Cilic, Nishikori, Kyrgios e Bautista Agut candidati al "Most Improved Player of the Year"

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Cilic, Nishikori, Kyrgios e Bautista Agut candidati al “Most Improved Player of the Year”

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TENNIS- L’Atp ha annunciato i quattro candidati che si contenderanno il titolo di giocatore che ha fatto i migliori progressi nella stagione. Prevarranno gli Us Open di Cilic e Nishikori, l’ascesa dello spagnolo o il boom dell’australiano?

Saranno i colleghi a decretare chi merita il titolo di giocatore “Most Improved of the Year” e l’Atp annuncerà il vincitore durante le Atp Finals di Londra.

I quattro candidati hanno tutti una storia da raccontare: si va dall’improvvisa esplosione di Marin Cilic dopo anni di semi-anonimato a ridosso dei primi quindici e dopo la squalifica per doping, all’ascesa irresistibile di Nishikori, passando dai progressi di Bautista e dal clamoroso Wimbledon di Kyrgios.

Proprio il giovane australiano ê quello che può vantare il miglior incremento in termini di ranking: ben 131 posizioni guadagnate in un anno, dal numero 186 all’attuale numero 55, merito soprattutto dell’exploit dei Championship’s con i nove match point annullati a Gasquet e la fantastica vittoria su Nadal.

Per Bautista Agut è stata la stagione della definitiva maturazione, nel corso della quale ha messo in mostra un tennis capace di adattarsi a tutte le superifici: vittorie sull’erba di ‘s-Hertogenbosch e sulla terra di Stoccarda, finale a Mosca indoor oltre agli ottavi a Melbourne per una classifica che l’ha visto arrampicarsi fino al numero 16 dal 64 di fine 2013.

Kei Nishikori, che proprio in questo momento si sta giocando le ultime chance di accesso al Master nel quarto di finale di Bercy contro Ferrer, è il primo asiatico capace di raggiungere una finale Slam e ad approdare tra i primi 10 del mondo. E se non si fosse infortunato probabilmente avrebbe battuto Nadal a Madrid. Salire dal numero 23 al 6 sono “solo” 17’posizioni ma sono quelle più difficili da scalare.

E cosa dire di Marin Cilic, salito dal numero 50 al numero 8 ma soprattutto trionfatore a New York? Sicuramente il candidato con maggiori credenziali e al contempo il meno pronosticabile tra i papabili a questo tipo di premio un anno fa. D’altra parte chi lo avrebbe immaginato campione in un Major?

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