TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Il quotidiano spagnolo AS ha rivolto alcune domande all’ex numero uno del mondo, che ha parlato del suo rapporto con Novak Djokovic e dello stato di forma di Rafael Nadal.
Boris Becker ha vinto il torneo di Wimbledon per ben tre volte. Dopo il ritiro e una parentesi come commentatore per la BBC, oggi può tornare a vincerlo come allenatore del serbo Novak Djokovic. Il periodico spagnolo AS ha rivolto alcune domande all’ex numero 1 del mondo.
Come vive questa nuova situazione?
Non posso negare che stare dietro al microfono mi divertiva e che un po’ mi manca. È chiaro che con la mia nuova situazione non potevo continuare a commentare. Dall’altro lato allenare un tennista come Novak Djokovic era una grande sfida. Ma sono sempre felice di far ritorno a Londra e a Wimbledon.
Com’è la sua relazione professionale con Djokovic?
Sa bene che non mi piace parlarne, devo essere molto attento: è una relazione di fiducia. Lui si fida di me, io di lui. Posso solo dire che Novak è un gran lavoratore. Vuole sempre migliorare e si sforza di farlo così tanto che a volte eccede. La parola che lo descrive al meglio è ‘perfezionista’.
Parliamo di Rafa Nadal, che oggi incontrerà Lukas Rosol, in un remake di quel celebre duello del 2012, quella sonora vittoria del ceco.
È successo un anno fa? Non l’anno scorso? Come passa il tempo.. In ogni caso, lo scenario è differente, si sono già rivisti quest’anno a Doha, si conoscono. Sarà una partita diversa. Rafa arriva in buona forma e lo ha dimostrato sull’erba dopo la finale del Roland Garros che è stata una grande dimostrazione di forza, Novak ha dato tutto. Posso dire che Rafa apprende più velocemente di altri: con o senza erba.
Ha visto il debutto di Rafa contro Klizan? Come le è sembrato dopo la sconfitta al primo turno del 2013 contro Darcis, con il dubbio del ginocchio?
Klizan è un ottimo tennista. Ho pensato che fosse un debutto abbastanza complicato per Nadal: anche più duro di quanto non si è rivelato. Però Rafa è arrivato a Wimbledon molto più preparato rispetto allo scorso anno, è riuscito ad adattarsi alla situazione come sa fare lui, e il risultato lo dimostra. Non smette mai di sorprendermi.