica. Con una caratteristica molto particolare, però: esegue il dritto, soprattutto in manovra nello scambio da dietro (non parliamo delle accelerazioni in avanzamento, per le quali sia lui che Nadal utilizzano il finale windshield-wiper standard), con uno swing estremamente simile proprio a quello di Rafa. Il peculiare movimento a colpire con follow-through strappato verso l’alto-esterno, detto “reverse forehand”, così come l’impugnatura western, il caricamento-scaricamento degli arti inferiori, e la stance rispetto alla palla, sono davvero quasi sovrapponibili, a parte il fatto che Ginepri è destro.

Non è paragonabile per nulla, invece, ciò che esce dalle racchette dei due giocatori: buone traiettorie, veloci e cariche specialmente in cross, ma relativamente gestibili, da quella di Robby; missili telecomandati, e spesso imprendibili, da quella di Rafa. Il motivo, molto semplice, è che un’esecuzione tanto estrema e complessa in termini di gestione dell’equilibrio, di velocità imprescindibilmente altissima del braccio, di perfetto timing con la spinta delle gambe, e in generale di forza fisica, reattività muscolare, ed elasticità articolare necessarie per strappare in quel modo senza svitarsi la spalla, è proprio difficile.

Mostruosamente, terribilmente difficile, fuori dai “manuali della tecnica tennistica” esattamente tanto quanto un controbalzo da fondo di Federer, una demi-volée smorzata di McEnroe, una risposta in anticipo su servizi a 200 all’ora di Agassi, o un rovescio fintato inside-out con effetto a uscire di Mecir. Non a caso, i colpi “storici” dei campioni del talento che ho citato sono, e sono sempre stati, una loro esclusiva, e personalmente ritengo che il dritto di Nadal vada assolutamente aggiunto alla lista.

Il confronto diretto tra un buon tennista che a riprodurre un colpo del genere “ci prova” (nel caso di Ginepri anche piuttosto bene, ma con limiti chiari di manualità, che portano a un’eccessiva macchinosità del gesto e di conseguenza a una frustata della testa della racchetta meno perfetta e precisa), e un talento naturale come Rafa che quel movimento “se lo porta da casa”, come detto lo abbiamo potuto vedere ieri. E non credo che il risultato di 6-0, 6-3, 6-0 necessiti di ulteriori commenti: se nessuno è mai riuscito a colpire il dritto come Nadal, è banalmente perchè il talento per farlo lo ha solo e solamente lui.

One-Handed Backhand appreciation corner

L’impatto con lo Slam parigino è stato a dir poco tremendo per i Guerrieri della Luce. Perdiamo subito nel torneo maschile Stan-The-Man, peraltro sconfitto da un compagno della One-Handed Band (l’ottimo Guillermo Garcia-Lopez), così come l’Apprendista Bulgaro Grigor, anche lui battuto nello scontro fratricida tra monomani dall’Airone Balcanico Ivo.

Tra le teste di serie ci rimangono il Folletto Bavarese Kohlschreiber, la sempre presente Brigata Iberica con Tommy Robredo, Feliciano Lopez e il Picchiatore Folle Nico, l’Highlander Teutonico Haas, e il Talento Transalpino Richard, che gioca in casa. Questi saranno gli scudieri del Vecchio Jedi Roger, per gli altri vediamo poche possibilità di avanzare più di tanto in tabellone, a partire da Dominic “Dominator” Thiem, atteso dalla Nemesi Bimane massima Darth Rafael.

Nel torneo femminile, subito fuori anche Vinci e Schiavone, e Dominguez Lino supersfavorita contro Dell’Acqua: come sempre, la Speranza è Carla Suarez Navarro. I nostri cuori saranno con lei.

La Barbarie Bimane dilaga sulla terra rossa di Lutezia, ma l’importante sarà lottare con onore impugnando orgogliosamente, con presa Eastern, le nostre spade laser: perchè il Lato Oscuro potrà anche avvolgere le ultime oasi della Civiltà a una mano, ma dovrà faticare per farlo.

 

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