ATP Finals: Nishikori ci riprova contro Super Djokovic

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ATP Finals: Nishikori ci riprova contro Super Djokovic

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TENNIS ATP WORLD TOUR FINALS – Kei Nishikori punta a fare meglio della semifinale di Bercy di una settimana fa, quando perse in maniera netta contro Novak Djokovic. Ma il serbo, che ha perso appena nove game (record per il Round Robin), è sembrato ingiocabile su questa superfici

(1) N. Djokovic vs (4) K. Nishikori
Head-to-head:
 2-2 (1-1 su cemento indoor)

2014 Paris (indoor) SF Hard N. Djokovic b. K. Nishikori 6-2 6-3
2014 US Open SF Hard K. Nishikori b. N. Djokovic 6-4 1-6 7-6(4) 6-3
2014 Miami SF Hard N. Djokovic b. K. Nishikori WO
2011 Basel (indoor) SF Hard K. Nishikori b. N. Djokovic 2-6 7-6(4) 6-0
2010 French Open – Roland Garros R64 Clay N. Djokovic b. K. Nishikori 6-1 6-4 6-4

Quarta sfida stagionale tra Novak Djokovic, sicuro del numero 1 a fine anno e Kei Nishikori, che può salire al numero 4 del mondo solo facendo meglio di Wawrinka da qui in poi. In verità il serbo e il giapponese si sono incontrati solo due volte perché a Miami Kei non scese proprio in campo. I due precedenti di quest’anno sono equamente divisi ma il più vicino, giocato la settimana scorsa, è andato nettamente in favore di Djokovic. Anche a Bercy il numero 1 del mondo ha potuto approfittare di un Nishikori in carenza d’ossigeno dopo un quarto di finale massacrante contro David Ferrer. Kei, con la qualificazione in tasca, è comunque sceso in campo racimolando cinque game: un esito più che scontato dato che Nishikori aveva ben poco da chiedere al torneo ed era già proiettato alla sua prima partecipazione al torneo londinese.

A New York Nishikori ha giocato uno dei migliori match della sua carriera, battendo Djokovic sul suo campo ed esibendo una solidità da fondo che ha confermato tutto quello che si sapeva sul suo conto. Peccato che gli sforzi di tre partite molto combattute si siano poi sommati alla tensione della prima finale Slam, persa in maniera molto netta. Djokovic, al di là dell’incontro newyorkese, pare favorito e non di poco. Il servizio di Kei Nishikori è il punto debole del giapponese e la risposta di Djokovic dovrebbe andare a nozze su questo campo, che come abbiamo visto esalta al massimo il miglior fondamentale di Nole: in 22 turni di servizio ha breakkato 15 volte (sei volte Cilic, cinque volte Wawrinka, quattro volte Berdych) e le percentuali con questo fondamentale assomigliano a quelle del servizio. Sulla seconda Djokovic ha vinto 54 punti su 74 cioè il 72,97%, sulla prima ne ha vinti 30 su 69, pari al 43,48%.

I numeri spiegano meglio di ogni altra cosa lo strapotere di cui dispone Djokovic in risposta: logico che i suoi avversari siano intimoriti anche perché quando l’avversario riesce a trovare il miglior servizio la palla torna sempre indietro in qualche modo tant’è che i tre avversari del round robin sono riusciti a mettere assieme cinque ace. Nishikori dovrà quindi tirar fuori il meglio dal suo punto più debole, in una partita che è difficile pronosticare diversamente da un 2-0 serbo. Il giapponese, come tutti del resto, ha fatto il suo battendo chi lo seguiva in classifica e perdendo da chi lo precedeva. Solo Ferrer poteva impensierirlo e infatti lo spagnolo gli ha portato via un set. Ma perso quello, Kei ha ripreso a macinare il suo gioco e si è preso una meritata vittoria che l’ha qualificato alla semifinale.

Il pubblico di Londra si augura di vedere finalmente un match combattuto ma il super Djokovic visto finora lascia poco spazio alle speranze nipponiche. Ma Nishikori ha già stupito molte volte quest’anno: perché non provarci anche oggi?

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