Ecatombe Shanghai: Federer miracolato, fuori Nadal e Wawrinka

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Ecatombe Shanghai: Federer miracolato, fuori Nadal e Wawrinka

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TENNIS ATP SHANGHAI – Clamorose eliminazioni in Cina: fuori un brutto Stan Wawrinka per mano di Simon. Out anche Nadal contro Lopez oltre a Dimitrov e Nishikori; Vincono Murray, Djokovic e Ferrer. Federer miracolato vince dopo aver annullato 5 matchpoint a Mayer: da lunedì tornerà numero 2 del mondo 

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Cilic, Nishikori, Dimitrov, Raonic, Wawrinka e Nadal. Tutti eliminati e siamo solo al mercoledì del Master 1000 di Shanghai. Si salva Roger Federer, autentico miracolato di fronte a Leonardo Mayer, argentino che spreca 5 matchpoint nella partita della vita ed esce dal campo in lacrime. Vincono Novak Djokovic, e un Andy Murray alla ricerca di punti importanti per qualificarsi per il master di Londra in extremis. Il pubblico locale sognava per domani probabilmente Kei Nishikori contro Grigor Dimitrov, una delle sfide del tennis di domani. Si ritroverà invece con Jack Sock contro Julien Benneteau. Ma oltre ai due già citati, esce dal torneo anche Stan Wawrinka, eliminato da Gilles Simon. Vincono Andy Murray, senza molti problemi su Janowicz, e Novak Djokovic, che regola Thiem in due set. Si è ritirato infine per infortunio Milos Raonic contro Monaco.

Una giornata incredibile quella del Rolex Master di Shanghai per un mercoledì che si ricorderà a lungo. Una giornata in cui 3 vincitori su 4 degli Slam 2014, Wawrinka, Nadal e Cilic, escono dal torneo al primo turno. Alla fine gli organizzatori tirano un sospiro di sollievo per il passaggio del turno thriller di Roger Federer, che ha annullato ben 5 matchpoint prima di chiudere per 7-6 al terzo, dopo quasi tre ore di gioco, il primo turno del torneo contro Leonardo Mayer, argentino che, se il match di oggi fosse stato combattuto su un ring, avrebbe vinto ai punti. Federer da lunedì sarà di nuovo numero 2 al mondo, scavalcando Rafael Nadal. Un sorpasso determinante in ottica ATP Finals e, se confermato a fine anno, nel sorteggio dei tornei 2015 di inizio anno, Australian Open su tutti.

La partita. Mayer sta giocando benissimo quest’anno. E Federer lo ha capito presto visto che Mayer ha imposto da subito un gran ritmo, mettendo pressione allo svizzero. L’argentino guadagnava subito un break di vantaggio che difendeva fino a portarsi a servire per il set sul 5 a 4. Conquistava due set point ma li sprecava. Uno addirittura malamente, con un diritto facile a campo aperto. Il match girava con Mayer incapace di chiudere. Federer saliva 6 a 5 e chiudeva con un altro break, non prima che Mayer sciupasse due palle per andare al tiebreak. Ci si aspettava la resa dell’argentino che invece reagiva e dopo aver salvato una palla break nel primo game strappava il servizio a Federer. Saliva due a zero e conservava con autorità i suoi turni di battuta, chiudendo stavolta sul servizio dello svizzero 6-3, evitando la replica del primo set. Cominciava ad aleggiare sugli spalti la paura di perdere un altro campione nella giornata che già ne aveva visti molti andare a casa.

Mayer iniziava a servire nel terzo set. Il match procedeva con i due cauti a non concedere vantaggi. Si arrivava quindi sul 4 pari quando Federer provava a strappare il servizio a Mayer ma non ci riusciva. Lo svizzero steccava parecchio, anche con il diritto. Nel game seguente la svolta. Federer va sotto 15-40: sono 2 matchpoint per l’argentino. Sul primo un nastro salva Roger, battuto a rete. L’altro viene annullato al servizio. Roger con fatica impatta sul 5 pari. Lo svizzero si porta 0-30 servizio Mayer, che recupera. In quel momento, dopo 2 ore e 26 minuti di gioco, i due hanno totalizzato 112 punti a testa. Partita bella e in perfetto equilibrio. Si arrivava quindi al tiebreak dove Mayer non mollava la presa e saliva 4-1 e 5 a 2, liberando il braccio. Un gran passante di Federer e un diritto fuori di un soffio rimettevano lo svizzero in carreggiata. Ma Mayer conquistava altri due match point grazie a un diritto di Federer sballato, 18 minuti dopo gli altri due. Sbagliava il quarto con un serve and volley facile su cui Federer passava lungolinea e il quindi sul 7 a 6. Il dramma si consumava poco dopo, quando un Roger Federer quasi incredulo alzava le braccia al cielo chiudendo il tiebreak con un lob al suo primo match point: 9-7. Mayer si avvicinava alla rete per stringere la mano piangendo. Il campione svizzero lo consolava. Roger ci sta prendendo gusto a vincere incontri annullando matchpoint.

Si è parlato molto dell’appendicite di Rafael Nadal ma lo spagnolo è sceso comunque in campo. Ad ogni modo, fin dall’inizio della partita le sensazioni non erano buone per lui. Lo si percepiva anche guardandolo colpire con timore, in totale silenzio, lui che solitamente accompagna il là ai suoi fendenti con rantoli di prim’ordine. Nei primi giochi i due si limitavano al compitino. Lopez voleva saggiare le condizioni del compagno d’allenamento, che giocava impaurito. Feliciano decideva quindi di infierire e sul 3 a 2 in suo favore strappava il servizio a Nadal. Era facile per Lopez chiudere il set per 6-3 con le statistiche inesorabili: 5 vincenti e 10 errori per Nadal, 15 vincenti e 9 errori per Lopez, con Rafael vincente del 54% dei punti con la prima. Una miseria (Lopez è all’80%).

Nel secondo set fin da subito Nadal mostrava segnali di voler cambiare l’andamento del match. Recriminava ad alta voce su errori banali e mostrava il pugno non appena chiudeva il primo gioco del parziale, non prima di aver salvato una palla break. Aumentava il ritmo da fondo campo e la profondità dei suoi colpi, martellando Lopez con il rovescio e impedendogli di prendere la rete rapidamente. Lopez batteva le mani all’amico dopo uno straordinario recupero su una sua smorzata. Era anche un segno che Feliciano era rientrato nei panni dei conterranei di Nadal, prigionieri della sindrome di Stoccolma e quindi incapaci di ritorcersi contro chi li tiene tennisticamente “segregati”, volendogli infine bene. E invece no. Nadal accusava un passaggio a vuoto e Lopez tornava a ruggire. Al momento di servire per il set Rafa perdeva malamente il break di vantaggio e si arrivava poco dopo al tiebreak. Pochi errori, due soli mini break, uno per parte finché Lopez non commetteva il doppio fallo-suicidio sul 5 pari. Feliciano si riscattava annullando di prepotenza il setpoint e si issava a matchpoint sul 6 pari pressando Nadal da dietro. Seguiva a rete il servizio Lopez e chiudeva con una volée nel colpo successivo: Nadal usciva battuto al primo turno. Lopez ha battuto quindi per la terza volta in carriera Rafael Nadal che da lunedì sarà di nuovo numero 3 del mondo.

Prima di Federer ha giocato Novak Djokovic, impegnato dal giovane Dominic Thiem. Il numero 1 del mondo ha iniziato col motore al minimo dei giri, lasciando che il suo avversario si limitasse a fare bei punti (a fine match saranno ben 26 i vincenti dell’austriaco) ma senza mettere in discussione l’esito del match. Archiviato il primo parziale per 6-3 (break sul 4 a 3 per Nole, servizio Thiem), nel secondo però il giovane austriaco – che ricorda molto Tommy Haas nella maniera di impattare il diritto e preparare il fantastico rovescio – ci prendeva gusto e faceva soffrire Nole. Thiem cedeva però la battuta, consentendo a Djokovic di giocare il match sui suoi turni al servizio, ma faceva correre il serbo, che cercava di scuotersi con ripetute urla. Alcuni punti messi a segno da Thiem erano spettacolari ma a Djokovic bastava alzare un po’ il minimo dei giri del motore per chiudere 6-4 l’incontro. Per il numero 1 del mondo domani c’è Kukushkin.

Il big day di Shanghai, quello che vede in campo tutti i migliori, era iniziato subito con una clamorosa sorpresa: il numero 4 del mondo Stan Wawrinka esce subito dalle gare per mano di Gilles Simon. Brutta partita quella dello svizzero, che ha terminato il match letteralmente gettandolo alle ortiche con una serie di errori marchiani, segno di un disagio psicologico molto evidente. Eppure l’incontro, non facile contro un giocatore in fiducia come Gilles Simon, sempre un osso duro per tutti, era iniziato bene con Wawrinka che conquistava un break per chiudere il primo parziale per 7 a 5. Nel secondo però cominciavano a palesarsi i primi disagi di Stan, che commetteva molti errori con il diritto. Simon, rimontando, vinceva il parziale  per 7 a 5. Wawrinka si scuoteva e toglieva subito il servizio al francese in avvio del terzo. Lo svizzero allungava poi sul 3 a 0. Ma Simon non mollava. Iniziava la rimonta, con gli errori di Stan che aumentavano, e con questi i lamenti proprio dello svizzero. Arrivati sul 4 pari si assisteva a una sequela di errori grossolani da parte di Wawrinka. Sotto 0-40 lo svizzero tirava fuori di metri, rabbiosamente, un diritto. Simon serviva per il match nel game seguente, con Wawrinka molto nervoso che finiva l’incontro (parziale di 8 punti a 0 per Simon negli ultimi 2 game, dal 4-4) con un “home run”, ovvero scagliando fuori dallo stadio con un rovescio l’ultima palla della sua mesta partita. Un ottimo Simon comunque ha mandato un netto segnale a Clement, capitano della squadra di Coppa Davis francese ancora molto dubbioso su chi schierare in campo. Chissà che questo match fra Simon e Wawrinka non sia riproposto in Francia, questa volta 3 su 5. Gilles giocherà domani contro il qualificato Jaziri, che ha battuto il cinese Wang, giustiziere di Fognini, per 6-0 6-4. E’ bastato quindi un qualificato qualsiasi, Malek Jaziri oggi numero 87 ATP, per ridimensionare ampiamente Wang.

Un’altra sorpresa è stata l’eliminazione di Grigor Dimitrov, per mano di Julien Benneteau, che si è imposto per 7-5 6-3. Domani il francese giocherà contro Sock. Ha vinto anche David Ferrer, rimontando Martin Klizan. Esce dal torneo anche Kei Nishikori, il quale ha scontato le fatiche degli ultimi due mesi vissuti da protagonista. Lo ha eliminato Jack Sock per 7-5 6-4. L’americano, che da lunedì entrerà probabilmente nella top 50 ATP, giocherà contro Benneteau. Andy Murray non ha incontrato molti problemi nel regolare Janowicz per 7-5 6-2. Il polacco, molto nervoso con sé stesso, sul 5 pari del primo set con due errori di diritto grossolani ha concesso due palle break. Murray ne approfittava e chiudeva 7-5 poco dopo. Nel secondo Murray prendeva subito il largo sul 2 a 1, per chiudere poi 6-2.

Risultati:
G. Simon b. [4] S. Wawrinka 5-7 7-5 6-4
[5] D. Ferrer  b. [SE] M. Klizan  4-6 7-6(4) 6-4
[Q] M Jaziri b. [WC] C. Wang 6-0 6-4
J. Benneteau b. [10] G. Dimitrov 7-5 6-3
J. Sock b. [7] K. Nishikori 7-5 6-4
[11] A. Murray  b. J. Janowicz 7-5 6-2
[14] R. Bautista Agut b. V. Pospisil 7-6(1) 3-6 6-4
M. Youzhny b. I. Dodig 7-6(6) 6-7(4) 6-3
[6] T. Berdych b. R. Gasquet 6-3 6-1
[1] N. Djokovic b. D. Thiem 6-3 6-4
[WC] J. Monaco b. [8] M. Raonic 5-2 rit.
[13] J. Isner vs S. Johnson 7-6(6) 7-6(7)
F. Lopez  b. [2] R. Nadal 6-3 7-6 (6)
[3] R. Federer b. L. Mayer 7-5 3-6 7-6(7)

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