Wimbledon, dura solo 4 game il sogno di Bolelli

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Wimbledon, dura solo 4 game il sogno di Bolelli

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIP-Non ce l’ha fatta Simone Bolelli a completare l’opera iniziata sabato. Peccato, perché anche oggi ha avuto le sue possibilità.Alla fine a giocare contro Raonic un non impossibile ottavo di finale ci va Kei Nishikori. Ma davvero c’è da mangiarsi le mani per le occasioni sciupate tra sabato e oggi da Simone Bolelli, al quale comunque deve andare solo un grazie per il bel torneo disputato sui prati di Church Road.

Quando entrano in campo Bolelli e Nishikori il campo numero 5 è stracolmo, con i giapponesi che hanno occupato praticamente tutti i posti a sedere. I cronisti italiani si adattano in qualche modo restando un po’ basiti dal vedere alcuni spettatori che dopo il riscaldamento lasciano il loro posto per andare chissà dove. Meglio così, perché almeno abbiamo visto qualcos’altro oltre che la schiena del giudice di sedia. Si cerca di comprendere dall’espressione come hanno passato il week-end i due protagonisti della vicenda e di trarre auspici dal riscaldamento. Nishikori sbaglia di più, che sia un buon viatico?

In effetti il giapponese parte male, si trova subito sotto 15/40 ma a questo punto comincia a vincere la partita perché semplicemente cerca il rovescio di Bolelli. Una volta lungo, una volta corto, l’altra in rete il giapponese risale e tiene il complicato turno di servizio. Quando nel game successivo Simone tiene a zero la battuta sembra che il match possa essere ancora lungo. Ci sbagliavamo, purtroppo, perché nel game successivo a Nishikori basta servire appunto sul rovescio per portarsi sul 5 a 4. Sul cambio di campo arrivano i primi fantasmi: come reggerà Simone la pressione di servire sempre per salavare il match? Male, molto male. Dopo un buon S&V Nishikori trova due punti facili ancora sul rovescio di Bolelli, ma a due punti dal match, il giapponese gioca molto male due seconde di Simone. La terza volta non va bene, la seconda è troppo lunga e Nishikori va sul 40 pari. Il giapponese gioca con grande attenzione il punto successivo, Bolelli mette in rete il rovescio e deve subire il primo match point. Sarà anche l’ultimo perché nel punto successivo ancora il rovescio tradisce l’italiano e regala ad un felicissimo Kei, l’ottavo di finale.

 

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