ATP Cincinnati: Fognini nei quarti, Djokovic fuori!

Senza categoria

ATP Cincinnati: Fognini nei quarti, Djokovic fuori!

Pubblicato

il

 

TENNIS – A Cincinnati Fognini centra per la prima volta i quarti battendo Lu, mentre Djokovic si fa sorprendere in due set da Robredo. Murray d’un soffio su Isner. Marin Cilic dura solo un set contro Stan Wawrinka . Benneteau deve lottare solo nel primo set contro Janowicz. Federer in tre set su Monfils.

(15) F. Fognini b. Y. H. Lu 3-6, 6-3, 6-3 (Vanni Gibertini)

Vittoria in rimonta da parte di Fabio Fognini che approfitta del buon tabellone apertosi davanti a lui dopo la sconfitta di Berdych ed avanza per la prima volta in carriera ai quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Si tratta del secondo quarto di finale in carriera in un torneo di questo livello per Fognini, il primo al di fuori della terra battuta, dopo la semifinale raggiunta a Montecarlo nel 2013.

Fabio ha portato avanti nel corso di tutta la partita un dialogo con il giudice di sedia Damien Dumusois, dialogo che ha toccato diversi argomenti, dal timing della chiamata del fallo di piede all’opportunità di fare overrule su certe chiamate, ma bisogna riconoscere al ligure di non aver mai perso la trebisonda e di aver limitato al minimo indispensabile i suoi passaggi a vuoti così da poter avere la meglio su un avversario sicuramente ben dotato tecnicamente ed alquanto volenteroso, ma che dal punto di vista tennistico è sicuramente un gradino sotto a Fognini.

Il match non era partito bene per “crazy Fabio”: piuttosto lento ad uscire dai blocchi, si lascia breakkare subito al secondo game, va sotto 0-3 e deve salvarsi da due palle del doppio break, dalle quali tuttavia esce in maniera molto brillante con due diritti vincenti. Lu è ben disciplinato, gioca profondo ed esprime un tennis a tutto campo pulito ed efficace: il break iniziale si dimostra decisivo per il parziale, che prende la strada del cinese di Taipei dopo soli 31 minuti.

Lu avrebbe la possibilità di andare avanti di un break subito anche nel secondo set, ma Fognini dice di no con due colpi vincenti alle due palle break concesse. Lu continua a macinare il suo gioco, che però è meno efficace dato che i suoi colpi hanno perso un po’ di incisività. Un paio di errori gli costano il break al quarto gioco, ed anche in questo parziale è quel solo break a fare la differenza.

All’inizio del terzo parziale Fognini ha un altro dialogo piuttosto acceso con il giudice di sedia, ma invece di essere lui a perdere la concentrazione e regalare punti, è il suo avversario che sul 2-2 gioca un game di peste, soprattutto con il diritto, e lancia Fognini che poi si issa sul 4-2 ed avanza poi fino alla fine senza esitare, sostenuto dal suo grande gioco di gambe e dalle sue notevoli qualità di difensore.

Nei quarti Fognini incontrerà la testa di serie n.5 Milos Raonic, che ha superato 6-7 6-3 7-6 la wild card americana Steve Johnson.

(16) T. Robredo b. (1) N. Djokovic 7-6(6), 7-5 (Luca Palumbo)

Clamorosa sconfitta per Novak Djokovic uscito agli ottavi di finale contro lo spagnolo Tommy Robredo 76(6) 75. Lo spagnolo torna a battere il serbo dopo 9 anni, nel 2005 a Parigi Bercy Robredo sconfisse il 18enne Djokovic 64 63. Da quel momento 6 sconfitte con l’ultimo precedente recente a Miami nello scorso marzo. Djokovic in avvio appare non lucido come nella partita precedente con Simon con tanti errori con entrambi i fondamentali (ben 14 gli errori gratuiti nel primo set). Robredo ne approfitta e nel 5 game strappa a 15 il servizio del serbo giocando un magistrale game alla risposta con risposte profondissime che non hanno lasciato scampo al numero uno del mondo. Il controbreak del serbo però è quasi immediato, sul 4-3 per Robredo il serbo conquista la prima palla break del match grazie all’errore dello spagnolo che non trova la riga per pochissimo con il suo tentativo di vincente. Nello scambio successivo lo spagnolo va fuori giri con il diritto e la parità si ristabilisce. Il break non scuote il serbo che sembra mentalmente fuori dal match, nel 9 game sbaglia due rovesci non irresistibili e porta Robredo nuovamente sul 15-40. Il campione in questo momento esce fuori e grazie al servizio riesce prima ad annullare le palle break e successivamente a vincere il game. Robredo non soffre la pressione di servire per rimanere nel set e agevolmente tiene il suo servizio a 15. Nei successivi turni di servizio i due giocatori non concedono nulla e si arriva quindi al tie break. Robredo ottiene subito il minibreak in apertura continuando ad essere molto aggressivo alla risposta. Nei successivi due punti è bravo a non concedere nulla al serbo portandosi quindi sul 3-0. Novak rimane in scia dell’avversario vincendo i due punti successivi. Sul 3-2 Robredo commette un doppio fallo con la complicità della rete che trascina la sua seconda palla fuori. Effettuato il cambio campo lo spagnolo sale in cattedra vincendo 3 punti consecutivi (2 sul servizio Djokovic) e portandosi a 3 set point di cui due sul proprio servizio. Nel primo lo spagnolo sbaglia da molto lontano con il diritto, nel secondo Robredo trova una grandissima difesa di Djokovic che lo passa dopo la sua discesa a rete con un sontuoso passante di diritto. Nel terzo set point lo scambio è ancora durissimo e ancora una volta il tentativo di Robredo di chiudere con un vincente esce fuori di pochissimo. Sul 6-6 e servizio Djokovic, lo spagnolo trova ancora una volta una grande risposta di diritto portandosi al 4 set point. Il quarto è quello giusto: la sua prima di servizio trova un pezzettino di riga che gli vale il meritato set.
Nel secondo set ci si aspetta una reazione di Djokovic che mai arriverà. I turni di battuta scorrono velocemente con i due avversari incapaci di arrivare ad una palla break fino al 5-4 per Robredo. Djokovic serve per rimanere nel match ma sul 15-30 commette un doppio fallo che porta l’avversario a 2 match point. Qui ritrova il servizio che gli permette di annullare i due match point e di vincere il game. La partita potrebbe girare a suo favore ma Robredo ancora una volta tiene il servizio senza patemi. Sul 6-5 lo spagnolo chiama il fisioterapista per un presunto crampo al polpaccio. La partita si interrompe per 10′ in un  momento cruciale del match. Sul 30-30 Djokovic sbaglia un comodo diritto portando l’avversario al terzo match point. Quest’ultimo sarà quello buono: Robredo disegna il campo e sul tentativo disperato di lob del serbo chiude con lo smash dopo 1h e 47′ mostrando la sua enorme felicità alle telecamere.
Per lui ai quarti di finale David Ferrer (vincente su Youzhny per 7-5 6-0), per il serbo dopo lo splendido successo di Wimbledon e il matrimonio di luglio con la sua compagna Jelena Ristic due battute di arresto che nel modo in cui sono avvenute fanno preoccupare in vista degli US Open.

(3) S.Wawrinka b M.Cilic (14) 3-6 6-0 6-1 (Luca De Gaspari)

Marin Cilic ha giocato un primo set eccellente, da lì in poi è come se avesse lasciato il campo: Stan Wawrinka vince in rimonta sul croato infilando un parziale di 12 giochi a 1 dopo aver perso il perso il primo set. Lo svizzero chiude in appena 1h22 un match che sembrava essere tutto tranne che semplice per lui.

Il N.14 del seeding vince con pieno merito il primo set sfoggiando un tennis brillante e sfruttando la prima occasione utile nel secondo gioco dell’incontro al terzo tentativo dopo essersi portato 0-40 sul servizio dello svizzero. Rimarrà l’unico break e l’ultima palla break del set con Wawrinka abbastanza incostante e un Cilic brillantissimo specialmente nei pressi della rete. Chiude il set con 3 serve&volley vincenti su 4 punti per un bilancio nel parziale di 11 vincenti e 6 errori.

Per spiegare poi la partita basterebbe dire che da lì in avanti il tabellino di Cilic dirà 5 vincenti e 28 errori gratuiti. Il croato è apparso menomato da un problema al bicipite del braccio destro per cui ha chiesto l’intervento del fisioterapista alla fine del secondo set. Un secondo set perso 6-0 con un parziale di 25 punti a 9. Wawrinka ormai ha centrato completamente il suo favoloso rovescio e comincia a macinare vincenti a raffica capendo che l’avversario non è più lo stesso nel primo set.

Dopo l’intervento del fisioterapista Cilic riesce a tenere con relativo agio il primo turno di servizio del terzo set interrompendo una striscia di sette giochi consecutivi dello svizzero; ma è solo un momento: Wawrinka gli strappa il servizio a 15 nel quarto gioco e nonostante l’orgoglio, Cilic si arrende anche nel quinto gioco dopo aver mancato un break point prima di cedere ai vantaggi. Stan non ha pietà alcuna e recupera il sesto game dopo essere stato sotto 40-15 per l’ennesimo break. Cilic getta la spugna e si arrende deluso da una partita che sembrava promettere molto di più per lui.

Wawrinka è apparso molto buono anche se ovviamente è difficile capire quanto ci sia di suo in questo risultato rotondo nei due set successivi al primo. Grande occasione per lui domani, dato che affronterà da netto favorito Julien Benneteau che ha sconfitto sempre oggi pomeriggio Jerzy Janowicz per 7-5 6-1 in appena 1h14 minuti sul campo Grandstand.

(8) A. Murray b. (11) J. Isner 6-7(3), 6-4, 7-6(2) (Milena Ferrante)

Il Murray che si presenta agli open di Cincinnati pare un coacervo di interrogativi. La sua carriera è già in declino o i semideludenti risultati post Roland Garros denunciano semplicemente il bisogno di un periodo più lungo di adattamento post infortunio? I problemi sono più mentali o più fisici? Probabilmente non lo sa nemmeno lui. Il cemento statunitense potrebbe essere per lo scozzese un terreno favorevole agli allori solo se Murray riequilibrerà l’altalena della propria emotività, considerato anche che la sua posizione in classifica non gli consente ingressi in torneo al rallentatore.

Isner non è, per ovvie ragioni, il cliente migliore per dar pace alle ansie. Dopo un set in cui entrambi servono in modo solido, il tie-break sembra svoltare verso Murray che si porta sul 3-1 a causa di un errore dell’avversario. Peccato che con un errore di dritto e due seconde da regalo di Natale Murray concede tutti i punti successivi cedendo il primo set (tie-break: 7-3).

Approfittando di un calo dell’avversario nel primo gioco del secondo set, lo scozzese raddrizza la sua tremebonda sorte. Il gioco si stabilizza nel terzo set in cui entrambi procedono appaiati con Murray che continua a soffrire per i guai prodotti da una seconda troppo debole tanto da concedere un match point sul 5-6 con due doppi falli consecutivi. È qui che finalmente suona la proverbiale sveglia: con un sussulto d’orgoglio e Murray mette in moto la sua classe, spazza via un altro matchpoint e si impone al tie-break su un Isner che cede graziosamente il passo. Federer potrebbe essere in agguato e Murray dovrà provare a trascorrere una nottata meno ansiosa e raddrizzare le percentuali al servizio se vuole tentare di tenergli testa.

(2) R. Federer b.  (23) G. Monfils 6-4 4-6 6-3 (Ruggero Canevazzi)

Roger Federer approda ai quarti di finale del Master 1000 di Cincinnati superando in tre combattuti set un redivivo Gael Monfils. Dopo due set altalenanti, caratterizzati da qualche bella giocata ma anche da diversi errori, il francese e lo svizzero alzano nettamente il livello di gioco nel terzo parziale regalando colpi e soluzioni di pregevole fattura, sia dal fondo che a rete, dove un aggressivo Federer ha fatto la differenza.

Nel primo set la testa di serie n.2 del tabellone subisce il break in avvio, fallisce una palla del contro break nel gioco successivo (gran passante di Monfils), poi tiene il servizio e al quarto gioco impatta sul 2 pari aprendosi il campo e chiudendo col dritto dal centro a uscire. Il match segue i servizi fino al 5-4 Federer, quando il transalpino ha un evidente passaggio a vuoto e consegna a zero battuta e parziale all’avversario.

Nel secondo set l’elvetico dà l’impressione di poter chiudere il match andando ripetutamente vicino al break, ma fallisce due break-point. Il finalista di Wimbledon si salva sul 3-3 grazie a una chiamata errata che nega all’avversario tre palle break consecutive, ma è solo il preludio al break di Monfils, che arriva puntuale due giochi dopo sul 4-4, con prima un dritto e poi un rovescio mal eseguiti da Roger che finiscono oltre la linea di fondo. Il n.23 del ranking serve per il set e chiude con un bel vincente al primo set-point.

Il terzo parziale è caratterizzato da meno gratuiti e più vincenti da parte di entrambi: nel game d’apertura lo svizzero annulla una palla break grazie a una gran voleé di rovescio dopo un attacco profondo. Due giochi più tardi il francese non può sfruttare altri due break-point in virtù di tre ottime prime del campione di Basilea. La chiave di volta del match è l’ottavo game, quando Monfils serve sul 4-3 per l’avversario e si ritrova 15-40, complice una risposta di Federer baciata da un nastro elvetico che sporca la traettoria della palla quel tanto che basta per farla morire appena di là dalla rete. Il francese annulla la prima palla break ma non può nulla quando un ottimo rovescio in back dello svizzero gli permette di sfondare col dritto successivo. Sul 5-3 Federer non si fa pregare e chiude al primo match point, prendendosi il punto a rete tra gli applausi del pubblico dell’Ohio.

Un ritrovato Monfils, che si spera finalmente recuperato dagli infortuni, saluta il torneo mentre il 5 volte vincitore di Cincinnati sfiderà nella notte tra venerdì e sabato Andy Murray, nel quarto di finale che designerà l’unico dei Fab Four a trovare un posto in semifinale.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement