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WTA: a Linz Giorgi liquida Petkovic, Ivanovic passa ma con un fastidio all’anca

TENNIS WTA INTERNATIONAL – Tutti i risultati dei primi turni nei tornei di Linz, Osaka e Tianjin, alcune delle ultime tappe prima del Masters di Singapore. Ad Osaka Stosur supera la Eguchi, Ana Konjuh alle soglie della top100 e Vandeweghe batte la Mladenovic. A Linz Camila Giorgi domina Andrea Petkovic, testa di serie numero 4, col punteggio di 6-1 6-2. Negli ultimi match, Ivanovic passa il turno ma risente di un fastidio all’anca
Al torneo di Osaka non ci sono stati risultati sorprendenti. La testa di serie numero 1, Samantha Stosur, ha infatti confermato i favori del pronostico battendo l’atleta locale Misa Eguchi, attuale numero 127 della classifica WTA, con il punteggio tirato di 6-4 7-5. L’australiana era reduce da un’ottima settimana a Pechino, che l’ha vista arrivare fino in semifinale, e la partita di oggi ha mostrato la fatica accumulata, oltre che l’intraprendenza della giapponese, spinta soprattutto dall’atmosfera casalinga. Bella vittoria anche di Ana Konjuh, la predestinata croata classe 1997, che ha rimontato un set alla ben più esperta Jie Zheng, ex-semifinalista a Wimbledon ed ex numero 3 del mondo, vincendo in tre set 4-6 7-5 6-2 in un crescendo continuo. La Konjuh con un’altra vittoria abbatterebbe il muro delle top100 a soli 16 anni. Peccato che al prossimo turno ci sia Coco Vandeweghe, giovane americana che sul cemento si trova assai bene e che con autorità ha estromesso Mladenovic dal torneo in due set (6-2 6-3). Questo scontro promette faville.
A Tianjin, torneo international cinese alla prima edizione, così come Stosur, anche Jankovic rispetta i pronostici, seppur con maggiore difficoltà. La serba, che non sta vivendo settimane fantastiche in Asia, dopo il ritiro a Wuhan e la sconfitta al primo turno contro Alizé Cornet a Pechino, sta cercando di ritrovare la forma almeno per chiudere bene la stagione, non dovendo disputare il Masters di Singapore. Il test Kudryavtseva può essere visto con occhio positivo, visto che Jelena ha saputo reagire ad un bagel nel secondo set nel migliore dei modi: restituendolo! Così, con un 6-2 0-6 6-0, la Jankovic avanza al secondo turno dove l’aspetta, in un test più impegnativo, Saisai Zheng, un’altra giovane cinese dalle belle speranze, che sarà molto agguerrita dopo aver sconfitto Timea Babos.
Chiamata a non far rimpiangere Li Na, Shuai Peng è la testa di serie numero 2 del torneo, oltre che beniamina di casa. La quadrumane di Xiangtan ha dovuto faticare più del previsto con uno dei perenni ossi duro del circuito WTA, Shahar Peer, un’israeliana capace in passato di spingersi fino ai posti alti della classifica. La Peng ha sofferto ma conquistato in extremis il primo set, e sebbene abbia dovuto subire il ritorno di fiamma della Peer, nel terzo ha dominato sul piano del gioco con le sue geometrie bimani e ha chiuso con un doppio break per 7-5 4-6 6-2
Infine Linz, dove si gioca l’unico torneo europeo della settimana.
Era quel di Montreal, quando Camila Giorgi avrebbe dovuto affrontare Andrea Petkovic al primo turno del torneo canadese. Allora la tedesca si ritirò anticipatamente e alla marchigiana toccò invece in sorte Elina Vesnina come lucky loser. Camila perse in tre set, e tutti si chiesero se effettivamente fosse stato un vantaggio per lei non aver incontrato la Petkovic, sia perché con lei conduceva 2-0 gli scontri diretti, sia perché l’italiana sa esaltarsi contro grandi avversarie. Probabilmente il quesito ha trovato risposta oggi, 2 mesi dopo quell’incontro non andato in scena. Camila Giorgi ha infatti praticamente annullato l’avversaria, congedandola in 2 set con il punteggio di 6-1 6-2, lasciandole solo 3 miseri game, a lei che era testa di serie numero 4 del torneo. Incredibile solidità mostrata dalla marchigiana, alla quale la sorte oggi ha evidentemente assegnato una ‘giornata si’, una di quelle nelle quali potrebbe sconfiggere anche le migliori. La Petkovic, dal canto suo, sicuramente poteva fare di più, a cominciare dallo sfruttare almeno una delle 4 palle break concesse da Camila nel primo set. Il servizio della marchigiana poi è sì risultato efficacie e fluido, mentre quello della tedesca ha stentato maggiormente; ma il fattore determinante è stato l’atteggiamento in risposta, più concreto e decisivo quello della Giorgi, più restio e falloso quello della Petkovic; Camila ha fallito un solo tentativo di break, lei che di solito è conosciuta per la mancanza di cinismo (4/5 il totale). A rafforzare quest’analisi v’è una percentuale di prime palle molto simile (66% a 60% per l’italiana) ed un numero di doppi falli esiguo, per le abitudini della Giorgi: solo 3 nel primo set. Nel secondo set la Petkovic è entrata maggiormente nello scambio, ma il gioco di Camila era troppo superiore: break iniziale e raddoppio nel 7° gioco. Anche in questo parziale l’italiana ha concesso ben poco al servizio, addirittura 0 palle break, un quasi prodigio. Ora attenti ad esaltarsi, al prossimo turno ci sarà Ons Jabeur, giovane tennista tunisina che ha tanta voglia di stupire, dopo la vittoria sull’altra promessa femminile, Donna Vekic.
Piccolo problema patito all’anca per Ana Ivanovic nella vittoria secca in due set contro Paulina Permentier. La serba s’è ritirata dal torneo di Mosca e potrebbe scegliere di preservarsi per il Masters di Singapore, piuttosto che continuare la sua corsa a Linz.
Tutti i risultati:
WTA International di Osaka
L. Davis b. H. Kuwata 1-6 6-4 7-6(3)
S. Aoyama b. R. Voracova 6-1 6-3
L. Arruabarrena-Vecino b. T. Maria 6-2 6-1
M. Doi b. A. Bogdan (4)6-7, 6-2 6-2
(1) S. Stosur b. M. Eguchi 6-4 7-5
A. Konjuh b. J. Zheng 4-6 7-5 6-2
Z. Diyas b. Y. Chan 7-6(3) 6-1
J. Gajdosova b. M. Imanishi 6-4 6-0
C. Vandeweghe b. K. Mladenovic 6-2 6-3
WTA International di Linz
S. Voegele b. B. Zahlavova-Strycova 7-6(4) 7-5
M. Barthel b. K. Bertens 6-3 6-1
T.Pironkova b. L. Moser 6-2 6-3
C. Giorgi b. (4) A. Petkovic 6-1 6-2
(2) A. Ivanovic b. P. Parmentier 6-4 6-2
K. Koukalova b. K. Siniakova 7-5 3-6 7-6(3)
M. Brengle b. I. Begu 5-7 1-3 Begu ret.
M. Rybarikova b. K. Kanepi 6-4 5-7 6-2
J. Cepelova b. T. Bacsinszky 7-6(3) 1-6 6-4
K. Pliskova b. K. Flipkens 6-2 6-4
O. Jabeur b. D. Vekic 7-5 6-1
WTA International di Tianjin
(2) P. Shuai b. S. Peer 7-5 4-6 6-2
E. Kulichkova b. S. Soler Espinosa (6)6-7 6-4 6-2
(1) J. Jankovic b. A. Kudryavtseva 6-2 0-6 6-0
V. Lepchenko b. L Kichenok 6-1 6-0
S. Hsieh b. A. Rodionova 6-1 6-1
(5) Z. Shuai vs. D. Kovinic 6-2 6-1
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WTA Tokyo, delusione Swiatek: perde in tre set da Kudermetova. Ecco chi va in semifinale
Veronika per la prima volta batte la polacca, un po’ spenta. Sarà derby con la connazionale. La n.4 al mondo lascia un solo game a Kasatkina

Venerdì dedicato ai quarti al WTA 500 di Tokyo: ecco come è andata. Sono Kudermetova-Pavlyuchenkova e Sakkari-Pegula le due semifinali.
[8] V. Kudermetova b. [1] I. Swiatek 6-2 2-6 6-4
Il Toray Pan Pacific Open 2023 è, e sarà ricordata, come una grande edizione, all’insegna di sorprese e nostalgia. Nostalgia dovuta in gran parte al ritiro di Misaki Doi, certo, ma anche (probabilmente) quella provata da Iga Swiatek verso la sensazione di vittoria, di dominio territoriale a cui aveva abituato il circuito dalla primavera del 2022 all’estate del 2023. Ora la polacca è tornata sul pianeta Terra, come dimostra la sconfitta maturata ai quarti di finale contro Veronika Kudermetova, giocatrice che aveva battuto 4 volte su 4 precedenti, senza mai perdere set. Stavolta è 6-2 2-6 6-4 il punteggio finale a favore della russa, che per la terza volta nel 2023 va a battere una top 5, dopo Pegula a Madrid e Sabalenka a Berlino. Un risultato certo inaspettato per la n.19 al mondo, anche alla luce del fatto che non vinceva partite consecutive (prima di questo torneo) da Berlino, a giugno, venendo da un periodo tutt’altro che brillante.
Quella fornita da Kudermetova è stata una prestazione tipica del suo tennis quando è in giornata, quindi solida, con un ritmo compassato e di palleggio paziente da fondo, tendendo “tranelli” all’avversaria per spingerla all’errore. E proprio così è andata nel primo set, in cui la polacca tante volte ha proprio preso male le misure al campo, sfornando una sequela di regali per Veronika con colpi fuori misura. Dopo il rientro nel match operato con un chirurgico secondo set, in cui si sono rivisti sprazzi della miglior versione della n.2 al mondo, il parziale decisivo è stato appannaggio di una grande Kudermetova. La russa, in larghissima parte per suo merito, ha preso possesso del campo, sin dal servizio, con colpi profondi e una tattica perfetta tra variazioni e accelerazioni per non far piantare Swiatek sulla riga di fondo campo e permetterle di picchiare. Così, strappando un decisivo break nel terzo game, la tds n.8 se lo è conservato fino in fondo per centrare la quinta semifinale del 2023 (record di 1-3, a Madrid e Doha perse proprio contro Swiatek). Torna inoltre in semifinale a Tokyo per il secondo anno di fila, ma stavolta disputerà un derby.
A. Pavlyuchenkova b. E. Alexandrova 6-2 7-5
La sua avversaria sarà infatti Anastasia Pavlyuchenkova, che non gioca una semifinale in tour dal Roland Garros 2021. La 32enne di Samara, dopo una serie di problemi fisici che l’hanno costretta a fermarsi quando era giunta al top della carriera, sta riprendendo pian piano la forma perduta. E lo ha dimostrato anche oggi, giocando un grande match, a tratti dominato, contro la connazionale Ekaterina Alexandrova, battuta per 6-2 7-5. Dopo un primo set in cui in campo c’è stata solo l’ex n.11 al mondo, l’attuale n.21 ha iniziato con gran grinta il secondo, trovando il break al primo game. Per sua sfortuna a poco è servito mantenerlo praticamente fino alla fine, arrivando sul 5-3, e servendo per il set sul 5-4. La maggior esperienza e la classe di Pavlyuchenkova hanno alla lunga avuto la meglio: con 4 game vinti di fila, dimostrandosi appieno padrona del campo, Anastasia ha ribaltato la situazione e portato a casa il match, nel tempo anche relativamente breve di 1h e 31. Questa semifinale le permetterà, da lunedì, di tornare almeno al n.62 al mondo, con un ranking sempre più in crescita. Sfiderà per la quinta volta Kudermetova, con i precedenti che sono sul 2-2, tutti sul cemento, l’ultimo vinto da Veronika a Dubai 2021.
[2] J. Pegula b. [6] D. Kasatkina 6-1 6-0
Molto meno da raccontare sull’altro quarto disputato, in cui Jessica Pegula ha praticamente disputato un allenamento contro Daria Kasatkina. 6-1 6-0 a favore della tds n.2, che assurge ora chiaramente a grande favorita per la vittoria finale. Una partita mai nata si potrebbe definire, quella vinta dall’americana, che dopo un break subito nel secondo gioco, ed essersi trovata sull’1-1, ha ingranato a dir poco la marcia. Undici game vinti di fila, il 76% di punti vinti in risposta, e la sola ora di gioco necessaria per chiudere la pratica, sono eloquenti manifesti della prestazione assurda della n.4 al mondo. E, al contempo, anche di una Dasha molto, molto scarica, brutta copia di quella vista finora in Giappone, e che torna a casa con tanto lavoro da fare. Pegula trova così invece la settima semifinale della stagione (2-4, con sconfitta in finale a Doha e vittoria del 1000 di Montreal), sesta sul cemento. Affronterà la vincente tra Maria Sakkari e Caroline Garcia. Ed inoltre, arrivando in finale a Tokyo, sarebbe matematicamente qualificata per il secondo anno di fila alle WTA Finals.
[4] A. Sakkari b. [5] C. Garcia 6-2 6-2
Sakkari vince il terzo match del 2023 contro Garcia in due comodi set. Ottima la prestazione della greca di quest’oggi: 15 vincenti a fronte di 8 errori gratuiti e sei palle break salvate, mentre la gara della francese è stata rovinata da qualcosa come 28 errori gratuiti. Giornata no per Caroline e strada libera per Sakkari in un’ora e ventuno minuti: ora la semifinale contro Pegula, che per la greca rappresenta una ghiotta occasione per mettere un tassello importante all’obiettivo qualificazione alle WTA Finals.
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WTA Ningbo, altra vittoria sofferta per Jabeur. Shnaider fa fuori Kvitova
Jabeur-Podoroska e Fruhvirtova-Shnaider saranno le semifinali del torneo cinese che ha appena visto l’eliminazione di Bronzetti

Non solo la sconfitta della nostra Lucia Bronzetti per mano di Linda Fruhvirtova: la giornata di giovedì metteva in palio altri tre posti per le semifinali del WTA di Ningbo. Ecco com’è andata.
[1] O. Jabeur b. V. Zvonareva 7-5 4-6 6-1
Primo set segnato irrimediabilmente dagli errori di Ons Jabeur. Fin dalle prime fasi di partita, è ben evidente che per la tunisina non sia ancora tempo di tornare ai fasti che l’anno portata a sue finali a Wimbledon, ma che debba lottare su ogni singola palla. Gli errori fioccano, in particolare dalla parte del dritto, e questo consente a Zvonareva di andare due volte in vantaggio di un break, prima sul 2-0, poi sul 4-2. Jabeur, però, non si sottrae alle difficoltà e alla fatica, vince 4 game di fila e recupera tutto il ritardo, tirando fuori alcune magie di livello assoluto – tweener, smorzate e recuperi in corsa vincenti –. Zvonareva, presa dalla frustrazione, commette qualche errore e non può nulla di fronte all’improvviso cambio di passo dell’avversaria. Dopo un’ora e un quarto Jabeur fa suo il primo set per 7-5.
L’inizio di secondo parziale vede dominare chi si trova in risposta, con quattro break consecutivi messi a segno. Entrambe le giocatrici commettono errori anche banali, provate dalla fatica del primo set e dalla grande umidità di Ningbo. La prima a tenere il proprio turno di servizio è Jabeur nel quinto gioco, a cui risponde subito la russa. Sul 3-3, Zvonareva si procura due palle break annullate con due numeri clamorosi dalla tunisina: ace di seconda e vincente di dritto incrociato con entrambi i piedi nel corridoio. L’equilibrio, però, non dura molto: Jabeur incappa in un pessimo game alla battuta e subisce un break a 15, che manda la russa a servire per il set sul 5-4. Zvonareva, a differenza del primo parziale, è cinica e chiude alla prima chance dopo quasi un’altra ora di gioco.
Inizio di terzo set che sorride a Ons Jabeur: dopo aver superato il momento di appannaggio fisico e tecnico della fine del precedente parziale, innesta una marcia superiore, che le consente di trovare con grande continuità soluzioni vincenti e prendere il largo nel punteggio (5-0). Sotto di due break, Zvonareva riesce a muovere il punteggio, nonostante i vistosi fastidi alla spalla sul servizio. Jabuer chiude 6-1 dopo due ore e trentasei minuti di autentica battaglia.
GLI ALTRI MATCH – Non si è salvata, invece, la numero 2 del tabellone Petra Kvitova che, dopo aver raggiunto i quarti di finale grazie al forfait di Putintseva, ha ceduto in tre set e due ore di gioco alla 19enne russa Shnaider. La ceca si era ripresa dopo un primo set da dimenticare (1-6), aggiudicandosi il secondo parziale per 6-4 grazie soprattutto a una buona resa in fase di risposta con tre break messi a segno. Nel terzo, però, la numero 14 del mondo non è stata sufficientemente cinica e non è riuscita a sfruttare il momento di maggiore difficoltà dell’avversaria in avvio di set. Shnaider ha salvato tre palle break nel suo primo turno di battuta e un’altra sul 2-3, prima di brekkare a zero nel game successivo e involarsi così verso la vittoria (6-3). La 2004 russa disputerà contro Fruhvirtova (un’altra giocatrice ceca) la sua seconda semifinale nel circuito maggiore, dopo quella persa ad Amburgo in estate contro Noha Akugue. Intanto, si è già assicurata un nuovo best ranking: ora è virtualmente numero 70 del mondo (il precedente miglior piazzamento era n. 83).
L’ultimo quarto di finale del Ningbo Open ha visto infine la vittoria in due set di Nadia Podoroska su Katerina Siniakova. L’argentina ha prevalso con un doppio 6-1 in un match caratterizzato dall’abbondanza di palle break: la ceca ne ha concesse ben 17 (solo in un turno di battuta ne è rimasta del tutto immune) perdendo il servizio cinque volte, mentre Podoroska si è salvata in tutte e cinque le occasioni fornite all’avversaria. Il punteggio ha così assunto una forma anche più severa rispetto a quanto si sia effettivamente visto in campo, sebbene la numero 90 del mondo abbia ampiamente legittimato il successo. Sarà quindi lei l’avversaria di Jabeur nella semifinale della parte alta del tabellone. Nadia proverà a ribaltare i pronostici per accedere a quella che sarebbe la sua prima finale nel circuito dopo tre semifinali perse. (Andrea Mastronuzzi)
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WTA Tokyo: Sakkari mette fine alla carriera di Doi. Ritroverà Garcia nei quarti. Avanti anche Kasatkina e Pavlyuchenkova
La greca batte nettamente la giapponese Misaki Doi, al suo ultimo torneo della carriera. Affronterà nuovamente la francese, vista in buona forma. Benino le due russe

Una giornata, anche se non grazie esplicitamente alle partite giornate, a suo modo indimenticabile, quella appena conclusasi Toray Pan Pacific Open Tennis di Tokyo. Il WTA500, che gode di un parterre di primo livello, ha infatti visto l’estremo saluto alla carriera per Misaki Doi, ex n.30 al mondo e vincitrice di un titolo WTA nel 2015. Un’onesta carriera, con qualche picco, che si è chiusa sbattendo contro il muro greco di Maria Sakkari, che sulla scia del primo 1000 della carriera continua a vincere, trovando il nono quarto di finale del suo 2023 (impressionante record di 7-1, con la sola sconfitta arrivata a San Diego contro Emma Navarro). Affronterà nuovamente Caroline Garcia, che ha avuto vita abbastanza facile contro Anhelina Kalinina. A completare il tabellone dei quarti ci pensano Anastasia Pavlyuchenkova e Daria Kasatakina.
L’ex n.11 al mondo, in netta ripresa (tornerà almeno al n.71 da lunedì prossimo), ha fornito un’ottima prestazione battendo 6-3 4-6 6-0 la giovane ceca Linda Noskova, con l’unico neo di aver servito meno del 50% di prime in campo. Percentuale che dovrà rivedere per giocare al meglio il quarto di finale contro la connazionale Ekaterina Alexandrova, nello spicchio che va ad incrociarsi con quello di Swiatek. Più agevole, per quanto forse meno del previsto, il match di Kasatkina. La n.6 del seeding ha battuto 6-4 6-4 Despina Papamichail, n.220 al mondo, smarrendo per ben 4 volte il servizio e concedendo la cifra assurda di 16 palle break. Prestazione al servizio da dimenticare per Dasha, che nel secondo parziale è stata due volte avanti di due break, e in entrambe ha concesso il rientro alla greca, rischiando anche il peggio. Alla fine la maggior esperienza e la differenza di talento in campo l’hanno aiutata a prevalere, per regalarsi il quarto di finale contro la tds n.2 Jessica Pegula.
[4] M. Sakkari b. [Q] M. Doi 6-3 6-1
Il break per la greca è immediato, già nel terzo gioco. Doi prova a lottare nello scambio, ma la differenza di peso e tenuta fisica tra le due è troppo sensibile per pensare di far partita pari con le bordate della greca. Un paio di errori forzati della giapponese la portano in vantaggio, la padrona di casa dovrà rischiare tanto per uscirne a testa alta. La n.331 al mondo riesce a rimanere in scia grazie a una serie di ottimi dritti sia in uscita dal servizio che nello scambio, ben piazzati vicino alle righe e sempre profondi. E, contando una Sakkari a tratti un po’ imprecisa, come spesso le capita, Misaki riesce così a tenere un solo break di distacco e a divertirsi nel giocare. Peccato per lei che a lungo andare la greca inizi a prendere più confidenza e restituire colpi più sostanziosi, e il suo dritto perde un po’ di smalto. Così nel nono game, giocato con una serie di risposte dure e di difficile gestione, coronate da un paio di vincenti sensazionali, la tds n.4 mette a segno il doppio break e porta a casa il primo parziale per 6-3.
Parte malissimo per Doi il secondo parziale, subendo un break immediato, sì grazie alla forza di Sakkari e al suo vigore in risposta, ma anche a causa di un atteggiamento un più remissivo e falloso da parte sua nello scambio. Non a caso sono molteplici gli errori che guidano la greca ad un rapido 3-0 con poca fatica. Nei game della giapponese si lotta, gli scambi sono duri, arriva qualche imprecisione da ambo le parti, mentre in quelli di Maria tutto scorre liscio, come dimostra l’aver perso due soli puntiin quattro giochi al servizio. Un violento dritto vincente (l’ennesimo) al volo di Maria Sakkari, scrive la parola fine alla carriera di Misaki Doi.
Una partita godibile a tratti nel primo set, ma senza storia, soprattutto nel secondo, dove la forza e il talento della greca hanno avuto la meglio. La padrona di casa, abbracciata dagli applausi del proprio pubblico e dalla grande sportività di Sakkari, chiude tra le lacrime un’ottima carriera, nella sua Tokyo. Per la greca ci sarà ora, a neanche una settimana dalla vittoria in semifinale a Guadalajara, il remake con Caroline Garcia ai quarti.
[5] C. Garcia b. A. Kalinina 6-4 6-3
Buona prestazione della francese, non molto spettacolare ma decisamente solida, brava a reggere nello scambio contro una giocatrice dura da fondo come Kalinina, e soprattutto a concedere davvero il minimo indispensabile. A ben vedere tanta differenza l’ha scavata con il servizio la francese, avendo vinto il 79% di punti con la prima (pur non mettendola troppo in campo) e quasi il 60% con la seconda. Non servendo fortissimo, ma scegliendo i giusti piazzamenti per mettere in difficoltà le lunghe leve dell’ucraina. Garcia soffre un po’ nel primo set, dove si fa rimontare dopo esser andata avanti 3-1, per poi ritrovare il break all’ultima chance e chiudere 6-4 per andare in vantaggio, ma alza decisamente l’asticella nel secondo set, in cui fa valere il proprio talento e ranking.
I primi cinque game del secondo sono abbastanza piatti, e solo Caroline ha un’occasione, sprecata, di strappare il servizio. Si procede seguendo la battuta, con scambi da fondo anche lunghi, e pochi rischi, come se entrambe attendessero l’errore dell’avversaria. La prima ad osare un po’ di più, e a trarne anche benefici, è alla fine la n.5 del seeding. In un ottavo game giocato di fine tattica e con una gran dose tecnica, anticipando la risposta e cercando variazioni che muovano l’ucraina, Garcia mette pressione e, sfruttando anche qualche errore dall’altra parte della rete, mette a segno il primo break del parziale. Break che, con gran cinismo e freddezza, saprà rendere decisivo.
Chiude infatti subito dopo, con due ace di fila per arrivare a match point e vincere una gran partita, giocata da campionessa e con tanta maturità ed esperienza, che fotografano il buon periodo che sta vivendo la francese, che per la seconda settimana di fila giocherà i quarti di finale in un torneo. Undicesima volta tra le migliori 8 nel 2023, con record di 3-7 e due finali, entrambe perse, a Lione e Monterrey.