Cilic vola verso la Cina: "Basta festeggiare, è ora di vincere"

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Cilic vola verso la Cina: “Basta festeggiare, è ora di vincere”

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TENNIS INTERVISTE – Il vincitore dello US Open Marin Cilic è partito nel primo pomeriggio di lunedì dall’aeroporto di Zagabria per la tournée cinese, dove nei tornei di Pechino e Shanghai cercherà di proseguire la striscia vincente iniziata a New York

Marin è partito alla volta della Cina da solo, come ha fatto tante volte finora nella sua carriera. Prima di partire ha concesso un’intervista al quotidiano sportivo croato “Sportske novosti”.

Marin Cilic viaggia da solo verso Pechino, dove tornerà a giocare dopo la vittoria dello Us Open.Ci riuniremo a Pechino. Il preparatore fisico Slaven Hrvoj e il manager Vincent Stavaux partono da altre località, ma atterreremo a Pechino praticamente assieme, nell’arco di mezz’ora. Goran Ivanisevic ha ancora degli impegni questa settimana e si unirà a noi domenica, il giorno prima del torneo”. A parte il fatto di non riuscire a fare un paio di passi senza che qualcuno lo fermi e gli chieda di farsi fotografare con lui, le abitudini e la vita di Cilic non sono cambiate molto. E’ stato anche accolto al check-in dalla stessa hostess che gli aveva fatto la registrazione dei bagagli quest’estate alla partenza per il tour americano, conclusosi trionfalmente a Flushing Meadows. “Davvero? Allora forse mi porterà di nuovo fortuna“, ha detto Cilic, ringraziando per i complimenti, mentre metteva i bagagli sulla bilancia e la fila di ragazze che volevano fare una foto con lui continuava ad aumentare.

Marin ha accolto ogni richiesta senza esitazione e quelle che si facevano scrupolo ad avvicinarlo è stato addirittura lui ad incoraggiarle. “Niente di tutto questo è un problema per me. A dire la verità mi fa piacere quando vedo quante persone sono riuscito a rendere felice con il mio gioco e le mie vittorie“. Destinazione del volo – via Mosca – la capitale cinese, dunque, dove Cilic la prossima settimana parteciperà al China Open, torneo ATP 500 in cui per due volte è andato vicino al titolo: nel 2009 a fermarlo in finale fu Novak Djokovic, mentre nel 2011 fu sconfitto nell’ultimo atto da Tomas Berdych. Ed entrambi saranno suoi avversari a Pechino anche quest’anno (Djokovic è campione in carica ed ha vinto 4 delle ultime 5 edizioni, ndR), dove la concorrenza sarà forte dato che è prevista la presenza anche di altri due Top 10, Rafael Nadal (finalista lo scorso anno e al rientro dopo l’infortunio al polso, ndR) e Grigor Dimitrov. “In Cina mi sono sempre trovato bene. Mi piacciono le condizioni lì. Ho già dimostrato in passato che posso giocare molto bene“.

Dopo Pechino Cilic sarà impegnato dal 5 al 12 ottobre a Shangai, nell’ottavo e penultimo Master 1000 della stagione. I festeggiamenti sono alle spalle, da giovedì scorso è di nuovo al lavoro. “Mi ci è voluto un po’ di tempo per ricordarmi nuovamente cosa dovevo fare. Come se non fossi mai stato un atleta“. ha detto con una risata, descrivendo il primo giorno in campo dopo alcuni giorni senza allenamento. Marin ha utilizzato il suo breve soggiorno in Croazia anche per una visita dal medico, il dott. Igor Boric (uno specialista a cui si rivolgono molti atleti di vertice croati, membro della Commissione Medica del Comitato Olimpico Croato, ndR), per verificare le condizioni del avambraccio destro in cui a volte sente dolore. “Il dottor Boric ha impiegato 45 secondi, dopo aver visto le lastre che ho fatto a New York, per diagnosticare il problema. Si tratta di un piccolo rigonfiamento dell’osso, che è una ottima notizia, perché non è un problema ai muscoli o ai tendini. Questo con le terapie può guarire in una decina di giorni“. Con alcuni giorni di preparazione e di adattamento alle condizioni presso l’Olympic Green Tennis Centre di Pechino, Cilic sarà uno dei favoriti per il titolo al China Open. Se continuerà a giocare come ha fatto a New York, sarà molto difficile da fermare. Dopo aver messo in vetrina il primo trofeo del Grande Slam, è tempo di riempire gli altri spazi vuoti. Ad oggi Cilic ha vinto altri 11 tornei ATP, tutti della categoria 250. Un trofeo ATP 500 sarebbe un gran bell’inizio.

 

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