Italia contro la Svizzera, Federer e la storia (Gazzetta dello Sport)

C’è un avversario in più, per l’Italia che da domani nella semifinale di Davis affronta la Svizzera al Palaexpo di Ginevra (con diretta quotidiana su SuperTennis), come se non bastasse il valore di Federer e Wawrinka, numero tre e numero quattro del mondo. Tra gli azzurri e l’obiettivo sinceramente assai difficile della finale, infatti, si frappone pure la storia: il più prestigioso trofeo a squadre del tennis è l’ultimo ostacolo tra Sua Maestà Federer e il mito assoluto, l’unica perla che manca alla sua collezione di tesori. Non è un caso, perciò, che il vincitore di 17 Slam, nell’anno della consacrazione di Wawrinka (re degli Australian Open), abbia scelto di giocarla fin dal turno iniziale, consapevole della straordinaria occasione che gli presenta stavolta il destino.

Dunque, il clima a Ginevra sarà quasi di attesa messianica, in attesa di sapere, a mezzogiorno di oggi, l’incrocio dei match delle tre giornate (sorteggio alla Victoria Hall). Nonostante i pronostici, l’Italia proverà a sottrarsi al ruolo di valletta pronta al sacrificio, come prova a spiegare il c.t. Barazzutti: «Sarà dura affrontare una squadra di campioni, ma ci proveremo fino all’ultimo punto». Su una superficie indoor veloce (ma non velocissima) le voci della vigilia danno per certo, accanto al titolarissimo Fognini, l’impiego di Simone Bolelli (Seppi e Lorenzi gli altri convocati), uscito molto carico dagli Us Open. Fabio, dal canto suo, cercherà di recuperare spirito e condizione che ad aprile gli permisero di battere Murray (…)