Wimbledon interviste, Federer: "Amo il tennis, mi sento fortunato"

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Wimbledon interviste, Federer: “Amo il tennis, mi sento fortunato”

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TENNIS WIMBLEDON INTERVISTE – Federer b. Muller 6-3 7-5 6-3. L’intervista del dopo partita.

Prima di adesso avevi giocato con Muller tre volte, battendolo, e in tutti e tre i casi hai poi vinto il torneo. È una sorta di portafortuna?
Davvero? Controllerò! Sono contento di sentirlo! Sono contento anche dell’incontro di oggi, sapevo sarebbe potuto essere difficile e si è visto mi sembra nel secondo set, quando per quattro game consecutivi con lui al servizio non ho visto praticamente mai la palla. La pausa per pioggia mi ha aiutato, mi sono schiarito le idee su come rispondere; non ti rende la vita facile, scambi cortissimi, serve bene. Sono contento di come ho giocato e della notizia su di lui! (ride)

Quali aggiustamenti hai dovuto adoperare con il tetto chiuso?Contro un giocatore del genere non c’è molto da cambiare, dipende dal suo servizio e dai primi colpi dello scambio. Sarebbe stato diverso contro un giocatore da fondo.

Devo chiederti cosa pensi del prossimo match dei Mondiali, tra Svizzera e Argentina?
Non siamo i favoriti, ma nel calcio si sa, può succedere di tutto; sono stato contento di come ci siamo qualificati e abbiamo giocato ieri. Sarà qualcosa di speciale per il pubblico svizzero, vedremo quello che probabilmente è il miglior giocatore del mondo.

I tuo i genitori erano nel royal box. A parte la famiglia, qual è l’aspetto più bello dell’essere Roger Federer? Cosa ti piace della tua vita?
Mi sento molto fortunato a poter viaggiare, so che molte persone sognano di vedere determinati posti o città particolari. Ho questa chance da quando ero piccolo, in vacanza viaggiavo molto con i miei genitori, da junior la federazione mi ha aiutato molto. Poter viaggiare con una famiglia è splendido, e poter incontrare persone diverse in ogni paese è altrettanto incredibile; direi che questi sono gli aspetti più belli. E amo il tennis, per quello che è.

Preferisci partite come quella di oggi, con pochi colpi, o scambi più lunghi, sull’erba?
Direi che mi vanno bene entrambi i casi; mi piacciono questi match dove a prevalere è il servizio, anche se non è divertente se riesci ad entrare in nessun turno di risposta. Ma sono cresciuto giocando molti match del genere, per cui ho imparato a rimanere calmo e non innervosirmi. Non devi farti sorprendere quando ti si presente una situazione in cui devi passare il tuo avversario a rete, mi piace una situazione del genere.

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