TENNIS – Stavaux, il manager di Marin Cilic, confessa al magazine sportivo croato Sportske Novosti quale vita frenetica stia conducendo ora che il suo protetto ha vinto gli US Open

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Forse non tutti i giornalisti sono entusiasti del fatto che il manager del campione degli US Open sia sempre accanto a lui e gestisca in prima persona i rapporti con i media per il suo assistito, ma il ruolo di Vincent Stavaux nell’incredibile successo di Marin Cilic non è marginale, anzi.
Il belga è entrato a far parte del team di Cilic dal Roland Garros 2013. In realtà Stavaux è arrivato prima, quando il team non esisteva ancora e Cilic si era appena separato dal suo storico coach Bob Brett. Stavaux ha raccontato al quotidiano croato Sportske novosti com’è cambiata la sua vita dopo la vittoria di Marin a Flushing Meadows.

“Conoscevo Marin da tanto, ancora dai tempi in cui lavoravo con Justine Henin. Poi per un periodo sono stato fuori dal mondo del tennis ed è stato veramente un caso che abbiamo iniziato a lavorare assieme. La prima decisione è stata quella di scegliere Goran (Ivanisevic n.d.r) come allenatore. Slaven Hrvoj già lo seguiva per la parte di preparazione fisica, abbiamo aggiunto un fisioterapista ed ecco che Marin ha finalmente avuto attorno a sé una vera squadra“.

Marin Cilic ha così avuto il primo vero manager e il supporto necessario a dare una svolta alla propria carriera.
“Prima del mio arrivo lui si occupava veramente di qualsiasi cosa. Persino di prenotare i biglietti aerei e l’albergo per chi viaggiava con lui. Incredibile! Non conosco un tennista che abbia avuto successo gestendosi in questa maniera e lui era comunque riuscito ad entrare nei top 10 (nel febbraio 2010 n.d.r.)“.

Con l’arrivo di Stavaux è cambiato tutto. Dal rapporto con i giornalisti, che viene curato dal manager belga, al concentrarsi solo sulle cose importanti, Cilic è diventato un professionista a 360 gradi.
“Un giocatore di tennis di vertice deve preoccuparsi solo di una cosa, ovvero del suo gioco. Non deve occuparsi di nient’altro. Naturalmente deve decidere, ma non deve organizzare, concordare con i media le interviste o fare chissà cos’altro ancora. Questo è il mio lavoro“.

La vittoria di Cilic a New York ha avuto un notevole impatto sull’attività del manager belga, che anche ad Amsterdam – dove ha seguito Cilic in occasione dello spareggio play-off della Croazia contro i padroni di casa dell’Olanda – era impegnatissimo. Nessun accenno a nomi e cifre, ma Stavaux è molto soddisfatto dell’interesse di potenziali nuovi sponsor: “Fino alle due di notte ho dovuto rispondere a tutte le mail che mi sono arrivate. Mi scrivono gli sponsor e non mi lasciano dormire! Però sono contento, perchè so quanto Marin meriti tutto questo“.

“Prima di New York tutto mi chiedevano perché Cilic non firmava contratti (gli unici contratti in essere sono quelli con la Head per le racchette e con la Li Ning per l’abbigliamento e le scarpe n.d.r.), ma io non volevo firmasse cattivi contratti. Sapevo che dovevamo aspettare il grande risultato. Spesso i manager puntano a far guadagnare rapidamente soldi al loro assisito e a loro stessi, noi abbiamo un approccio diverso. Neanche adesso firmeremo qualsisasi cosa o ci baseremo solo sulle cifre che ci offrono” – puntualizza Stavaux – “Vogliamo fare di Marin un vero brand“.

Stavaux spiega perchè il suo assistito è cosi appetito dagli sponsor: “Una vittoria in un torneo del Grande Slam fa chiaramente una differenza enorme, ma Marin già prima era interessante per il mercato. E’ la verità: lui non è un tipo stravagante e questo rappresenta un vantaggio per chi vuole investire. I personaggi eccentrici rischiano di bruciarsi subito, invece Cilic garantisce stabilità ad uno sponsor. Ha una buona cultura, con lui si può parlare di molte cose, non solo di tennis. E tutto questo gli permette di gestire adesso anche l’enorme onda mediatica post US Open“.