Us Open interviste, Berdych:"Giornata negativa, devo migliorare e spero di farlo con Lendl"

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Us Open interviste, Berdych:”Giornata negativa, devo migliorare e spero di farlo con Lendl”

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TENNIS US OPEN – Quarti di finale. M. Cilic[14] b. T. Berdych[6] 6-2, 6-4, 7-6. L’intervista del dopo partita. (Trad. Andrea Pagnozzi).

Oggi ha semplicemente giocato meglio di te? Con lui hai già giocato diverse volte. Puoi valutare come sta giocando ora?

Si, ho iniziato in modo terribile. Non è stato il modo ideale per iniziare una partita di uno Slam e poi recuperare è stato molto difficile. Il mio servizio non ha funzionato e quando costruisci un game su questo fondamentale, diventa poi dura cambiare e cercare di fare altro. Oggi non è stato il mio giorno, questo è tutto. Ma questo è il tennis, ora devo riposare e andare avanti. Lui invece ha giocato molto bene e merita di essere in semifinale. E’ solido e anche nel terzo set quando ero vicino, lo ha dimostrato. Penso stia disputando la sua migliore stagione ed io non sto giocando il mio miglior tennis, lo sto cercando e voglio lavorare duro per questo. Poi ci sono episodi, come la chiamata sul doppio rimbalzo nel terzo set, ma lascio decidere a chi ha visto e ne capisce di tennis.

E’ difficile pensare di dover passare alla terra per giocare la semifinale di Coppa Davis? (seconda parte di domanda indistinguibile)

No assolutamente no. Il pensiero non mi ha frenato oggi e la partita di oggi non pregiudica la semifinale in Davis. E’ una competizione che adoro e l’abbiamo vinta due volte di fila, non abbiamo pressione e non c’è stress. La terra non rievoca pensieri positivi in questo 2014 ma giocheremo su ottimi campi e non in zone fangose o morbide, dal cattivo rimbalzo. Non ho nulla da dire, quando la terra è eccellente ed è per questo che andare al Roland Garros sarà sempre un piacere.

Pensi che Marin sta giocando abbastanza bene, da poter vincere questo torneo?

Difficile giudicare, perchè gli avversari che affronta non sono tutti uguali. Però sta giocando bene e se vuole proseguire, perchè no?Certo nel tabellone ci sono ancora Roger e Novak e le cose non cambiano da diverso tempo (Sorride).

Sono stato sorpreso di sentire che sei andato in un ristorante francese a New York. Conosco il posto, ti piace? Cosa hai mangiato?

Si? Allora sai di cosa parlo. Mi piace la cucina francese e il posto mi è piaciuto. E’ la prima volta che un nostro amico ci ha portato lì. E’ stata davvero una bella esperienza. Ho mangiato pollo con patate e tanti dolci che non abbiamo neanche dovuto chiedere. Ero davvero sazio, ma è stato bello. Grazie.

Hai perso con Marin a Wimbledon. Cosa c’era di diverso questa estate?Avevi un piano per questa partita?

Il risultato è lo stesso, orribile sin dall’inizio. Se giochi così male contro Marin, non potrai mai vincere e non importa che oggi fosse un altro luogo, con altri orari e un’altra superficie. Ha vinto di nuovo e lavorerò per batterlo la prossima volta.

Hai raggiunto tanti Quarti di finale, sei stato in semifinale ed anche in finale. Per tanti tennisti i Quarti rappresentano un traguardo prestigioso. A te forse ormai si chiede di più?

Raggiungere i Quarti è sempre complicato e occorre prendere ritmo e superare le prime avversità, non è facile. Poi è vero  che un torneo lo puoi giudicare solo nelle due partite conclusive dopo i Quarti ed io effettivamente voglio di più, voglio giocare meglio e arrivare in fondo. Questo è tutto.

Ci sono due tornei in uno?

Si è così. Proprio come nel campionato mondiale di hockey su ghiaccio. Se vinci i Quarti di finale inizia un mini-torneo dove lotti per la medaglia e se perdi prima non hai fatto nulla di speciale. E’ molto simile al tennis.

Se ripensi all’Australia ti penti di qualcosa? Se avessi vinto con Wawrinka nello Slam, saresti potuto diventare campione.

No, non la penso così. Potrei dirti di dieci partite del genere e ne verrebbero stravolti interi tornei quindi non so. E’ stata una grande partita e una grande esperienza, dall’esito negativo. Occorre talento, ma anche fortuna e nel nostro sport ancora di più.

Ci sei andato molto vicino più volte, quanto vuoi vincere uno Slam?

Bisogna essere pazienti e poi ci sono quei quattro ragazzi che stanno “rubando” tutto. Diamo la caccia a loro ma non è facile. Meritano i loro successi ed è una bella sfida. Cerco di migliorare anno dopo anno.

Dici che i quattro si spartiscono gli Slam e “rubano tutto”. Cosa devi fare per cambiare la situazione?

(Sorride). Ho già ricevuto tante di queste domande e ho sempre meno risposte. Se ci fossi riuscito ora forse avrei altre domande, ma si sa, occorre seguire il piano giusto. Per ora non è stato giusto e quindi devo solo tornare a lavorare e lavorare ancora per essere sempre più preparato.

Hai mai pensato di lavorare con Ivan Lendl?Ha aiutato Andy a fare quel passo successivo ed è ceco come te.

Ci stavo pensando sicuramente. Ci vuole il momento giusto e la giusta tempistica perchè possa accadere. Spero che quel momento sia vicino. Incrocio le dita.

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