Masters interviste, Raonic: "E' difficile che riesca a qualificarmi"

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Masters interviste, Raonic: “E’ difficile che riesca a qualificarmi”

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TENNIS ATP WORLD TOUR FINALS INTERVISTE – Incontro di round robin, A. Murray b. M. Raonic 6-3 7-5. L’intervista del dopo partita a Milos Raonic. Traduzione di Yelena Apebe.

Sei bravo in matematica? Sai che puoi ancora qualificarti? Sai cosa devi fare per riuscirci?
Ci sono scarse possibilità che io ci riesca. Devo vincere il prossimo match in due set.

Parlando in generale, cosa pensi che non stia funzionando per te in questo torneo?
Non ho servito bene e sono stato troppo passivo sul campo. Ho cercato di battere Roger Federer e Andy Murray facendo il loro gioco e non ha funzionato.

Durante la stagione hai già affrontato Kei Nishikori quattro volte. Cosa devi fare per batterlo, in particolare su questa superficie?
Il punto chiave per me sarà servire bene, come faccio sempre. Ma cercherò di essere aggressivo e cercherò di essere io a condurre il gioco costringendolo a giocare secondo i miei termini. Dovrò cercare di fare quello che non sono riuscito a fare nei due match precedenti di questa settimana.

Per te, come anche per Kei e Marin, giocare il Master di fine anno è una nuova esperienza sotto tutti i punti di vista. Penso che l’unico ad aver vinto un incontro è Kei. Quanto pensi che abbia influito il fatto di essere qui per la prima volta nel modo in cui ti sei approcciato al torneo o nel modo in cui stai giocando?
Scendi in campo e in ogni match ti comporti come se si trattasse di un solito incontro ad eliminazione diretta. Non hai altra scelta, perché se scendi in campo sperando che anche perdendo un match potresti ugualmente qualificarti, le cose possono solo andare male. È ovvio che se mi trovassi nuovamente in questa situazione spero che sarei in grado di fare meglio, ma non credo che il fatto che sia una nuova esperienza abbia influito negativamente sul mio modo di giocare e sul mio atteggiamento nel scendere in campo.

Riparlando del servizio, credi sia quello il maggior problema?
Senz’altro il servizio condiziona tutto il resto. Ho perso sei volte al servizio in tre set su quattro giocati. Quando servo bene, riesco a mettere più pressione sugli avversari, perciò il servizio è la prima cosa e poi segue tutto il resto.

Cosa potresti fare esattamente per servire meglio? Cosa potrai fare domani con i tuoi coach per cercare di migliorarlo in vista del prossimo match?
Ripartirò dalle basi, concentrandomi sul ritmo, sul mio equilibrio e sul lancio, assicurandomi che le cose basilari funzionino e continuando a provare eseguendolo in modo corretto. Si tratta di fare cose semplici, ma ci vuole tempo per farlo correttamente.

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