L'ITF vieta la Coppa Davis in Israele e Ucraina, che dovranno trovare nuove sedi

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L’ITF vieta la Coppa Davis in Israele e Ucraina, che dovranno trovare nuove sedi

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TENNIS – L’ITF, la Federazione Internazionale, ha deciso che gli incontri di Coppa Davis da disputare in Ucraina e Israele verranno spostati per motivi di sicurezza

La Federazione tennistica internazionale ha respinto il ricorso presentato dall’associazione tennistica di Israele per la disputa dell’incontro contro l’Argentina in programma dal 12 al 14 settembre prossimo, e che originariamente avrebbe dovuto disputarsi nello stato di Israele. L’ITF ha deciso che la gara di playoff, che doveva giocarsi a Tel Aviv, si disputerà invece in campo neutro. L’ITF ha comunicato che Israele ha tempo fino a giovedì 14 agosto per scegliere una nazione dove tenere la competizione. Il board della Federazione ha pubblicato un comunicato stampa dove si mette in evidenza la mancanza di condizioni di sicurezza per i giocatori e lo staff nella nazione impegnata nel conflitto contro Gaza.

L’ITF ha inoltre accolto il ricorso del Belgio contro la decisione di giocare la gara contro l’Ucraina proprio in Ucraina, sempre dal 12 al 14 settembre prossimo. “La sfida non si giocherà in Ucraina”, ha scritto il board. Come per Israele, anche all’Ucraina sono stati concessi 5 giorni per decidere una nuova sede per lo svolgimento dell’incontro.

Se l’Ucraina e Israele sceglieranno altre nazioni che saranno accolte positivamente come sedi dalla ITF, conserveranno il diritto di scegliere la superficie di gioco poiché saranno comunque considerate nazioni ospitanti. Se così non sarà, l’ITF si riserva il diritto di spostare gli incontri in altre nazioni o addirittura in Belgio e Argentina.

Il presidente Ricci Bitti ha specificato che queste sono state “decisioni difficili da prendere ma prese proprio per salvaguardare i giocatori, gli spettatori e tutti gli ufficiali di gara. Questa è la priorità della Federazione e il board ha deciso che non era il caso di correre rischi giocando gli incontri in Ucraina e Israele, per via della situazione politica attuale e futura“.

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