TENNIS PERSONAGGI – Fresca di vittoria sulla nostra Flavia Pennetta al Roland Garros, Johanna Larsson si prepara per la prima volta in carriera a disputare il terzo turno di uno Slam. Sarà in grado di ripetere l’impresa contro il fenomeno Bouchard? Sulla terra di Parigi, una svedese si gioca la grande chance.

L’impero svedese del tennis è in crisi pazzesca. Per i pessimisti, siamo al viale del tramonto. La regolarità chic di Borg, l’intelligenza tattica di Wilander e la luminosa volèe di rovescio di Edberg  sono solo ricordi della Swedish Invasion degli anni ’80 che, se aggiornata ai tempi d’oggi, sarebbe più appropriato definire la ritirata del tennis svedese. Il rock è morto!

Eppure, in questo panorama quasi desertico, Johanna Larsson, che nasceva a Boden in piena “invasione” nel 1988, oggi si toglie qualche piccola soddisfazione. Non sarà una star, il suo completino non diventerà uno status symbol e la sua parabola non cambierà le sorti contemporanee del tennis del suo paese ma, sulla terra battuta, questa ragazza ha qualcosa da dire e – ahinoi – per due anni di seguito a spese della nostra Flavia Pennetta.

Se l’estate scorsa la batosta in tre set inflitta a Flavia in semifinale sulla terra di Bastad non aveva suscitato particolare clamore, vuoi la forma in recupero di Flavia, vuoi l’entusiasmo del pubblico di casa, quest’anno la faccenda si è fatta più seria. La Larsson ha battuto una “quasi top ten” Pennetta recuperando un set e tre game sottozero e adesso si gioca il tutto per tutto contro l’astro nascente Bouchard, sperando di accedere per la prima volta in carriera alla seconda settimana di uno Slam. In carriera, infatti, la Larsson ha superato il primo turno di un major soltanto tre volte: nel 2010, nel 2011 e nel 2013; tutte e tre al Roland Garros. La notevole apertura nell’esecuzione del dritto, seppure produttiva in termini di potenza, mal si adatta alle superfici troppo veloci, dove la Larsson in carriera ha ottenuto davvero poco, mentre sulla terra è in grado di generare rotazioni fastidiose, profondità e traiettorie pesanti da attaccare.

Professionista dal 2006, grazie a una buona costanza di rendimento nei tornei ITF, dal 2010 la Larsson è stabilmente tra le prime 100. Nel 2011 ha raggiunto il suo best ranking al n. 61, raggiungendo la semifinale a Estoril, poi battendo Ana Ivanovic (!) al primo turno del Roland Garros e infine deliziando il pubblico di casa a Bastad fino alla semifinale. Lei che ha una passione smodata per i vampiri di Twilight e che viene dal più importante presidio militare svedese, per battere la Bouchard, apparsa già migliorata in poche settimane di tour de force sulla terra, dovrà sfoderare tutta la sua creatività e la sua durezza contemporaneamente. L’aspettiamo alla prova!

Gianluca Falessi