Pagellone Cincinnati: Federer e Benneteau al top, disastro Djokovic

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Pagellone Cincinnati: Federer e Benneteau al top, disastro Djokovic

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TENNIS – Nel torneo che ha visto il ritorno al successo di Federer ottimi Ferrer e Benneteau, promossi  con qualche riserva Murray, Raonic e Fognini, mentre Djokovic e Berdych deludono ancora è Tsonga…è in vacanza.

 

Roger Federer, voto 9
Ok, non ha avuto un tabellone impossibile e non è sembrato irresistibile soprattutto in finale ( quel secondo set è da film horror) ma le versioni apprezzate contro Murray e Raonic sono state DOC.
Un Federer avanti tutta come vuole zio Stefan è comunque uno spettacolo per gli occhi anche a costo di qualche passante di troppo. Alcune soluzioni al volo sono gemme di rara bellezza.
E poi, vogliamo ricodare dov’era Roger lo scorso anno a Cincinnati, perso tra dubbi fisici, tecnici e tecnologici? Insomma quello che sembrava un ex quest’anno ha centrato otto finali, di cui quattro consecutive, e visti gli acciacchi di Nadal, i problemi post-matrimoniali di Nole, i dubbi di Murray e il sapore acerbo dei vari Dimitrov e Raonic non è una follia immaginarlo molto competitivo fino in fondo a New York.

David Ferrer, voto 8,5
Cosa dire? Quando i primissimi toppano lui c’è sempre. Non avrei scommesso un euro lo scorso anno e nemmeno qualche settimana fa su un Ferrer in finale in un 1000 sul cemento ma…chapeau! David non finisce di stupire e resta sempre un esempio per tutti quelli che ambiscono a diventare giocatori di vertice.
Miracolato con Kholschreiber, autoritario con Youzhny, solido con Robredo e Bennetteau.
E quanti sono stati in grado di dare 6-1 a Federer sul cemento? Forse nel terzo set avrebbe potuto osare un po’ di più ma non possiamo chiedere la luna, non è mai facile scendere in campo sapendo che il tuo avversario ti ha battuto quindici volte su quindici.

Julien Bennetau, voto 9
Che il tennis non sia uno sport per giovani oramai lo abbiamo capito, ma il francese quest’anno si sta spingendo oltre ogni limite. Dopo il trionfo in doppio al Roland Garros che ha mandato in visibilio lo Chatrier ( ero li e sembrava che la Francia avesse vinto i mondiali di calcio) ecco la prima semifinale in un 1000.
Anche lui sopravvissuto ai match point al primo turno, porta con sé gli scalpi di Wawrinka e Janowicz e adesso è pronto per sfatare il tabù che non lo vede mai vincente nel circuito.

Milos Raonic, voto 6,5
Aspiranti top player crescono…ma non troppo. Dopo il flop di Toronto qui Milos è arrivato in semifinale, rischiando molto con Steve Jhonson e lasciando un solo game a Fognini. Con Federer si può perdere e lui ci ha perso per la sesta volta su sei. Quello che lascia perplessi è il modo nel quale (non) ha affrontato Roger anche perchè è impossibile che coach Ljubo, che tante legnate ha preso dallo svizzero, non gli abbia dato i giusti suggerimenti. L’impressione è che mentalmente, ancor prima che tecnicamente, non sia ancora pronto per il definitivo salto di qualità.
Andy Murray, voto 6
Piccoli segnali di risveglio dal pianeta Scozia. Il modo in cui Andy è riuscito a salvare la pelle contro Isner è un buon viatico per lo Us Open. Ma ci sono ancora troppe pause nel gioco del campione olimpico, si veda il secondo set contro Federer nel quale si è fatto rimontare dal 4-1 pesante inanellando una serie infinita di errori. Forse la distanza dei tre set su cinque potrà aiutarlo.

Fabio Fognini, voto 6,5
Al netto dei soliti migugni e delle solite sceneggiate è stato un buon torneo per il nostro numero uno che raggiunge per la prima volta i quarti in un 1000 fuori dalla terra rossa e rientra tra i top 20. Per carità poteva perdere al primo turno con Roger-Vasselin, Lu e Hewitt non sono fenomeni ma ai quarti è arrivato e non era scontato di questi tempi. La resa incondizionata contro Raonic, non so fino a che punto dovuta al problema fisico, abbassa decisamente il voto.

Novak Djokovic, voto 4
Continuano le vacanze matrimoniali post Wimbledon del serbo che dopo Toronto fa flop anche in Ohio rinviando ancora una volta l’assalto al Golden Super Fantastic Master…o come diavolo si chiami! Francamente dopo il Canada non era pensabile che cedesse in due set a Robredo (voto 8) ma così vanno le cose e allora urge una sveglia entro l’inizio della prossima settimana…

Thomas Berdych, voto 3
Per una volta dà ragione a quelli che lo chiamano Perdych. Inguardabile contro Lu e in generale abbastanza giù di tono da un po’ di tempo a questa parte. La sensazione è che il meglio l’abbia già dato e senza una svolta decisa a New York il master ed anche la top 10 diventa a rischio.

Jo Wilfried Tsonga, S.V.
Lo so che meriterebbe 4 ma dopo una sertimana da leone e gli inevitabili festeggiamenti non si poteva pretendere che il francese replicasse a Cincinnati. Un solo dubbio: i baccanali finiranno per la prossima settimana? Perché con i vari top player in difficoltà sarebbe un peccato che Jo non si presentasse al massimo della forma.

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