TENNIS – Il carismatico cipriota, rimasto senza coach, riassapora il successo dopo quattro anni sull’erba di Nottingham. Vesely continua a vincere, Cuevas nega il titolo a Cecchinato.
FRANKEN CHALLENGE
Furth, Germany
3-8 June 2014
Red Clay € 35,000
Sesto alloro nel mondo Challenger per Tobias Kamke, reduce da un discreto secondo turno al Roland Garros .Il 28 enne tedesco, che si riporta al n.ro 88, lo ha incamerato davanti al pubblico amico di Furth, teatro del suo primo successo su terra battuta. Glielo ha conteso in finale il ritrovato Inigo Cervantes, 24enne spagnolo ritornato brillantemente alle competizioni nel 2014 dopo aver dovuto saltare la stagione scorsa quasi interamente a causa di un brutto infortunio. Il finalista incassa preziosissimi punti in classifica da cui era praticamente uscito a causa della lunga inattività, ricollocandosi al n.ro 361. L’unico a strappare un set al futuro vincitore è stato però, al primo turno, il suo connazionale Roberto Carballes Baena, concreta speranza del movimento spagnolo che firma il suo best ranking al n.ro 182.
F Tobias Kamke (3) (GER) Inigo Cervantes (PR) (ESP) 6-3 6-2
SF Inigo Cervantes (PR) (ESP) Andrej Martin (4) (SVK) 6-0 6-3
SF Tobias Kamke (3) (GER) Andreas Haider-Maurer (2) (AUT) 6-1 6-2
QF Inigo Cervantes (PR) (ESP) Giovanni Lapentti (PR) (ECU) 6-1 4-6 6-2
QF Andrej Martin (4) (SVK) Adrian Menendez-Maceiras (6) (ESP) 6-1 6-7(1) 6-3
QF Tobias Kamke (3) (GER) Gregoire Burquier (7) (FRA) 6-3 6-2
QF Andreas Haider-Maurer (2) (AUT) Louk Sorensen (IRL) 6-3 6-0
Unicredit Czech Open
Prostejov, Czech Republik
2-7 June 2014
Red Clay € 106,500
Non conosce soste la crescita di Jiri Vesely. Il fenomenale ceco è giunto al suo quarto titolo a livello Challenger a soli 20 anni, e se lo scorso anno dovette alzare bandiera bianca in finale dinnanzi al suo espertissimo connazionale Radek Stepanek, quest’anno si è preso una sonora rivincita, manifestando tutti i progressi compiuti in dodici mesi. Il bis dello scontro generazionale , stavolta, è andato in scena in semifinale, ed è il secondo importante derby in pochi giorni che finisce appannaggio del giovane predestinato boemo, già abile a superare Lukas Rosol nel primo turno del Roland Garros. Vesely, in salita al n.ro 74, ha chiuso il torneo senza concedere un set. Nelle scorse settimane, grazie anche all’ottima semifinale colta a Dusseldorf, aveva già ampiamente dimostrato di poter fare la voce grossa anche nel circuito maggiore. Conferma il suo ottimo stato di forma anche lo slovacco Norbert Gombos ( best ranking al n.ro 131), costretto a rinviare la sua prima volta ma forte di ben tre finali raggiunte negli ultimi mesi.
F Jiri Vesely (6) (CZE) Norbert Gombos (SVK) 6-2 6-2
SF Jiri Vesely (6) (CZE) Radek Stepanek (1) (CZE) 7-5 7-6(1)
SF Norbert Gombos (SVK) Adam Pavlasek (WC) (CZE) 6-2 6-2
QF Radek Stepanek (1) (CZE) Axel Michon (FRA) 7-6(1) 6-4
QF Jiri Vesely (6) (CZE) Mikhail Kukushkin (4) (KAZ) 6-0 7-5
QF Adam Pavlasek (WC) (CZE) Lukas Rosol (3) (CZE) 5-7 7-6(4) 6-4
QF Norbert Gombos (SVK) Julian Reister (7) (GER) 1-6 7-6(4) 6-1
BRD ARAD CHALLENGER
Arad, Romania
3-8 June 2014
Red Clay € 35,000
Secondo successo in stagione per Damir Dzumhur. Proprio come a Mersin, teatro della prima affermazione del bosniaco, a capitolare in finale è stato lo spagnolo Pere Riba (87), fermo alla vittoria di Panama colta lo scorso Marzo. Il 22 enne di Sarajevo, reduce dalla brillante qualificazione al Roland Garros, è ormai ad un passo (109) dal regalare un posto fra i primi 100 al suo paese. Ormai definitivamente sulla via del pieno recupero Riba, che mette nel mirino il best ranking ottenuto tre anni fa ( N.ro 65 . Il rilievo più interessante del torneo è probabilmente la presenza in semifinale di Lucas Pouille (200), francese di grande talento che riscatta così un’infelice apparizione al Roland Garros, dove, beneficiando di una frettolosa wild card, si era visto respingere in tre rapidi set dall’argentino Juan Monaco.
F Damir Dzumhur (5) (BIH) Pere Riba (1) (ESP) 6-4 7-6(3)
SF Pere Riba (1) (ESP) Lucas Pouille (FRA) 6-3 7-5
SF Damir Dzumhur (5) (BIH) Chase Buchanan (USA) 3-6 6-0 6-1
QF Pere Riba (1) (ESP) Petru-Alexandru Luncanu (WC) (ROU) 6-2 6-1
QF Lucas Pouille (FRA) Martin Cuevas (Q) (URU) 6-2 6-1
QF Chase Buchanan (USA) Nikola Cacic (Q) (SRB) 6-3 6-3
QF Damir Dzumhur (5) (BIH) Uladzimir Ignatik (BLR) 6-4 6-4
XII Venice Challenge Save Cup
Mestre, Italy
3 – 8 June 2014
Red Clay € 42500,0
Pablo Cuevas, il guastafeste. Dimostratosi oramai nuovamente competitivo dopo l’Intervento chirurgico al ginocchio destro nel 2012 che lo aveva fatto scomparire dai radar del circuito, il 28 enne uruguaiano si è ritagliato un ruolo da ammazza-italiani in quel di Mestre. Gianluca Naso (289), Alessandro Giannessi (316) Paolo Lorenzi (81) e Marco Cecchinato (145) le racchette azzurre costrette ad assistere allo strapotere del vincitore, che quest’anno, oltre ad aver appena seriamente impensierito Fernando Verdasco al secondo turno del Roland Garros, ha raggiunto tre finali in soli cinque tornei disputati a livello Challenger. Grazie a questo rendimento, Cuevas è davvero prossimo al rientro fra i primi 100 (116). Nella manifestazione veneta, le maggiori difficoltà le ha incontrate in finale, dove Cecchinato è giunto purtroppo con le pile scariche dopo essere uscito vincitore da una battaglia in semifinale con lo spagnolo Daniel Gimeno-Traver (99), che si era procurato due match point. Per il 21 enne palermitano si tratta comunque del miglior risultato stagionale, che gli consente di ritoccare il suo primato (145). Piazzamento positivo per Paolo Lorenzi, semifinalista ai danni di un buon Thomas Fabbiano (166), fermatosi ai quarti, traguardo raggiunto anche da Andrea Arnaboldi (165), autore di una sorprendente qualificazione a Parigi .
F Pablo Cuevas (6) (URU) Marco Cecchinato (8) (ITA) 6-4 4-6 6-2
SF Pablo Cuevas (6) (URU) Paolo Lorenzi (1) (ITA) 6-3 6-3
SF Marco Cecchinato (8) (ITA) Daniel Gimeno-Traver (2) (ESP) 2-6 6-3 7-6(7)
QF Paolo Lorenzi (1) (ITA) Thomas Fabbiano (ITA) 6-1 6-3
QF Pablo Cuevas (6) (URU) Andrea Collarini (ARG) 6-1 6-3
QF Marco Cecchinato (8) (ITA) Andrea Arnaboldi (ITA) 6-2 7-6(3)
QF Daniel Gimeno-Traver (2) (ESP) Facundo Bagnis (7) (ARG) 6-1 7-6(8)
Aegon Trophy
Nottingham,
UK 3-8 June 2014
Grass $64,000
“Con questa vittoria ho ritrovato il mio tennis. Sono qui senza coach, non ho nessuno che mi dica cosa fare e posso contare solo su me stesso. Ho lavorato duro per molti anni, ma forse ci sono state delle cose che non ho fatto nella maniera giusta. Ultimamente ho capito di dover cambiare qualcosa e i risultati iniziano a vedersi”. Il redivivo Marcos Baghdatis torna a sollevare un trofeo per la prima volta dal 2010 a Nottingham, dove il suo percorso, complicato anche dalle avverse condizioni atmosferiche, si era presentato irto di ostacoli: Benjamin Becker al primo turno, Denis Kudla al secondo, Kenny De Schepper ai quarti, Igor Sijsling in semifinale e Marinko Matosevic. A diverso livello, cinque specialisti dei prati. Il 28enne cipriota li ha abbattuti come birilli uno dopo l’altro senza concedere un set, e andando ad incamerare il suo primo successo assoluto sull’erba, dove pure seppe regalarsi una semifinale a Wimbledon ben otto anni fa. Il divertente cipriota beneficia della vittoria inglese riavvicinando i primi 100 (114), lui che occupò anche l’ottava poltrona del ranking mondiale nel 2006. Si è fermata a 18 la striscia vincente del lussemburghese Gilles Muller (108), reduce da tre Challenger vinti consecutivamente e fermato in semifinale dall’australiano Marinko Matosevic (60).
F Marcos Baghdatis (Alt) (CYP) Marinko Matosevic (3) (AUS) 6-4 6-3
SF Marcos Baghdatis (Alt) (CYP) Igor Sijsling (1) (NED) 6-4 6-2
SF Marinko Matosevic (3) (AUS) Gilles Muller (LUX) 6-7(5) 7-6(2) 6-3
QF Igor Sijsling (1) (NED) Martin Fischer (Alt) (AUT) 6-4 6-4
QF Marcos Baghdatis (Alt) (CYP) Kenny De Schepper (5) (FRA) 6-4 7-6(1)
QF Marinko Matosevic (3) (AUS) Dimitar Kutrovsky (6) (BUL) 6-3 7-6(4)
QF Gilles Muller (LUX) Steve Johnson (2) (USA) 7-5 7-6(3)