Roland Garros interviste, Ferrer: "La finale dell'anno scorso era troppo per me. Quest'anno sarà diverso"

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Roland Garros interviste, Ferrer: “La finale dell’anno scorso era troppo per me. Quest’anno sarà diverso”

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TENNIS ROLAND GARROS – Incontro di ottavi di finale: D. Ferrer b. K. Anderson 6-3, 6-3, 6-7, 6-1. L’intervista del dopo partita a David Ferrer.

Puoi parlarci un po’ del match di oggi?  Sembra che sia stato molto più duro rispetto a quello che avevate disputato qui l’anno scorso.
È stato difficile. Penso che nel primo e secondo set ho giocato molto bene e non credo di aver commesso molti errori. Nel terzo ha giocato meglio lui, non credi? Ha alzato il suo livello. Per il resto ho giocato in modo solido. Quando ho perso il terzo set ho cercato di giocare di più di dritto e Kevin alla fine del quarto set era più stanco di me.

Il tuo prossimo avversario sarà Rafa. L’anno scorso hai giocato la finale contro di lui. Ma, come pensi che sarà questa volta affrontarlo dopo averlo appena battuto a Monte Carlo?
È diverso perché è un altro anno, sono i quarti di finale e non è la finale del Roland Garros. Ad ogni modo, ogni anno è differente e l’anno scorso anche il tempo era diverso. Beh, cercherò di dare il massimo. Cercherò di giocare il modo aggressivo con il mio dritto e proverò a chiudere i punti a rete. Ma, sicuramente, sarà dura contro Rafa a maggior ragione sulla terra.

Ti ha dato qualche sicurezza in più essere riuscito a batterlo sulla terra a Monte Carlo?
No, no, non penso perché a Monte Carlo era al meglio dei tre. Qui, in un Grande Slam, sarà al meglio dei 5. Sarà diverso.

So che non ti piace fare certi pensieri, ma guardando ai risultati di quest’anno, Rafael è più vulnerabile rispetto agli anni passati, non ha avuto buoni risultati sulla terra. Pensi che qui sia più vulnerabile rispetto agli altri anni?
Non penso. È il numero 1 nel ranking mondiale. È difficile vincere sempre tutti i tornei sulla terra. Ma comunque, Rafael ha vinto un torneo Master 1000 a Madrid e ha disputato una finale con Djokovic (BNL Internazionali d’Italia). Quest’ultimo è stato un match equilibrato. Rafael è sempre il favorito ed è sempre difficile riuscire a batterlo.

Voglio sapere come hai reagito stamattina all’abdicazione del Re di Spagna.
Erano le 10.30, credo. Non so. È stata la prima news della giornata.

Cosa ne pensi a riguardo?
Va bene. È una decisione del Re. Non ho deciso io (sorridendo). Va bene, no? Per me è ok. Non ho nessun problema con il regno.

Anderson ha un particolare tipo di gioco che si adatta al tuo, ma è stato un gran match. Questa volta sei riuscito a vincere.
Sono stato piuttosto aggressivo. A volte stavo sulla difensiva. Nel terzo set sono stato un po’ passivo, ma era un match difficile. Perciò, come puoi vedere ho vinto i primi due set 6-3, 6-3. Comunque ci sono stati lunghi scambi.

Ancora una volta ai quarti di finale a Parigi. Rafa sta soffrendo con la schiena. Pensi che avrai qualche opportunità? Pensi di poter vincere?
Ha vinto 6-1, 6-2, 6-1, quindi non penso che sia indebolito dalla sua schiena. Può vincere su tutte le superfici, specialmente sulla terra. Non ho visto l’ultimo match, ma l’ho visto in allenamento ed era piuttosto bravo.

Hai un approccio “match by match”, ma quando sai che giocherai contro Rafa Nadal, che è quasi invincibile qui, cosa pensi?
Non penso alla finale. Penso che Rafa sia bravo. Perciò secondo me non ha senso. Lo affronterò nei quarti di finale, ma ci sono ancora otto giocatori che si qualificheranno. Sicuramente, giocherò contro Rafa, devo accettarlo e cercare di fare del mio meglio. Tutti i match sono duri, ma è sicuro che è un po’ più complicato quando giochi contro Rafa sulla terra al Roland Garros. Ma sarebbe stato lo stesso discorso se avessi dovuto giocare contro Djokovic o Federer.

Questa è la decima volta che arrivi ai quarti di finale in un torneo Grande Slam. Rispetto a due anni e mezzo fa la tua condizione fisica è stata da fuoriclasse.
Sono molto solido e sono molto felice di questo. Ho avuto delle brutte giornate, ma non necessariamente durante i Grandi Slam. Finora Djokovic, Nadal e Federer hanno vinto molti Grandi Slam, perciò a loro va un grosso merito.

L’anno scorso hai disputato la finale contro Nadal, perciò quali lezioni hai imparato dalla finale dell’anno scorso?
Ero molto nervoso. Ero teso. Era un po’ troppo per me, ma adesso sono tranquillo, ho avuto tempo per abituarmi. Penso che sarò più tranquillo e più sereno e anche se non so esattamente quale sarà la mia condizione mentale contro di lui non voglio pensare alla finale dell’anno scorso.

Non so se ti spiace aver saputo dell’abdicazione del Re. Cosa ne pensi della sua decisione?
È normale, ogni storia ha una fine. Questo vale per tutti. Penso che abbia un figlio, perciò ha abdicato per lasciargli la corona e credo che suo figlio lo sapesse in anticipo. La monarchia è fondamentale nel nostro paese. Per quanto riguarda la mia opinione personale su di essa, la terrò per me. Ma la decisione presa dal Re era quella giusta. La vita va avanti. Gli auguro buona fortuna e adesso sarà più sereno.

Come puoi riuscire ad insinuare qualche dubbio nella mente di Rafa sulla terra?
Devi essere aggressivo e giocare bene. Certamente, è importante non commettere errori e devi riuscire a sostenere il suo ritmo per tutto il match.

Conosci molto bene Rafa, ma lui non conosce molto bene te perché hai cambiato aspetto. Hai cambiato look.
No, non rimarrà sorpreso perché mi ha già visto.

Hai un nuovo coach. Cosa ti dà in pìù? Perché l’hai cambiato?
Ho deciso di cambiare coach perché con Javier Piles non eravamo totalmente coinvolti. Il nuovo coach è molto felice di lavorare  e viaggiare con me. Perciò adesso sono con Rafa Garcia e quest’anno, il fatto di aver deciso di avere un nuovo coach, mi ha ripagato.

Pensi che il match di Monte Carlo avrà un impatto su quello di domani?
No, le cose sono cambiate da allora. Sarà un quarto di finale di un Grande Slam, al meglio dei cinque. È un match in più nella nostra carriera. Quando giocherò contro di lui? Mercoledì. Quindi, spero che mercoledì sarò al mio massimo livello.

Traduzione di Yelena Apebe

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