Mallory Burdette dice addio al mondo del tennis

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Mallory Burdette dice addio al mondo del tennis

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TENNIS – Con un messaggio su facebook, la ventitreenne americana ha annunciato il suo ritiro dal tennis dopo una carriera di appena due stagioni da professionista e che per diversi motivi aveva impressionato.

Mallory Burdette aveva fatto il suo esordio nel mondo del tennis che conta nel 2012 grazie ad una WC nel torneo di casa di Stanford, doveva aveva raggiunto il secondo turno battendo Anne Keothavong. Da lì aveva vissuto un mese da favola conquistando il primo titolo ITF nel $10k di Evansville, partendo dalle qualificazioni, e poi bissando il successo nel prestigioso $100k di Vancouver.

Le venne quindi data una WC per il tabellone principale degli US Open, dove raggiunse il terzo turno, battuta solo da Maria Sharapova.

Ad inizio 2013 si distinse soprattutto al WTA di Charlston, grazie ad una bellissima vittoria su Sabine Lisicki e un’onorevole sconfitta con Serena Williams, che avevano portato al best ranking alla 68a posizione mondiale.

Da lì poi iniziarono i problemi alla spalla destra, tanto che l’ultimo match giocato risale all’autunno dello scorso anno al WTA di Quebec City.

A distanza di un anno arriva dunque la decisione di chiudere la carriera e finire gli studi alla Stanford University, che aveva dovuto interrompere a seguito della scelta di diventare professionista dopo gli US Open 2012.

IL MESSAGGIO SU FACEBOOK:

“Da quando seguivo i miei fratelli più grandi ai tornei di tennis e volevo diventare come loro, dai miei titoli nazionali Juniores e universitari, fino all’estate più pazza della mia vita che mi ha portato alla possibilità di giocare lo US Open e poi di vivere per un anno il sogno di giocare sul Tour WTA, è stata una cavalcata davvero folle.
Solo ora che la mia carriera di tennista giunge al termine, sono in grado di apprezzare fino in fondo la bellezza di questo viaggio. Non potrei essere più orgogliosa di quello che ho raggiunto e allo stesso tempo sono emozionata all’idea di scoprire che cosa il futuro abbia in serbo per me nel prossimo capitolo della mia vita.

Il tennis sarà uno sport individuale ma questo viaggio non sarebbe stato possibile senza il supporto di alcune persone davvero speciali: il mio coach e padre tennistico, Nick Saviano, il mio mentore e psicologo sportivo Alexis Castorri, i miei amici di Stanford e infine, ma non per importanza, la mia famiglia specialmente i miei genitori Judy Burdette e Alan Burdette. Non sono in grado di ringraziarvi abbastanza per il vostro amore, supporto e guida.

Lo spettacolo continua…”

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